Istituto Froebeliano – Napoli 20,
21 e 22 giugno 2025
La Redazione
Il 29
giugno è il giorno del Piccolo Principe, una giornata
dedicata a uno dei libri per ragazzi più tradotti al mondo; il suo autore,
infatti, Antoine de
Saint Exupéry, nato il 29 giugno 1900 a Lione, viene ricordato a
Tolosa in questa data da quando, cinque anni fa, l’Antoine de Saint Exupéry Youth Foundation –
ente di beneficenza, fondato nel 2009 dagli eredi di Saint-Exupéry – ha
lanciato i festeggiamenti per i 120 anni della nascita del famoso
scrittore-aviatore. E’ stata scelta Tolosa,
perché qui è nata la prima compagnia francese di posta aerea e Saint-Exupéry
era parte della scuderia dei suoi piloti. Tolosa lo accolse come scrittore e
aviatore e il museo a lui dedicato racconta con visite guidate teatralizzate le
sfide dei suoi viaggi nel deserto e le imprese spettacolari che gli costarono
quasi la vita.

Putéca Celidònia prende spunto dalla
figura di Antoine e dal suo famoso libro - tanto amato da lettori di ogni età -
per realizzare lo spettacolo Lo Show delle Macerie che accende di nuovo
le luci dopo un anno di silenzio sulla rassegna ‘A voce d’’o vico. La rassegna,
partita nel 2019, ha sempre lasciato gli spettatori con un grande senso del meraviglioso:
gli spettacoli, sorprendenti eventi, ideati e realizzati nel vicolo
Montesilvano alla Sanità, sono stati frutto dei laboratori di teatro a costo
zero rivolti ai bambini del rione. Occupando infatti due locali sottratti alla
camorra, gli ex allievi dell’Accademia del Teatro Mercadante hanno formato attori
e dato vita -per gli abitanti- a laboratori di sartoria, scenografia, lettura.
Vicolo della cultura vico Montesilvano, un esempio di rigenerazione urbana
quanto mai positivo, un modello: più volte premiato, mi piace qui ricordare la
menzione e il riconoscimento avuto per la sua laboriosa e assidua attività dal Presidente
della Repubblica, Sergio Mattarella, significativo per Putéca e per la
storia della città e di un quartiere.

Il vicolo,
le case del vicolo, i balconi divenivano palcoscenico, si recitava dai balconi,
un format ripreso da più realtà teatrali. Nel cortile dell’Istituto
Scolastico Froebeliano Russo – Montale, nel Rione Sanità, il
20 – 21 – 22 giugno si è respirata la stessa atmosfera. Attrae subito
l’installazione realizzata da Rosita Vallefuoco: una piccola collina
di terra battuta e polverosa, ricoperta di scarti, immagine frammentata di un
pianeta ormai distrutto, illuminata qua e là da botole finestrate nelle quali,
compaiono e scompaiono gli addetti alle macerie in tute arancioni e i giovani
superstiti o le loro ombre?
Alle
spalle di un pubblico che diviene parte della scena stessa, compare il relitto
dell’aereo di Antonie, stupito e perduto, in panne anche lui in una zona del
mondo non meglio identificata, in preda alla disperata ricerca di attrezzi per
recuperare il suo mezzo.
La musica di Tommy
Grieco accompagna con trasporto con varie sonorità e ritmi originali il
susseguirsi degli eventi ed anche quel recitar dai balconi, cifra della
rassegna ripresa nello Show. Infatti, l’irrompere improvviso delle voci dai
balconi è fra le più belle scene dello spettacolo, voci che con un ritmo e una
scansione particolare ben si armonizzano con ciò che accade sul palcoscenico,
giù nel cortile. Voci di ragazzi disorientati, donne che protestano, figure
immaginifiche del potere economico, diversi.
La storia con vari
quadri ci immerge fin dall’inizio nella realtà scenica e attraverso di essa in
quella che viviamo: lo show delle macerie descrive ciò che accade sul
palcoscenico del mondo, le guerre, le stragi, l’orrore della violenza, lo
sconcertante numero dei morti, la perdita di ogni umanità e razionalità nelle
scelte. Incisiva la drammaturgia e la regia di Emanuele D’Errico, che
riesce ad armonizzare l’azione scenica di bravissimi, giovanissimi attori con
professionisti di esperienza, facendo leva su un testo poetico, in alcuni tratti,
ma ribelle e di denuncia, a volte urlato ed anche cantato a ritmo di rap.

