Al Teatro Bellini di Napoli dal 17 al
22 gennaio 2023
Servizio di Rita Felerico

Napoli - Durante l’incontro con il pubblico, subito
dopo lo spettacolo del 18 gennaio u.s., al Teatro Bellini, regista e attori
hanno dato vita ad un dialogo vivace, privo di pregiudizi, rivelando tanto di
questa compagnia, del loro modo di lavorare e di concepirne la passione, fino a
definire il loro teatro pop e moderno. “Cerchiamo di svecchiare il teatro di
prosa introducendo un senso estetico di percezione che punta molto
sull’esercizio del corpo – afferma Gabriele Di Luca, regista e ideatore della
drammaturgia –; cerchiamo di dare vita ad un dialogo serrato che segua il ritmo
della velocità degli avvenimenti inserendo elementi di rottura nel linguaggio,
negli oggetti, nei movimenti “. Si parla di Thanks for vaselina, messo in scena
da Carrozzeria Orfeo, uno spettacolo che compie dieci anni dal suo debutto ma
rimasto intatto nella sua attualità per la sua forte carica ironica e surreale.
Gli elementi di rottura cui accennava il regista sono fondamentali per
caratterizzare il rapporto di Carrozzeria con il palcoscenico e con il pubblico:
linguaggio spaccato da parole poco educate, oggetti surreali che abitano la
scena costruita con gusto quasi Kitsch, quasi raccapricciante, fredda, gelida
come le verità che si raccontano, gesti automatici, riprodotti, nei quali si
concentra la volontà di un distacco definitivo dal resto del mondo.

Si percepisce la volontà di abbandonare e contrastare
l’idea di un teatro autoreferenziale, puntando a suscitare l’emozione: “Il
nostro vuole essere un teatro popolare – osserva Massimiliano Setti, autore
delle musiche – volutamente teso a creare una connessione fra il pubblico e il
palcoscenico lontano da ogni commercializzazione”. Anche la comicità è una sfida voluta, nata da
quel rapporto di fiducia che si crea (quando si recita bene) fra pubblico e
attori. “Si rispetta un codice delle verità – ribadisce l’attrice Beatrice
Schiros – che è la verità recitativa, ovvero dove porta il personaggio”. Il
lavoro progettuale, infatti, da cui si avvia la trama e l’ideazione dello
spettacolo, parte da uno schema tradizionale ma si avvale poi di un processo cumulativo
frutto del confronto e del dialogo fra regista, musicista, aiuto registi,
attori. Gli stessi ruoli dei protagonisti vanno oltre una realtà che sembra non
appartenerci, ma dalla quale a ben guardare siamo circondati e della quale non
sempre siamo consci.
Nel 2019 esce il film con Luca Zingaretti e Antonio
Folletto, per un anno su Netflix. Sempre nel 2019 lo spettacolo è stato
realizzato in Spagna, messo in scena dal regista catalano Sergi Belbel. La
versione filmica – per affermazione del regista - non è tanto coinvolgente
quanto quella teatrale, è una lettura diversa, pur mantenendo la stessa
agghiacciante narrazione della realtà, delle storie dei personaggi: gli ultimi,
gli esclusi, i derisi, i violentati, i falliti, i disperati senza futuro
coinvolti nella lotta senza tempo contro il potere e lo sfruttamento. Dire del
vero con il sorriso dell’ironia, non perdendo la durezza della verità che anche
sul palcoscenico deve esplodere in tutto il suo dolore e la sua drammaticità
(qui come in altri loro spettacoli Animali da bar, Miracoli Metropolitani); è
questa forse la cifra che parla alle giovani generazioni, uno stile di denuncia
in grado di far riconoscere e porre in luce nei vari protagonisti
l’ipocrisia delle nostre vite, incapaci di mutare il corso delle cose. Dietro i
sorrisi la tristezza per l’incompiutezza di azione; una ferita del nostro
tempo, descritta dalle parole del sottotitolo: Dedicato a tutti i familiari
delle vittime e a tutte le vittime dei familiari, per ricordare sempre i
disastri e le piaghe della droga, delle disuguaglianze economiche e sociali,
dello scarto. Non importa accennare alla trama: è solo un pretesto. Alla
prossima.
THANKS FOR VASELINA
Produzione: Carrozzeria Orfeo, La Corte Ospitale,
Marche Teatro
Regia: Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti,
Alessandro Tedeschi
Autore: Gabriele Di Luca
Protagonista: Carrozzeria Orfeo
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