Nicola Piovani - Trio per Trianon - in quartetto

Al teatro Trianon Viviani, 20 aprile 2024

Servizio di Rita Felerico

Eleganza, maestria, bravura, emozione, sottile, colta, saggia ironia, condivisione di ricordi e riflessioni, tutto questo ci ha donato il premio Oscar Nicola Piovani sul palco del Trianon Viviani sabato 20 aprile u.s., unica data in programma.

Subito l’affascinante parola del musicista ha infatti conquistato il pubblico napoletano, raccontando di sé, dell’amore per la musica – il suo linguaggio – a partire dal titolo, corretto con un corsivo in quartetto, perché le realtà e soprattutto quelle della musica crescono nel tempo, si affinano, si perfezionano, perdendo il superfluo. L’iniziale trio dei bravissimi musicisti che accompagnano la sua performance si è infatti arricchito senza previsioni di una nuova voce: al contrabbasso e ai sax si è aggiunto il suono delle percussioni.
Il pianoforte, assoluto protagonista, dialoga con loro e i brani delle colonne sonore di film famosi di Fellini (la Voce della Luna), dei fratelli Taviani (La notte di San Lorenzo), di Nanni Moretti (Caro Diario, La messa è finita), solo per ricordarne alcuni riportano il pensiero ad immagini che segnano non solo la storia del cinema ma di una epoca della nostra storia.
Narra Nicola Piovani con voce pacata e avvolgente aneddoti che rivelano un diverso Fellini o Moretti e i fatti politici, l’impegno sociale – spicca la collaborazione con De André, il Tango della cimice eseguito anche dopo il conferimento della laura ad honorem presso l’Università di Parma.

E poi il delicato armonico omaggio alla musica ‘che non si vede’, quella dei pianisti dei film muti, muti di parole ma non di suoni; e poi alle Sirene, la cui fiaba narra intrecciando leggende ‘sicule e napoletane’. I disegni di Milo Manara scorrono alle spalle dei musicisti, meravigliosi nel tratto e nella espressività, commentano -muti- le note, le parole del nostro geniale premio Oscar e le riflessioni condivise con il pubblico : la bellezza del ritrovarsi con la musica, di superare con le parole della musica il nostro oscuro e quasi imposto amore per l’AI e richiamandosi ai miti greci lancia sottili critiche a chi gestisce il potere : Narcisi che ‘purtroppo’ non riescono neppure a sprofondare e annegare nella loro stessa immagine/specchio.

Una serata all’insegna della raffinata saggezza di Nicola Piovani che ha concesso un bis all’insegna di un famoso classico napoletano, nun me scetà, dei Maestri Murolo e Tagliaferri, un successo, uno scroscio di applausi, come quelli a seguito della esecuzione delle musiche di La vita è bella, molta commozione e qualche lacrima.
Grazie al Teatro Trianon Viviani, alla sua variegata programmazione, alla sua bella staggione teatrale.

Sul palco con Piovani al pianoforte, una splendida Marina Cesari ai sax, Marco Loddo ad un misterioso contrabbasso e Vittorino Naso appassionato suono delle percussioni.

I disegni di Milo Manara sono impreziositi dalle luci di Danilo Facco, il suono di Simone Mammucari; per la direzione di palco di Mauro Banella.

La distribuzione per Musica per Roma è curata da Rosi Tranfaglia.

 

Sax Marina Cesari
Contrabbasso Marco Loddo
Pianoforte Nicola Piovani

Disegni di Milo Manara

 

 

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