venerdì
7 novembre, ore 20
domenica 9 novembre, ore 17
TOSCA
di Giacomo Puccini
nuovo allestimento | progetto speciale Centenario Teatro Politeama Pratese
Jonathan
Webb direttore
Jacopo Spirei regia
videomapping
e costumi Luigi Formicola per Manifatture Digitali Cinema - FST | luci Gianni
Staropoli
Floria
Tosca Myrtò Papatanasiu | Mario
Cavaradossi Roberto Aronica
Il barone Scarpia Devid Cecconi |
Cesare
Angelotti Giacomo Pieracci | Il Sagrestano
Daniele Terenzi | Spoletta Luca
Casalin | Sciarrone Lorenzo
Martinuzzi | Un carceriere Francesco
Rafanelli | Un pastore Sophie
Gallagher
ORCHESTRA CAMERATA STRUMENTALE DI PRATO
Coro «Città
di Prato» – Coro di voci bianche della Scuola di Musica “Giuseppe Verdi”
Maestri dei Cori Elia Orlando, Mayumi
Kuroki, Rossella Targetti
produzione Fondazione
Politeama Pratese, Camerata Strumentale di Prato
in collaborazione con Teatro Metastasio di
Prato, Fondazione Sistema Toscana - Manifatture Digitali Cinema, Fondazione
Teatri di Pistoia
con il contributo di Regione Toscana,
Comune di Prato
sponsor Estra, Publiacqua
media partner Rete Toscana Classica
Prato, 5 settembre 2025 - «Vissi d'arte,
vissi d'amore». Come Tosca, come il Politeama Pratese: si potrebbe affidare
a una delle più felici creazioni pucciniane l’ispirazione per scrivere il terzo
capitolo della storia del teatro inaugurato nel 1925 con il capolavoro del
maestro toscano.
Cento anni dopo, quella che risuonerà nella grande sala sovrastata dalla cupola
di Pierluigi Nervi immersa in un tripudio di note, luci e video, non sarà solo
una delle più struggenti arie dell’opera di Giacomo Puccini. Il verso cantato dalla
protagonista, la cantante Floria Tosca interpretata dal soprano Myrtò
Papatanasiu, sembra offrire la migliore sintesi per raccontare una lunga storia
di amore, sogni, speranze e sacrifici: quella del Politeama Pratese che
intreccia il cartellone 2025/26, dal titolo «100 anni. Una storia
d’Amore».
La nota vicenda di
Tosca, Cavaradossi e Scarpia rivivrà in un allestimento inedito per una doppia
inaugurazione, quella della stagione teatrale del Politeama Pratese e quella
della stagione sinfonica della Camerata Strumentale di Prato. Due serate di
grande spettacolo, venerdì 7 e domenica 9 novembre (rispettivamente,
alle 20 e alle 17), che vogliono essere una festa per l’intera città, andando
oltre la ricorrenza per realizzare un grandioso lavoro corale che tenga insieme
radici e futuro.

Sul podio il maestro Jonathan
Webb, direttore principale della Camerata, mentre la regia è affidata al
fiorentino Jacopo Spirei, regista d’opera di fama internazionale che ha
lavorato tra Copenaghen, New York, Londra e Salisburgo, dove nel 2013 si è
aggiudicato il premio del pubblico. Grazie a una coproduzione inedita del
Politeama e della Camerata, il ritorno di Tosca segna un nuovo capitolo
nella storia del teatro che, dopo l’inaugurazione nel 1925, fu riaperto nel
1999 quando tutta la città si unì all’entusiasmo di Roberta Betti ed
Elvira Trentini per festeggiare ancora una volta con il capolavoro lirico di
Puccini. A novembre il sipario tornerà a schiudersi su Tosca, in una versione
contemporanea: protagonista dello spettacolo sarà il teatro stesso, grazie a
una scenografia immersiva realizzata con la tecnologia del videomapping.
L’opera Tosca
per il Centenario del Politeama Pratese sarà realizzata grazie al contributo
del Comune di Prato e della Regione Toscana, in collaborazione
con Teatro Metastasio di Prato, Fondazione Sistema Toscana -
Manifatture Digitali Cinema, Fondazione Teatri di Pistoia, con il
sostegno degli sponsor Estra e Publiacqua. Media partner
dell’evento è Rete Toscana Classica.
Biglietti in vendita alla biglietteria del teatro, sui circuiti TicketOne e
Box Office, a partire da sabato 6 settembre. La biglietteria del
Politeama è aperta dal martedì al sabato dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle
19, il mercoledì dalle 10.30 alle 12.30 (chiusa nel pomeriggio).
