ANNA KARENINA di Lev Tolstoj adattamento Gianni Garrera e Luca De Fusco regia Luca De Fusco

Al Teatro Mercadante di Napoli dal 1° al 6 aprile 2025

Servizio di Pino Cotarelli

Napoli – Un’operazione di  adattamento non certo agevole quella operata dal drammaturgo Gianni Garrera e dall’ex direttore artistico del Teatro di Napoli Luca De Fusco, di trasposizione in versione teatrale del dramma classico di Lev Tolstoj Anna Karenina, che ha avuto sicuramente una immediata presa sulla gran parte del pubblico, abituata alla lettura dei classici, che ha gradito molto la realizzazione in rappresentazione, di quanto assimilato attraverso la lettura o la visione cinematografica, ma che ha mostrato anche alcuni punti critici, nella staticità dei movimenti e nei toni cupi non solo nella scenografia, ma anche la durata non contenuta a cui poi si sono aggiunte anche le parti narrative e gli stati d’animo, riportate nel romanzo in terza persona, che vengono recitate alla maniera di Ronconi, che non conferiscono leggerezza ad un lavoro, di per sé già intenso e complesso, per i tanti temi  psicologico/introspettivi trattati: dall’amore convenzionale, all’amore passionale, dall’adultero, alla morte e all’odio che subentra all’amore; presenti e sempre attuali in ogni epoca e per ogni società, così come in quella ottocentesca russa rappresentata, con la sua vita aristocratica dell’epoca, i suoi rituali e i suoi costumi. 

Nota positiva, le proiezioni su schermo trasparente, interposto fra pubblico e palcoscenico, che aggiungono modernità con tratti cinematografici di scene registrate e scene in diretta, che catturano l’attenzione e la partecipazione, con i primi piani degli attori, amplificando le espressioni dei volti, riportando anche le scene di passione, mentre è in corso la scena teatrale. Moderna anche la scenografia che si sviluppa su due livelli, con visibilità di vari ambienti, anche se in una penombra persistente. Ruoli ottimamente resi da attori di calibro, fra cui Galatea Ranzi, nella parte di Anna Karenina. Punto centrale del romanzo, è l’amore adulterino tra Anna (Galatea Ranzi, personaggio ottimamente reso) e il giovane conte Aleksej Vronskij (Giacinto Palmarini, recitazione molto aderente), che Anna conoscerà a Mosca in occasione di una festa, dove si era recata per tentare di convincere Dolly (Debora Bernardi, personaggio ben reso), la moglie del fratello Stepàn Arkad'ič Oblonskij (Stefano Santospago, recitazione con la giusta leggerezza), a non lasciarlo dopo l’ennesimo tradimento. 

Questo porterà Anna all’abbandono del marito Karenin (Paolo Serra, recitazione composta e autorevole) che non ha mai amato e del figlio, contro le convenzioni del tempo e per una passione che non saprà attraversare indenne le difficoltà e l’isolamento e che sarà rimpiazzata dall’odio che porterà alla fine. Ciò nonostante, la nascita di una figlia e la presenza di un marito abbandonato sempre pronto al perdono. Di contro un matrimonio convenzionale fra il troppo equilibrato Levin (Francesco Biscione, una resa attoriale convincente) e Kitty (Mersila Sokoli, recitazione brillante e briosa), che si mostra prima frivola e scostante, poi disponibile al matrimonio per convenienza, per poter sfuggire alla sicura sorte da zitella che incombe. Il finale vede Anna emarginata dalla società, convinta di non essere più amata dal conte Vronskij, che preferirà il suicidio. 

Un esempio di una donna capace di affermare la propria passione senza infingimenti e nascondimenti, combattendo le convenzioni e la società del tempo a costo anche della propria vita. Una realizzazione artistica visivo-musicale, discutibile ma di sicura presa, che è risultata nelle corde di Luca De Fusco che con la sua oculata e non semplice regia, ha saputo guidare alla resa ottimale un cast di autorevoli attori.

  

ANNA KARENINA
di Lev Tolstoj
adattamento Gianni Garrera e Luca De Fusco
regia Luca De Fusco
con Galatea Ranzi
e con Debora Bernardi, Francesco Biscione, Giovanna Mangiù, Giacinto Palmarini, Stefano Santospago, Paolo Serra, Mersila Sokoli, Irene Tetto
scene e costumi Marta Crisolini Malatesta
luci Gigi Saccomandi
musiche Ran Bagno
coreografie Alessandra Panzavolta
proiezioni Alessandro Papa

produzione Teatro Stabile di Catania, Teatro Biondo Palermo

Photo di Antonio Parrinelli




 







© RIPRODUZIONE RISERVATA  

Post più popolari