O CAFÈ ‘E NOTTE E GHIUORNO (“Caffè di notte e giorno”) e ‘NTERR’ ‘A ‘MMACULATELLA (“Scalo marittimo”), due classici di Viviani, diretti da Nello Mascia, per l’anteprima della nuova stagione del teatro Trianon Viviani.

Al teatro Trianon Viviani: venerdì 23 settembre ore 21, sabato 24 ore 21, e domenica 25 settembre ore 18.

Servizio di Pino Cotarelli

Napoli – Preceduto da un accorato invito al pubblico, per un partecipato sostegno al nutrito programma della stagione 2022/23 del Trianon Viviani, risultato anche di notevoli sforzi di produzione e di dedizione degli attori e delle maestranze tutte, Marisa Laurito, direttrice artistica del teatro, ha presentato, come anteprima della nuova stagione, il terzo capitolo del progetto speciale curato da  Nello Mascia, con i due classici di Viviani: ‘O cafè ‘e notte e ghiuorno (“Caffè di notte e giorno”) e ‘Nterr’ ‘a ‘Mmaculatella (“Scalo marittimo”), scritte dal commediografo stabiese rispettivamente nel 1919 e 1918. Due atti unici ben rappresentati dall’intera compagnia diretta da Nello Mascia, che nel rispetto dei canoni di Viviani, in O cafè ‘e notte e ghiuorno, ha voluto marcare i caratteri umani di un popolo capace di scetticismo, fantasia, ironia ma anche di ottimismo anche nei momenti di difficoltà. 

Un caffè, dove il giorno si confonde con la notte, che offre dimora anche a chi non ha più casa, ma anche stimolo per drammatizzazioni (come è stato per lo stesso Viviani), bisca, accoglienza e comprensione, scherno, ritrovo per dubbie e miserabili vite, in cambio anche solo di consumazioni senza pretese. Con Nterr’ ‘a ‘Mmaculatella, il regista ha saputo evidenziare il dramma degli emigranti, proponendo poveri cafoni, vittime di speculatori di ogni risma, passeggeri di prima classe sbeffeggiati, ma anche quelli che sono costretti a rimanere oltre che la gente del porto. Di particolare effetto l’ingresso e l’uscita degli attori anche dalla platea con il coinvolgimento del pubblico, che ha gradito molto il contatto ravvicinato, le scenografie di Raffaele Di Florio, che hanno presentato ambiti di antiche memorie, appena illuminati da luci soffuse e la galleria centrale trasformata in una prua di un transatlantico le cui cime, attraversando l’intera platea, finivano ancorate a bitte finte fissate sul palco. 

Una compagnia di attori che ha saputo mostrare, con l’oculata regia di un ottimo Nello Mascia anche come attore, di avere quelle caratteristiche necessarie per affrontare il repertorio di Viviani, bravi quindi nel recitare, cantare, ballare. Apprezzati gli arrangiamenti firmati da Mariano Bellopede, che ha curato anche la direzione musicale, e Ciccio Merolla; ad eseguirli dal vivo: Francesco Del Gaudio (tromba), Ciccio Merolla (percussioni), Mariano Bellopede (pianoforte) e Davide Afzal (basso). Anche se ci sono state delle qualità che sono emerse di più per alcuni, il risultato è di sicuro un successo che va ascritto a tutte le componenti artistiche che hanno consentito la realizzazione di questo ottimo spettacolo.

 

Con lo stesso Nello Mascia, la partecipazione di Giovanni Mauriello; nei due spettacoli sono in scena Federica AielloFrancesco BellopedePeppe CelentanoFrancesco Del GaudioAngela De MatteoBianca De MatteoMassimo De MatteoAntonio FiorilloRoberto GiordanoAntonio Maria IorioPierluigi IorioMatteo MaurielloCiccio MerollaMaurizio MuranoGiuseppe PirozziSerena PisaIvano Schiavi e Federica Totaro.

 

Dopo Viviani per strada, sempre in anteprima della stagione, sabato 1°, alle 21, e domenica 2 ottobre, alle 18, ci sarà un altro omaggio al commediografo stabiese: Vivianesque, balletto di danza contemporanea di Gennaro Cimmino con la compagnia Körper.

La stagione 2022-2023 sarà, quindi, inaugurata giovedì 13 ottobre con La donna è mobile, la commedia – parodia musicale di Vincenzo Scarpetta con la regia di Francesco Saponaro, prodotta dal Trianon Viviani.

 

‘O cafè ‘e notte e ghiuorno (Caffè di notte e giorno)

commedia in un atto

versi prosa e musica di Raffaele Viviani

Napoli, 1919

 

personaggi e interpreti

don Alfonso, il padrone

Gianni, commissario Peppe Celentano

zi’ ‘ndrea, cocchiere di pompe funebri Antonio Fiorillo

Michele un agente  Francesco Del Gaudio

‘o cacaglio Ciccio Merolla

lo scrittore don Simone Matteo Mauriello

don Carlo, «mezzo signore» Nello Mascia

Giacomino, cameriere Massimo De Matteo

Giovanni, operaio Roberto Giordano

Brigida, sua moglie Federica Aiello

i loro bambini Francesco Bellopede, Bianca De Matteo, Antonio Maria Iorio

Celeste, donna di strada Angela De Matteo

l’ubriaco Ivano Schiavi

gagà Tore Pierluigi Iorio

Mimì Federica Totaro

Luigino Maurizio Murano

Margherita Serena Pisa

 

 

 

‘Nterr’ ‘a ‘Mmaculatella (Scalo marittimo)

commedia in un atto

versi prosa e musica di Raffaele Viviani

Napoli, 1918

 

personaggi e interpreti

    gli Emigranti           

emigrante Giovanni Mauriello       

Colantonio Massimo De Matteo    

Gesummina Federica Aiello          

Mincuccio Bellonese  Giuseppe Pirozzi                            

    gli altri Passeggeri                        

il signore del baule Roberto Giordano                 

il baroncino Sasà Florio Massimo De Matteo                  

Zazà Serena Pisa                

il viaggiatore barbuto Vittorio Maurizio Murano               

una signora Federica Totaro                                                        

    quelli che restano                        

Ermelinda, la fidanzata Angela De Matteo                       

Vincenzino, maggiordomo in casa Florio Matteo Mauriello                  

il posteggiatore Ciccio Merolla                  

                                   

    la gente del porto                         

il domestico Nello Mascia               

il facchino Pierluigi Iorio                 

‘o guaglione, ca porta ‘a cascia Ivano Schiavi                 

Pascale, venditore di pane e stoccafisso Peppe Celentano                   

una guardia doganale Antonio Fiorillo                 

un marinaio del “Washington” Francesco Del Gaudio               

il maestro di casa del “Washington” Roberto Giordano              

 

 

Foto di scena di Pino Miraglia

 













 © RIPRODUZIONE RISERVATA