Napoli Teatro Festival Italia

ANTON CECHOV focus

 
Quest’anno il Napoli Teatro Festival Italia dedica un focus al drammaturgo russo Anton Cechov. Diversi registi, infatti, provenienti da nazioni differenti si confronterannocon i testi dell’autore considerato il fondatore del dramma moderno.
Ad aprire il focus sarà Luca De Fusco con Il giardino dei ciliegi: una messinscena che propone un approccio mediterraneo al grande repertoriorusso (Teatro Mercadante,8 e 9 giugno).Si prosegue con l’allestimento di tre Zio Vanja: uno Zio Vanja firmato dal regista russo Andrei Konchalovsky (Teatro Mercadante, 13 e 14 giugno), Un Vania che si colora di atmosfere argentine con la messinscena di Marcelo Savignone (Galleria Toledo, 17 e 18 giugno), infine lo spettacolo firmato dal lituano Rimas Tuminas, basato sullo sport, sull’acrobatica, sulla clownerie grottesca, pluripremiato come il più interessante evento russo dell’anno(Teatro Mercadante,21 e 22 giugno). Konchalovsky propone anche Tre sorelle utilizzando, per entrambi gli spettacoli, la stessa scenografia e lo stesso cast di attori evidenziando così le impressionanti similitudini tra i due capolavoricechoviani (Teatro Mercadante, 12 e 14 giugno). A completare la carrellata di spettacolicechoviani ci sarà Un gabbiano firmato da Gianluca Merolli, giovane artista che lavora tra cinema, teatro e musica (Teatro Sannazaro, 19 e 20 giugno).

 

IL GIARDINO DEI CILIEGI
 
DI ANTON CECHOV
REGIA LUCA DE FUSCO
CON GAIA APREA, PAOLO CRESTA, CLAUDIO DI PALMA, SERENA MARZIALE,ALESSANDRA PACIFICOGRIFFINI, GIACINTO PALMARINI, ALFONSO POSTIGLIONE, FEDERICA SANDRINI, GABRIELE SAURIO, SABRINA SCUCCIMARRA, PAOLO SERRA, ENZO TURRIN
COPRODUZIONE TEATRO STABILE DI NAPOLI, TEATRO STABILE DI VERONA
DATE 8, 9 GIUGNO (ORE 21.00)
LUOGO TEATRO MERCADANTE
LINGUA ITALIANO
 
LucaDe Fusco porta in scena Il giardino dei ciliegi attraverso un approccio mediterraneo al grande repertoriorusso: «Sia la società russa afferma che quella meridionale hanno avuto grandi difficoltà ad entrarenella logica della rivoluzione industriale e la trama stessa del Giardino riflette questo fenomeno». Infatti, protagonista del dramma è l’aristocratica Ljubov che, dopo aver sperperato il patrimonio, è costretta a mettere all’asta la proprietà con il suo bellissimogiardino: ad acquistarla sarà Lopachin, ricco commerciantefiglio di un vecchio servo della tenuta.
DeFusco prosegue la collaborazione con Maurizio Balò (scene), Gigi Saccomandi (luci) e Ran Bagno (musiche) con i quali ha ottenuto grande successo con Antigone e Antonio e Cleopatra. A loro si aggiunge  la fondatricedella Vertigo Dance Company che curerà i movimenti coreografici. «Il linguaggio della compagnia conclude De Fusco registra una svolta. Dopo due spettacolibasati sul nero assoluto,il Giardinosarà bianco in modo quasi assoluto, con una recitazionepiù morbida e con una presenza del video completamentediversa che riserverà una vera sorpresa».
 
ZIO VANJA
DI ANTON CECHOV
REGIA ANDREI KONCHALOVSKY
CON ALEXANDER FILIPPENKO/VLADAS BAGDONAS, NATALIYA VDOVINA,YULIA VYSOTSKAYA/GALINA BOB, IRINA KARTASHEVA, PAVEL DEREVYANKO, ALEXANDER DOMOGAROV, ALEXANDERBOBROVSKY, LARISA KUZNETSOVA, RAMUNE KHODORKAITE
PRODUZIONE TEATRO ACCADEMICO STATALE MOSSOVET
DATE 12 GIUGNO (ORE 20.30)
LUOGO TEATRO  MERCADANTE
LINGUA RUSSO CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO
 
