Napoli Teatro Elicantropo dal 15 al 18 novembre 2018
Servizio di Rita Felerico
Napoli - Giocato su vari toni di racconto, dall’ironia alla rabbia, dalla melanconia del ricordo alla sorpresa - quasi inattesa - del protagonista rispetto alle proprie scelte, il monologo di Giovanni Meola, tratto dall’omonimo libro di Vincenzo Imperatore, è spettacolo, ma al tempo stesso canto di denuncia, di protesta, quasi un grido di presa di coscienza. Io so e ho le prove, infatti, coglie a pieno lo spirito e la motivazione della scrittura dell’autore, ma il ritmo incalzante del testo di Meola crea e realizza una drammaturgia indipendente, arricchita e valorizzata dalle musiche originali di Daniela Esposito, definita ‘attrice muta’, con lui sempre in scena, che interpreta con una fisarmonica e piccoli strumenti a percussione, nonché con suoni e rumori, i passaggi e i quadri che si succedono per descrivere le azioni e i pensieri del protagonista. La sceneggiatura essenziale di Monica Costigliola e Angelo De Tommaso, si pone come spazio familiare, condiviso, atmosfere vicine a quelle che realmente viviamo, senza immagini troppo surreali o oniriche. Inserita fin dallo scorso anno in altre programmazioni teatrali, la messinscena di Giovanni coinvolge e avvolge lo spettatore, che si ritrova a pensare e sentire come il protagonista, perché sulla sua pelle ha vissuto e vive le vicende di cui si parla. Il gioco finanziario non è, come vuole apparire, lontano dalle nostre vite, tutt’altro, si compie e si insinua fin dentro il nostro quotidiano. La cronaca recente delle grandi realtà finanziarie ‘in difficoltà’!?, le spinose e dolorose vicende nelle quali sono stati trascinati i cittadini/risparmiatori, i cittadini/piccoli imprenditori, i cittadini/in regola con tasse e bollettini, i cittadini/normali debitori, inducono a dialogare e ad immedesimarci con l’attore / Meola, il quale con passione viene ad aprirci gli occhi e a spronare il nostro senso critico, mettendo allo scoperto un problema etico che non si può ignorare. Presentato da Virus Teatrali, in scena all’Elicantropo dal 15 al 18 novembre, la storia della conversione di un ex manager bancario è storia che aderisce come una seconda pelle al nostro regista-attore. Impegnato da tempo a diffondere sia come formatore che come operatore attraverso il teatro, il linguaggio della legalità, Giovanni Meola con semplicità espressiva ci dona una brillante, intensa prova di attore, di regista.
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