JULIA di Christiane Jatahy basato su La Signorina Julie di August Strindberg, ideazione, regia e adattamento Christiane Jatahy.

Al TEATRO POLITEAMA il 12 e 13 luglio 2025 – Per Campania Teatro Festival 2025

Servizio di Rita Felerico

La regista brasiliana Christiane Jatahy deve la sua fama nel mondo a questo adattamento de La signorina Julie di Strindberg, raccontando la storia d’amore fra Mademoiselle Julie e l’autista dei suoi genitori, spostando la location della narrazione nei quartieri alti del Brasile di oggi. Oltre alle innumerevoli e interessanti implicazioni che il testo suggerisce,  l’abuso paterno chiaramente vissuto dalla ragazza, la morte della madre nell’incendio della casa – probabile suicidio  -, la guerra di classe fra padroni e servi, il condizionamento sociale, la fragilità adolescenziale, la storia di Strindberg ambientata nel XIX secolo, viene focalizzata e inquadrata nella dinamica delle relazioni contemporanee  e la cifra originale che dona un tocco di particolare originalità è la struttura scenica /  teatrale che la regista ha saputo ideare. 

Teatro e cinema si intrecciano e si confondono dando vita ad un linguaggio che è unico ed appartiene alla regista: riprese preregistrate, filmati dal vivo – una macchina da presa è protagonista sulla scena sempre per riprendere in diretta –, si fondono con il dialogo attoriale sullo sfondo di una scenografia fatta di pannelli mobili che disegnano una cucina e una stanza da letto, quella dell’autista, dove si consuma un rapporto di sesso intenso. L’alternarsi del linguaggio teatrale e filmico rende possibile una nuova dimensione di percezione da parte del pubblico, che si lascia rapire da questi scambi di visione e interpretazione che rendono lo spettacolo unico nel suo genere, la macchina da prese insegue i protagonisti fuori del teatro, per un vago desiderio di fuga da parte di Julie. Nel 2012 è stata premiata la regia con il Premio Shell, e da allora nella società quasi nulla è cambiato; l’attrice protagonista dichiara: “Dal 2011 temi come le differenze di classe non hanno visto miglioramenti, casomai peggioramenti. Se le cose fossero mutate, conclude, forse non faremmo più lo spettacolo ma non lo sono. Allora continuiamo e il finale resta quello di Strindberg".  

Mademoiselle Julie è interpretata da Julia Bernat, l’attrice preferita di Christiane Jatahy, in scena con Rodrigo De Odè , una magnifica coppia saldamente coordinata e ritmata dalla regista che afferma : “ L’Italia è molto importante per me: sono stata artista associata al Piccolo di Milano, ho ricevuto nel 2022 il Leone d'oro alla carriera per il teatro a Venezia, a Napoli sono per la prima volta ma ho studiato la vostra grande tradizione teatrale e al di là delle lingue diverse, il nostro spirito è davvero connesso”.

Uno spettacolo davvero da non perdere.

 

Il monologo di Julia, uno dei più bei momenti di questo atto unico

Tu credevi che io non sopportassi la vista del sangue! Così debole, mi credevi. Oh… il tuo sangue, il tuo cervello vorrei vedere su quel ceppo! Tutti quelli del tuo sesso vorrei veder nuotare nel sangue!…Credo che potrei berci, nel tuo teschio… vorrei bagnarmi i piedi nel tuo torace… potrei mangiarmi arrosto il tuo cuore ….tu mi credi debole… tu credi che io ti ami… perché il mio ventre ha desiderato il tuo seme… tu credi che io voglia portare sotto il mio cuore la tua genia… e nutrirla col mio sangue… partorire tuo figlio e assumere il tuo nome. Ma come ti chiami tu veramente? Sai che io il tuo cognome non l’ho mai sentito? Ma ce l’hai tu un cognome? Scommetto che non ne hai neanche uno. Ah, ecco come dovevo chiamarmi: signora Portineria o Madame Pattumiera. Cane col mio collare… schiavo col mio stemma sui polsini!… Io, spartirti con la mia cuoca… io, avere come rivale la mia servaoh, oh, oh, tu mi credi vile, e pensi che voglia fuggire… invece no… ora rimango! E s’abbatta pure o! il fulmine! Mio padre torna, trova la scrivania scassinata… il suo denaro scomparso… allora suona il campanello, quel campanello… due volte… per il cameriere… e manda a chiamare la polizia… e allora io dico tutto! Che bello farla finita. Purché finisca. E poi a lui viene un malore… e muore. E per noi è la fine! E allora viene la pace… il silenzio! La quiete eterna! E lo stemma di famiglia si schianta contro il catafalco… e la stirpe dei conti è stroncata… e la razza dei servi trasloca all’ospizio dei trovatelli e conquista allori fra le fogne, e finisce nelle galere!

 

Julia di Christiane Jatahy
Basato su La Signorina Julie di August Strindberg
Ideazione, regia e adattamento Christiane Jatahy
Con Julia Bernat e Rodrigo De Odé
Scenografia Christiane Jatahy e Marcelo Lipiani
Direzione scenografica Marcelo Lipiani
Fotografia e riprese David Pacheco
Camera live Paulo Camacho
Disegno luci Renato Machado e David Pacheco
Costumi Angele Fróes
Colonna sonora Rodrigo Marçal
Training corporeo Dani Lima
Video Julio Parente
Operatore video Francesca Berselli
Tecnico luci e suono Leandro Barreto
Direzione di scena Thiago Katona
Movie cast Tatiana Tiburcio
Produzione e gestione tournée Claudia Marques E Henrique Mariano
La tournée è supportata dal Centquatre On The Road
Vincitore del Premio Shell per la miglior regia nel 2012

 

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