“Mela Granata” - testo e regia di Giuseppe Giannelli
Alla sala Ichòs di Napoli dal 28 al 30 novembre
Servizio di Francesco GaudiosiUn testo viscerale, con echi a Viviani e a Ruccello
Napoli- Nella maggior parte degli spettacoli che si vedono a teatro è possibile assistere a rappresentazioni ben riuscite, magari anche con regie pregiate, ma pur sempre contestualizzate e limitate ad un determinato genere di teatro (possa questo essere di parola, di prosa, di danza e di innumerevoli altri tipi). Raramente si assiste ad uno spettacolo come Mela Granata, nel quale si registra un processo di commistione di svariati generi teatrali, un “ibrido” di elementi che convivono in simbiosi tra loro senza mai prendere il predominio l’uno sull’altro. I quadri musico-corporei creati dalla regia di Giannelli restituiscono una robusta resa scenica credibile ed apprezzata. Di lodevole fattura le interpretazioni di Rosalia Cuciniello e di Gabriele Savarese, in scena con Rosaria Esposito e Fulvio Arricchiello, insieme alla confederazione delle Anime composta da Buket Kilnamaz, Carla Orata, Nunzia Russo e Viola Pineli. La musica dal vivo è firmata da Daniela Esposito, con lei presenti Simone Sannino alla Chitarra e Barbara Lombardi alla tammorra.
La sala Ichòs si conferma come promotrice e palcoscenico di spettacoli ricercati e da ricercare, aperta ad accogliere un panorama teatrale di rese sceniche selezionate ma per un pubblico che cerca oltre alla perfomance teatrale anche trame, racconti inediti e culturalmente stimolanti. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