Opera e
tecnologie digitali a braccetto

Stare seduti
sulla poltrona e immaginare di essere a palazzo Farnese, a Castel Sant’Angelo,
nella Chiesa di Sant’Andrea Della Valle. Sarà possibile grazie alle
videoproiezioni progettate dall’architetto Luigi Formicola per Manifatture
Digitali Cinema e affidate a Immerxive srl per l’innovativo progetto
di Tosca. Tutta la sala del Politeama diventerà spazio scenico: non una
semplice riproduzione naturalistica degli ambienti che invece verranno
solamente suggeriti al pubblico avvolto dal videomapping, in una forte
dimensione evocativa fatta soprattutto di colore e suggestioni. Sul palcoscenico,
suonerà l’orchestra della Camerata Strumentale di Prato che fin dalle
origini ha nel Politeama la propria casa. I cantanti si muoveranno all’interno
dello spazio scenico illuminato con la maestria di Gianni Staropoli, tra i più
innovativi light designer del panorama teatrale italiano, vincitore di due
premi Ubu. Sarà la galleria la postazione per il coro composto da 80 voci di
cittadini. Grandi emozioni promette lo spettacolare Te Deum alla fine
del primo atto, con l’intonazione da parte non solo del coro ma da tutti coloro
che, fra il pubblico, vorranno cantare l’inno: in preparazione dell’evento e con
lo spirito di fare comunità, ci sarà la possibilità per i possessori del
biglietto acquistato di partecipare alle prove del coro diretti dal maestro
Jonathan Webb. Il pubblico avrà dunque un ruolo fondamentale e il finale del
primo atto celebrerà il teatro attraverso la viva partecipazione dei cittadini:
partecipazione, del resto, è uno dei valori fondativi di due realtà (Politeama
e Camerata) che esistono grazie a una forte volontà della cittadinanza. Gli
abiti dei protagonisti sono realizzati dagli allievi del corso di sartoria
teatrale «Tosca – i costumi visionari», che si è svolto negli spazi pratesi di
Manifatture Digitali Cinema, creati da Luigi Formicola, architetto e costume
designer, che ha voluto disegnare i costumi di bianco, scegliendo questo colore
per poter proiettare sui costumi le luci colorate a seconda delle scene,
immaginando che i costumi stessi siano come dei fogli bianchi. Le stoffe?
Rigorosamente “made in Prato”: a fornirle è un’eccellenza del territorio come
la Ob Stock, l’azienda dei tessuti da Oscar che ha vestito tante star del
cinema.
Partnership
virtuose
Tosca
segna il ritorno dell'opera lirica in
città grazie alla sinergia di ben quattro fondazioni culturali,
un'esperienza unica che getta le fondamenta per la costruzione di una vera e
propria “rete dei teatri”: il progetto si avvale infatti della collaborazione
con la Fondazione Sistema Toscana e la Fondazione Teatro Metastasio.
La prima, attraverso Manifatture Digitali Cinema, darà un apporto tecnico
fondamentale grazie ai laboratori di sartoria teatrale, di scenografie e di
scenografie digitali, rispettivamente con sede a Prato e Pistoia: le quinte
tessili e le superfici delle proiezioni per il videomapping sono realizzate dai
partecipanti al corso «Videomapping e scenografia digitale per l'opera Tosca», mentre
le scenografie lignee sono realizzate nell’ambito del corso di
scenografia dal titolo «Scenografie
teatrali di Tosca» (in collaborazione con la Fondazione
Teatri di Pistoia). L’accordo con il Metastasio consentirà invece di far
convergere le maestranze tecniche necessarie per l’allestimento dell’opera. Il
legame con la città nel nome del canto e della musica passa anche dalle
preziose risorse del Coro «Città di Prato» e del Coro di voci bianche della Scuola
di Musica «Giuseppe Verdi», da sempre eccellente vivaio di formazione: il loro
coinvolgimento crea un altro esempio di “rete” culturale.
Un cast di
grandi voci e talenti

Nel ruolo di
Tosca, che nel 1925 fu di Giuseppina Cobelli e nel 1999 di Madelyn Monti, sarà il
raffinato soprano ellenico Myrtò Papatanasiu, fra le voci più richieste del panorama
internazionale: la cantante lirica ha calcato i palcoscenici di alcuni fra i
più grandi teatri e festival del mondo, fra i quali Metropolitan Opera di New
York e Covent Garden di Londra, collaborando con direttori quali Roberto
Abbado, Fabrizio Maria Carminati, Adam Fischer, Ivan Fischer, Gianluigi
Gelmetti, Alberto Zedda e registi del calibro di Franco Zeffirelli che la volle
per il ruolo di Violetta nella sua Traviata (2007 e 2009). Il repertorio
pucciniano è molto presente anche nel curriculum del tenore di fama
internazionale Roberto Aronica, interprete del pittore Cavaradossi, che
ha collaborato con direttori d‘orchestra quali Semyon Bychkov, James Conlon,
Daniele Gatti, James Levine, Christian Thielemann, Roberto Abbado. A chiudere
la carrellata di personaggi principali, nel ruolo del barone Scarpia
troveremo il baritono toscano Devid Cecconi, allievo del celebre tenore
pratese Lando Bartolini: dopo il debutto dieci anni fa alla Scala, da allora ha
continuato a calcare i più prestigiosi palcoscenici italiani e internazionali.
Del cast fanno parte il basso Giacomo Pieracci (il console Cesare
Angelotti), il baritono Daniele Terenzi (il sagrestano), il tenore Luca
Casalin (l’agente di polizia Spoletta), Sophie Gallagher (un pastore),
Francesco Rafanelli (un carceriere) insieme all’artista pratese Lorenzo
Martinuzzi nella parte di Sciarrone.
