UN DOMINGO REGIA DI FLORENT BERGAL

Al TEATRO NUOVO 28 - 29 GIUGNO  2025 PRIMA EUROPEA

Servizio di Rita Felerico

Uno spettacolo che difficilmente si dimentica, armonico e preciso nella sua cadenza ritmica, un incrocio, un abbraccio di  voci, espressioni facciali, esercizi acrobatici, abiti volanti  e gesti ridondanti  molto diversi tra loro, un apparente  caos gestito da attori /acrobati che con il Proyecto Migra  hanno dato vita ad una realtà scenica unica che fonde la scuola francese del circo contemporaneo  (Cirque du Soleil) e la tradizione  argentina del circo criollo, una forma popolare di teatro influenzata non poco dalla cultura italiana, che i numerosi immigrati,  circa 2.3 milioni fra la fine dell’ ‘800 e  il 1930 esportarono in Argentina, dando vita anche ad una singolare interlingua del parlante che sovrapponeva spagnolo e italiano; cocoliche, lingua orale poi ripresa da autori di teatro.

Un Domingo   è il giorno di festa di una famiglia – medio borghese- nel quale la presenza di un ospite scompiglia le relazioni e i sentimenti, filiali, materni, paterni, fraterni, in bilico fra amore e odio, rimpianti, violenti pensieri e teneri desideri.   Dopo 250 repliche a Buenos Aires, all’interno del Festival Internazionale del Circo Indipendente, la forte carica ironica della trama non si è spenta, come la sottile vena di gioco verso gli accadimenti e i sentimenti della vita, come la forza e la capacità di voler sopravvivere per vivere. Una cifra distintiva nella cultura di un popolo di resilienza: molto ha toccato i cuori la triste affermazione finale, con la quale il regista descrive la triste situazione del teatro e della cultura nel loro Paese, fondi tagliati, molti linguaggi d’arte soffocati, non solo per mancanza di fondi.

Scrive Florent Bergal, il regista:

¨Restiamo tra le mura del teatro: le scene necessitano di un contesto, di uno spazio in cui mettere in scena le azioni. Il teatro serve a questo: è uno spazio di rappresentazione che evoca emozioni, non le illustra. C’è un desiderio di catarsi permanente che rende la fantasia più accessibile. Tuttavia, gli elementi visibili che appartengono al teatro sono sempre presenti. Il sipario rosso del teatro non è nascosto, anzi, viene usato per il nostro gioco… Le entrate, le uscite, le apparizioni, le sparizioni, i passaggi, le fughe… sono elementi importanti nel nostro lavoro. Ci piace quando un personaggio o un’azione possono impadronirsi di una scena e trasformarne il significato. Lo spazio teatrale è una delle materie prime delle nostre creazioni. Vogliamo creare uno spazio architettonico significativo che accompagni l’estetica del luogo d’azione e le relazioni umane che vi si sviluppano. Il circo ha bisogno di un contesto piuttosto che di una storia per poter esistere. L’unicità e la creatività di ogni artista sono al centro di questa forma di circo/teatro. Si stabilisce un contesto e si inizia a giocare, a improvvisare con le relazioni, contraendo valori e istinti. Le differenze e gli incontri generano nuovi mondi. Ogni personaggio deve essere affascinante e unico. Se la logica di una storia può essere onnipresente, non è però fondamentale. Ciò che conta è l’alchimia che emerge dall’incrocio dei generi e che genera un linguaggio teatrale proprio. Non c’è morale in questo, non c’è un finale cartesiano. È un istante che trascorriamo con individui grotteschi, in cui corriamo il rischio di scorgere la nostra stessa riflessione. ¨

Parliamone di Un Domingo, seguiamolo nelle sue vicissitudini: oltre alla professionalità e alla bravura per ammirare la costanza e la capacità trasformativa   dei suoi attori, che con il loro ‘lavoro’ lanciano un messaggio di grande valenza, modificarsi per modificare la scena delle realtà, non solo di quella teatrale, sempre più spesso intralciate nella libera espressività. Tagliare fondi è anche questo.

UN DOMINGOetti

REGIA DI FLORENT BERGAL
CON JUAN FERNADEZ, SOFIA GALLIANO, GABRIELA PARIGI, TOMY SOKOLOWICZ, FLORENCIA VALERI, TATO VILLANUEVA
COSTUMI CELINA SANTANA
LUCI LAURA SABAN
PRODUZIONE ESECUTIVA AZUL BASAVILBASO BERA
PRODUZIONE GENERALE PIERPAOLO OLCESE UNA PRODUZIONE GALPON DE GUEVARA/PROYECTO MIGRACON
CON IL SOSTEGNO DI INSTITUTO NACIONAL DEL TEATRO

PRIMA EUROPEA

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA