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IL PURGATORIO DEI VIVENTI di Silvio Perrella, regia Ettore Nigro
Alla Sala Assoli l’8 luglio 2025, ore
21:00, durata 1h e 20 minuti – Per il Campania Teatro Festival 2025
Servizio diPino Cotarelli
Napoli – Poesia e teatro, un connubio
spesso cercato, amato non sempre si rivela un vero incontro; restando nelle
loro forme, poesia e teatro si accompagnano, si accostanopiù che fondersi. Nel Purgatorio di Perrella,
dove ogni cosa è in relazione
con un’altra e ogni cosa sa di essere misurata dai confini della prossimità, poesia e teatro non si dominano a vicenda, a volte si alternano, ma sorprendentemente creano un
linguaggio nuovo.Al suo suono si
invitano gli spettatori a lasciarsi andare, non alla ricerca di un senso della
ragione e neppure alla scia di una generica emotività.
Il Purgatorio dei viventi è
un percorso, un viaggio verso quello che siamo, verso ciò che accade: “E’
per questo che nel Purgatorio dei viventi si tesse l’elogio del grigio, un
colore che sembrerebbe minore rispetto a cromie più squillanti e perentorie, ma
che invece ha nel suo grembo tutta la gamma degli altri colori, perché è per
l’appunto una cromia relazionale, l’emblema di chi sa e vuole stringere la mano
altrui”.
E l’apparente caos della vita si
popola di immagini che, a mano a mano, si delineano, si stagliano per narrarci
dell’esistere, del tempo che siamo e proiettiamo. Scrive Perrella: “Il
purgatorio dei viventi è zampillato da me come un qualcosa di necessario, che
evidentemente covavo da tempo senza essermene accorto. Adesso che esiste come
opera teatrale, diretta da Ettore Nigro e interpretata da Anna e Clara
Bocchino, adesso che gli spettatori possono farne esperienza, mi accorgo che si
tratta di un testo che insegue la possibilità di stare al mondo con decenza”.
Una drammaturgia non facile, che
mette alla prova gli stessi spettatori, scuotendo la loro mente, il loro cuore,
perché è un entrare poetico nel teatro, appunto, e un vivere il teatro non solo
con gli occhi e l’ascolto, ampliando la percezione della scena, un modus
operativo che ha coinvolto la sceneggiatura, la musica, le luci, le proiezioni.
Indovinata la scelta di Ettore
Nigro, con la sua competente e non certo agevole regia,di affidare
il lavoro a due attrici talentuose come Clara e Anna Bocchino che, oltre
ad aver dimostrato bravura scenica nei movimenti, qualità attoriale di elevato
livello e prova di notevole memoria, in quanto gemelle posseggono anche quel
mosaico di relazioni intime, complementarità, rinnovamento continuo, ausilio e
crescita reciproca, che possono rispecchiarsi e quindi aggiungere al purgatorio
concepito da Silvio Perrella.
La scenografia mobile essenziale di
Giancarlo Minniti, con parallelepipedi vuoti, mossi magistralmente dalle
attrici contemporaneamente alla recitazione, con scenari proiettati su di essi,
propongono probabili configurazioni di purgatorio, sempre mutevoli come il mare
che appare e cambia continuamente. Una nuvola posta in alto, col suo movimento
sembra scandire il tempo che Perrella individua come parametro presente nel solo
purgatorio a differenza del paradiso e dell’inferno.
All’uscita due gadget distribuiti al pubblico: una
nuvola e una pietra, a ricordare a ognuno il personale purgatorio.
Il
Purgatorio Dei Viventi
Di Silvio
Perrella
Con Anna Bocchino E Clara Bocchino
Regia Ettore Nigro
Costumi Giuseppe Avallone
Musiche E Consulenza Musicale Mario Autore
Scene Giancarlo Minniti
Regista Assistente Giovanni Sbarra
Disegno Luci Ettore Nigro
Organizzazione Giulio Maria Furente
Produzione Piccola Città Teatro (Teen Theatre)