Gli interventi:
Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana

«Novembre 2025 sarà un momento speciale per la
Toscana e per la nostra cultura. A cento anni dalla storica rappresentazione
della Tosca, la nuova produzione che ospiterà il Politeama Pratese, ne sono
certo, saprà emozionare e coinvolgere il pubblico. Un progetto ambizioso, che
unisce tradizione e innovazione, grazie a un gioco di squadra straordinario.
Voglio ringraziare la Fondazione Politeama Pratese e la Camerata Strumentale di
Prato, promotrici instancabili di bellezza e cultura, così come il Teatro Metastasio,
la Fondazione Teatri di Pistoia, la Scuola di Musica Verdi e le Manifatture
Digitali Cinema. Ognuno di loro porta un tassello fondamentale a questo
allestimento, che saprà ricreare – anche grazie alle nuove tecnologie – i
luoghi iconici della Tosca, da Sant’Andrea della Valle a Castel Sant’Angelo. La
Regione Toscana ha voluto con convinzione sostenere questo progetto, perché
crediamo in una cultura viva, partecipata, capace di parlare al presente con la
forza del nostro straordinario patrimonio artistico. Sarà una festa per la
città e per tutta la Toscana. Una festa della musica, del teatro e del talento
collettivo».
Cristina Manetti, capo di
Gabinetto della Regione Toscana e ideatrice della Toscana delle Donne
«Tosca
affascina da sempre. Giacomo Puccini la considerava il suo personaggio più
moderno, e non a caso: Tosca è una donna forte, appassionata, capace di scelte
estreme pur di difendere la propria libertà, la propria dignità e l’amore.
Un’eroina tragica ma anche profondamente contemporanea, che può ancora oggi
parlare ai giovani, alle nuove generazioni che riconoscono nella lotta tra il
bene e il male, nell’ingiustizia e nella rivolta, qualcosa di profondamente
attuale. La nuova produzione di Tosca al Politeama Pratese, cento anni dopo la
storica rappresentazione, sarà molto più di un evento musicale. Sarà
un’occasione per rileggere questa figura femminile alla luce del nostro tempo,
con linguaggi rinnovati, grazie al contributo delle nuove tecnologie e alla
creatività delle Manifatture Digitali Cinema. Sarà un ponte tra tradizione e innovazione,
tra lirica e linguaggi visuali vicini ai giovani, ai loro strumenti, alle loro
sensibilità. Un progetto che ha visto la costruzione di un’opera corale, che
celebra non solo la musica di Puccini, ma anche il potere della cultura di
parlare al presente e al futuro».
Beatrice Magnolfi, presidente della Fondazione
Politeama Pratese
«Dopo 100 anni di vita e di amore per le arti
dello spettacolo e per la comunità, il Politeama Pratese merita una grande
festa. Un evento corale, reso possibile dall’impegno condiviso fra diverse
istituzioni culturali. Tosca di Giacomo Puccini ha accompagnato i
momenti più significativi nella vita del nostro teatro; questa nuova produzione
rende omaggio a un passato di grande valore e insieme esprime la vitalità del
tutto contemporanea e multidisciplinare di una istituzione che sa rinnovarsi
grazie alle radici profonde nel territorio.
Il nostro ringraziamento al Comune di Prato e alla Regione Toscana, agli
sponsor e a tutti coloro che stanno lavorando da mesi per rendere possibile
questo sogno: la rete fra gli operatori di cultura è il modo più intelligente
per raggiungere traguardi ambiziosi. Grazie anche al pubblico che vorrà
condividere l’esperienza, dimostrando che vocazione popolare e grande qualità
artistica non solo possono, ma devono essere sempre unite. Tanti auguri
Politeama!».
Barbara Boganini, sovrintendente della Camerata
Strumentale di Prato
«La partecipazione è uno dei valori fondativi
della Camp. Per questo, celebrare insieme al Teatro Politeama e ad altre realtà
culturali del territorio il compleanno della “nostra casa” è stato un gesto
naturale. Con la presidente Magnolfi abbiamo condiviso fin dall’inizio l’idea
di un allestimento innovativo e sperimentale, in cui protagonista sarà il
Teatro voluto dal Banchini insieme alla sua Orchestra, che si esibirà sul
palcoscenico.
Insieme a loro, protagonista sarà anche il pubblico, chiamato a unirsi al canto
e a contribuire alla costruzione musicale di questo capolavoro pucciniano: un
modo speciale per vivere insieme una grande festa di compleanno, in cui ognuno
potrà sentirsi parte di un’unica grande emozione».
In omaggio alla preziosa e significativa
tradizione culturale del Teatro Politeama Pratese, un’istituzione cittadina che
da cento anni rappresenta un importante patrimonio artistico per Prato e la
Toscana, il Commissario del Comune di Prato Claudio Sammartino ha assicurato la
propria partecipazione alla presentazione di Tosca come evento speciale per la
celebrazione del centenario del teatro.