Dopo il successo de La bisbeticadomata che dopo il debutto nell’edizione 2013, ha toccato le principalicittà italiane ed è stata rappresentataa Mosca in aprile Andrei Konchalovsky presenta due nuovi allestimenti, Zio Vanja eTre sorelle: un’occasione unica per ascoltare Cechov in lingua originale.Il regista ha utilizzatola stessa scenografia e lo stesso cast di attori per entrambi gli spettacoli, evidenziando così le impressionanti similitudini tra i due capolavoricechoviani.
Per anni Zio Vanja ha amministrato la tenuta della nipote Sonja versandone i redditi al cognato,il professorSerebrijakov, vedovo di sua sorella e padre di Sonja. L’arrivo del professore e della seconda moglie Elena rompono la tranquillità della loro vita. Quando Serebrijakov annuncia di voler vendere la tenuta per risolvere i problemi finanziari della famiglia, Vanja gli spara, mancandolo.
Aproposito del drammaturgo russo, il regista afferma: «Cechov fu in grado di vedere la vita come nessun altro nella storia dell’arte. Fu il fondatore del dramma moderno che subentrò alla tragediaromantica del XIX secolo. Cechov espresse molto precisamente la sua concezione dell’arte: “In scena la gente pranza, prende il tè, mentre la propria sorte li conducealla rovina”».

 
TRE SORELLE
DI ANTON CECHOV
REGIA ANDREI KONCHALOVSKY
CON ALEXEY GRISHIN, NATALIA VDOVINA, LARISA KUZNETSOVA, YULIA VYSOTSKAYA/YULIA PERESILD, GALINA BOB, ALEXANDER BOBROVSKY, ALEXANDER DOMOGAROV, PAVEL DEREVYANKO, VITALY KISHCHENKO, VLADAS BAGDONAS/ALEXANDER FILIPPENKO, VLADISLAV BOKOVIN, EVGENY RATKOV, VLADIMIR GORYUSHIN, IRINA KARTASHEVA, RAMUNE KHODORKAITE, ELENA LOBANOVA, ALEXANDER PAVLOV
PRODUZIONE TEATRO ACCADEMICO STATALE MOSSOVET
DATE 13, 14 GIUGNO(ORE 20.30)
LUOGO TEATRO  MERCADANTE
LINGUA RUSSO CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO
 
AndreiKonchalovsky porta in scena, insieme a Zio Vanja, anche Tre sorelle, in un doppio allestimento che ha conquistatoil pubblico inglese. Un’occasione unica per ascoltare Cechov in lingua originale.
«Ilmio interesse per Cechov afferma il regista è nato ai tempi dell’Università quando, ancora studente, eromolto appassionato a Bergman:in uno dei suoi libri, aveva scritto che prima di iniziare a girare un film leggeva sempre Cechov per sentirsi dell’umore giusto. Questo mi ha stupito.Bergman diceva che Sussurri e gridaè ispirato a Tre sorelle».
Alcentro del dramma, ci sono le figlie di un generale da poco deceduto:Maša, sposata a un professore che nonama; Ol’ga, insegnante di liceo e Irina, la più giovane e bella. Con loro vive il fratello,Andrej, ragazzo dotato di grande cultura, candidatoad un futuro da brillante intellettuale. Le tre sorelle sognano di trasferirsi a Mosca per sfuggire alla soffocante vita di provincia. Tuttavia il destino infrangeràle loro speranze di amore ed emancipazione.
 
UN VANIA
DI ANTON CECHOV
IDEAZIONE  E  REGIA  MARCELO  SAVIGNONE
CON PAULINA TORRES, MARIA FLORENCIA ALVAREZ, MERCEDITAS ELORDI, MARCELO SAVIGNONE, LUCIANO COHEN, PEDRO RISI
PRODUZIONE BELISARIAS
DATE 17 (ORE 19.00), 18 GIUGNO (ORE 21.00)
LUOGO GALLERIA TOLEDO
LINGUA SPAGNOLO CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO

