“La Bella Addormentata” di Perrault rivisitata da Fredy Franzutti
Al Teatro Bellini dal 26 al 28 dicembre
Servizio
di Pino Cotarelli
Al teatro Bellini di Napoli successo
della prima de “La bella Addormentata” di Perrault, rivisitata dal coreografo salentino
Fredy Franzutti che la contestualizza ambientandola nella sua terra, il
salento, come già accadde per Charles Perrault che si ispirò a “Lo cunto de li cunti”, ambientata nel
meridione da Giambattista Basile. La bella
fiaba che Walt Disney portò al successo mondiale nella versione cartoons, in
questo caso rivive le sue vicende in formato meno aristocratico, in una comune
ragazza del sud che viene morsa da una tarantola che gli procura un sonno che
la trasporta dagli anni 40 agli anni del boom successivi alla guerra. Il
principe è invece un antropologo che deciso ad indagare su tradizioni popolari
e tarantismo, arriverà alla ragazza liberandola con il classico bacio.
Il bravo coreografo Franzutti, nella suo opera di
modernizzazione, ha potuto disporre di
un corpo di ballo il “Balletto del sud”
il cui ottimo livello tecnico ha reso
possibile, l’alternanza delle
atmosfere magiche da favola del balletto classico e le
danze pop-moderne da musical. Un
alternanza compresa ed accettata dal pubblico che ha lungamente applaudito le
esibizioni.
Nella prima parte
della fiaba danzata sulle
musiche di Caikovskij,
costumi neri e copricapo orientaleggiante per le donne, nel pieno rispetto
della tradizione salentina come preludio al maleficio della brutta maga
Carabbosse. Nelle seconda parte i colori
la fanno da padrone, a sottolineare il lieto fine imminente ed il positivo
periodo che allontanerà la guerra dalle memorie.
In definitiva è da
sottolineare un alto livello di preparazione di tutto il corpo di ballo che non
si è mai risparmiato in tutti i passaggi tecnici ed ha mostrato una notevole
resistenza nei vari personaggi quasi sempre presenti sulla scena: Vittoria Pellegrino e Nuria
Salado Fusté (Aurora), Alexander Yakovlev e Francesco Cafforio
(Ernesto, l’antropologo), Chiara Mazzola (“Jargavan, la fata dei
lilla”), Alessandro De Ceglia (il padre di Aurora, Roberto).
Particolarmente apprezzata la serie dei
balletti degli uccellini blu Martina Minniti e Nicola Lazzaro.
Ad Andrea
Sirianni
(La Strega Carabosse) è stato attribuito un ruolo che richiedeva
prevalentemente la mimica del corpo peraltro ottimamente resa.
Alla fine applausi a scena aperta
a tutti i componenti del “Balletto del sud” che hanno chiamato sul proscenio il
bravo coreografo
salentino Fredy Franzutti applauditissimo.
Afferma Fredy
Franzutti: La Bella Addormentata è la favola che preferivo
durante la mia infanzia, e che tuttora considero “la fiaba”. Nel realizzarne
una mia versione ho voluto avvicinarmi allo spirito leggero della storia, e
insieme ho fatto sì che la favola stessa si avvicinasse a me e al mio mondo –
nel modo più diretto e concreto: cronologicamente e geograficamente. Esprimo
qui il particolare piacere di sapere che la produzione, viaggiando, rappresenta
il tono mitico che, tra gli altri, in uno dei suoi scritti anche Marguerite
Yourcenar vedeva nella mia terra, l’Oriente dell’Italia. Racconto, con la
storia di Aurora, il tempo dei miei nonni, il tempo di mia madre, il mio tempo.
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