FINALE di Familie Floz

Al Teatro Bellini di Napoli dal 15 al 19 ottobre 2025

Servizio di Rita Felerico

Tre storie, personaggi in crisi, fragili, sul filo di situazioni e scelte che mutano o possono mutare l’esistenza : un uomo che decide di cambiare vita, allontanarsi da un passato forse poco trasparente, stabilirsi in un’altra città, dove crede di incontrare l’amore; e poi l’apprensione di un ragazzo, in pena per la madre ammalata che, dopo una operazione, morirà;  infine  una ragazza, che vuole  dare una svolta alla sua vita scegliendo di immergersi nella natura, per dare un senso alle sue azioni.

Chi conosce gli spettacoli e la ricerca teatrale di Familie Floz sa che tutta la narrazione si svolge senza parole, è una drammaturgia che si esprime con il linguaggio del corpo, dei gesti e dalle maschere che tutti gli attori indossano, maschere che prendono vita e si animano perché indossate. La maschera dà il segno agli atti e alle azioni che si svolgono sul  palcoscenico per un magico gioco di immedesimazione con gli attori e viceversa. Teatro di figura, frutto di un lungo lavoro di ricerca che impegna il corpo, la mimica e abilità circense.

Parliamo di maschere indossate non per coprire o nascondere, ma per rivelare e raccontare coinvolgendo sensibilità nascoste e Fabian Baumgartner, Lei-Lei Bavoil, Vasko Damjanov, Almut Lustig e Mats Suthoff, tre interpreti e due musicisti (tra loop station, synth, chitarra, batteria e tastiere) fanno apparire in scena ben 15 personaggi in 80 minuti, quindici personaggi in maschera che riescono ad incrociare immaginazione e quadri di realtà, possibili scenari e ineluttabili percorsi di realtà.

La musica, quindi, accompagna anche con l’imitazione perfetta di suoni la messa in scena, dando ritmo al silenzio che parla dei personaggi che con Finale celebrano il trentennale di questa favolosa Berliner Ensamble, che forma artisti provenienti da ogni parte del mondo innestando la bellezza di arti multidisciplinari.   

La semplice scenografia composta essenzialmente di tante, luminose cornici di varia misura, inquadrano gli accadimenti, non tanto per fermare un tempo o una suggestione, ma per immaginare come in inquadrature filmiche una visione delle cose più veritiera possibile.

Lo suggeriscono gli attori che prima che lo spettacolo inizi invitano gli spettatori a salire sul palco, a scoprire che le maschere sono al tatto dure – da lontano possono essere percepite come morbide - che indossandole la visione non è del tutto libera, che la stessa maschera indossata da diverse persone cambia espressione e modo di ‘parlare’. Un gesto che concretizza l’empatia che si crea fra spettatori e palcoscenico, fra attori e quel noi / persone che le maschere rispecchiano nell’occupare lo spazio della scena con il loro corpo e con i sogni che suscitano.

 

FINALE di Familie Flöz
Fabian Baumgarten, Lei-Lei Bavoil, Vasko Damjanov, Anna Kistel, Almut Lustig, Hajo Schüler, Mats Süthoff

regia Hajo Schuler
co-regista Anna Kistel

con Fabian Baumgartner, Lei-Lei Bavoil, Vasko Damjanov, Almut Lustig, Mats Suthoff

assistente regia Jelle De Wit
scenografia e costumi Stephane Laimé / Mascha Schubert
luci Reinhard Hubert
musiche originali Vasko Damjanov, Anna Lustig & Ensemble
sound design Giorgio De Santis
design illusioni Rocco Manfredi
sartoria Marion Czyzykowski

direttore di produzione Peter Brix
contabilità William Winter
logistica Mattia Charchedi
booking Gianni Bettucci

una produzione di FAMILIE FLÖZ in coproduzione con Theaterhaus Stuttgart, Theater Duisburg, Stadttheater Schaffhausen
prima mondiale: 9. Oktober 2025, Berliner Ensamble
con il contributo di Hauptstadtkulturfonds

 

Ph: Gianni Bettucci & Simon Wachter        

 

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