MarceloSavignone è un giovane regista argentino che appartiene alla generazione di Claudio Tolcachire RominaPaula, artisti che il pubblico del Festival ha conosciuto nel 2012 in occasione del focus dedicato alteatro argentino.La poetica di questi autori si distingue per l’attenzione alla drammaturgia, per la rappresentazione di ambienti quotidianie per la grande leggerezza nella messinscena. Savignone porterà al Festival una originale versione di Zio Vanja di Anton Cechov: uno spettacolobrillante, comico e surreale che mescola la cultura russa e quella argentina.«Un Vania afferma il regista parla di tutti i Vania che si sono perduti nel tempo imprigionati nella non-azione, nell’apatia, evitando di assumersi la responsabilità della propria vita. La drammaturgia rispetta il testo cechoviano ma si arricchisce di sovrapposizioni, frammenti eripetizioni, elementi che conferiscono una sorta di vertigine verbale. Il disordine della scena riflette la confusioneche vivono i personaggi: essi, infatti, rivoluzionano continuamente lo spazio perché non sanno doveandare».
 
 
UN GABBIANO
DA ANTON CECHOV
ADATTAMENTO E REGIA GIANLUCA MEROLLI
CON ANITA BARTOLUCCI, PIETRO BIONDI, FRANCESCA GOLIA, GIULIA MAULUCCI,GIANLUCA MEROLLI, FABIO PASQUINI,ENRICO ROCCAFORTE
COPRODUZIONE FONDAZIONE CAMPANIA DEI FESTIVAL NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA, SPETTACOLO SAS DI ANDREA SCHIAVO
DATE 19, 20 GIUGNO (ORE 21.00)
LUOGO TEATRO SANNAZARO
LINGUA ITALIANO
 
Gianluca Merolli è un giovane artista che lavora tra cinema, teatro e musica. Quest’anno sarà al Festival con unaoriginale versione de Il gabbiano di Anton Cechov, spettacoloche si inserisce all’interno del focus sul drammaturgo.
La storia si svolge nella tenuta estiva di Sorin, fratello della famosa attrice Arkadina,appena arrivata per una breve vacanza con il suo amante, Trigorin, un noto scrittore. Il figlio di lei, Konstantin, scrive drammi teatrali edè innamorato di Nina, una giovane che desidera diventare attrice. Durante la rappresentazione in giardino diun suo testo, Arkadina deride il figlio. Nel frattempo Nina scappa con Trigorin...
«Tra atmosfere pieno melò e thriller simbolista, gli uomini e le donne sono amati senza ricambiare: Kostja ama Nina, che ama Trigorin, che ama la sua poesia. In questo circolo del “non amore si aggira l’unica viva delgruppo, Nina, che nella ricerca disperata di appartenere a questo humus umano che tanto la attrae, ne saràrisucchiata definitivamente quando deciderà di diventare attrice».
 
ZIO VANJA
 
DI ANTON CECHOV
REGIA RIMAS TUMINAS
CON VLADIMIRSIMONOV, ANNA DUBROVSKAJA, JEVGENIJA KREGŽDE, MARIJA BERDINSKICH, LJUDMILA MAKSAKOVA, SERGEJ MAKOVĔCKIJ, VLADIMIRVDOVIČENKOV, ARTUR IVANOV, JURIJ KRASKOV, MARINA GALINA KONOVALOVA, SERGEJ EPIŠEV
PRODUZIONE YEVGENY VAKHTANGOV STATE ACADEMIC THEATRE
DATE 21, 22 GIUGNO(ORE 20.30)
LUOGO TEATRO  MERCADANTE
LINGUA RUSSO CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO
 
Lo Zio Vanja del VakhtangovTheatre non è la classica rappresentazione di Cechov che ci si potrebbe aspettare:una tenuta di campagna circondata da alberi da frutta, sedie confortevoli e un tavolo ricoperto di merletti,su cui campeggia un samovar fumante. Il regista lituano Rimas Tuminas, infatti, si concentra unicamentesull’esplosione delle passioni, delle illusioni spezzate, dei sogni irrealizzati. È come se lo spettacolo ricapitolasse le parti essenziali dell’azione con il senno di poi, come se zio Vanja estrapolasse  i ricordi dalla nebbia della memoria, analizzando ciò che ha sbagliato e ciò che non poteva evitare. Più che ispirarsial più classico realismo di Stanislavskij, lo spettacolo fa leva sulla tradizione attoriale basata sullosport, sull’acrobatica, sulla clownerie grottesca. Le immagini convincenti, la precisa e armoniosa sincronizzazione degli attori, e l’inusuale prospettiva di alcune scene ben note, fanno di questo spettacolo il piùinteressante evento russo dell’anno.