Scene, musica, testo si
armonizzano e identificano con l’idea iniziale: le macerie. Ormai viviamo le
macerie come un ‘habitus ‘ naturale e non straordinario nel loro accadere e i
giovani, i bimbi sono gli unici con il loro sguardo a possedere la chiave delle
verità che vogliamo ignorare. Le tematiche all’attenzione della nostra mente e
del nostro cuore sono varie e le più scottanti, dalla ‘mala informazione’ (fake
news e invadenza mediatica) alla violenza del potere, dal linguaggio della
superficialità – ‘usato’ e ascoltato come parola di saggezza- alla
sconfitta del pensiero razionale.
Ma come Antoine,
guidato nella sua ricerca di salvezza dai ragazzi, dobbiamo accorgerci di
possedere la possibilità di tramandare con forte determinazione l’amore,
quell’amore racchiuso in quelle scatole che quasi per noia, disattenzione il
pilota Antonie all’inizio non vuole aprire, e se la nostra stupidità ha
soffocato le speranze, impariamo ad ascoltare i bambini, guardiamo ai più giovani,
a cosa dicono, come pensano, cosa fanno, per difenderci dalle macerie e provare
a mutare.
Puterà ci ha regalato
ancora una volta un momento di teatro condiviso e di partecipata emozione.
Post di Putéca Celidònia
Lo Show delle Macerie
È successo di nuovo!
Abbiamo
realizzato uno spettacolo di musica e teatro immersivo, coinvolgendo 20 bambini
del Rione Sanità, recuperando l'atrio abbandonato di una scuola, recitando dai
balconi e tra gli spettatori.
È Lo
Show delle Macerie, il nostro grido per i piccoli dimenticati, per le guerre,
per le camorre, per le solitudini. Per le macerie.
Tre
giorni di SOLD OUT.
Circa
100 professionisti e volontari coinvolti.
Quasi
1000 ingressi.
Un
fiume di lacrime.
Lo
Show è finito, ma ora abbiamo un sogno: portarlo in altri spazi pubblici ed
esportarlo in tutta Italia.
Ph Anna Abet
LO SHOW DELLE
MACERIE – ‘A voce d’’o vico 2025
uno spettacolo di Putéca Celidònia
drammaturgia e regia Emanuele D’Errico
con Clara Bocchino, Marialuisa Diletta Bosso, Monica Buzoianu, Vincenzo
D’Ambrosio, Emanuele D’Errico, Valentina De Giovanni, Matteo Sbandi, Francesca
Somma, Edoardo Sorgente
e con i bambini e i ragazzi del corso di teatro InPutéca Recitando: Carmen
Avagliano, Carol Bellini, Grazia Bellini, Rebecca Biccari, Sofia Cannevale,
Benedetta Ciaramella, Dalila Ciaramella, Sonia
Esposito, Marco Grippa, Angelica Pia Marra, Guido
Matrone, Gabriele Minei, Aldo Minei, Joele Montefusco, Lorenza Montefusco,
Francesco Sacco, Benedetta Savino Buonocore, Daniele Silvestro, Pasquale
Sorgente
scene Rosita Vallefuoco
musiche originali e sound design Tommy Grieco
costumi Giuseppe Avallone
luci Desideria Angeloni, Giuseppe Di Lorenzo
aiuto regia e composizione canti Gianluigi Montagnaro
assistente alla regia Maria Vittoria Landi
assistente volontaria Sabrina Nastri
actor coach bambini Raimonda Maraviglia
aiuto scenografia e locandina Trisha Palma
fonico Fiore Carpentieri
coordinatrice costumi Patrizia Visone
elettricisti Desideria Angeloni, Giuseppe Di Lorenzo
assistenti alla scenografia Alessandra Avitabile,
Alessia Russano
tinture e invecchiamenti Fiamma Benvignati
assistenti ai costumi Raffaella Campanile, Maria Grazie Lettieri
aiuti sartoriali Caterina Felleca, Martina Porcelli
tirocinanti Accademia di Belle Arti di Napoli Vanessa Fasulo, Mariia
Malaniuk
direttore di produzione Dario Rea
organizzazione Napoleone Zavatto
assistente produzione Marialuisa Diletta Bosso
comunicazione Davide D’Errico
foto Anna Abet
staff Antonia Cerullo
tirocinante Erasmus Itsasne Martínez Sánchez
service D.M. Service di Daniele Piscicelli
realizzazione scene Armando Alovisi, Vincenzo Fiorillo, Paolo
Iammarone
con il patrocinio della Città Metropolitana di Napoli, Comune di
Napoli, Municipalità 3
media partner RaiRadio 3
Si ringraziano il Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, l’Istituto Russo Montale
– PlessoFroebeliano, la Preside Fabiana Alfieri, Sonia Fusco, l’Istituto
Sant’Antonio LaPalma, l’ex Asilo Filangieri, Sciò, i cittadini del Rione
Sanità, la Municipalità 3 e i suoi collaboratori, Pred Italia, Stefania Manzo,
Niutopia APS, Daniele Roselli, Stefano Fiorina, Lorenzo Abbate, gli allievi e
le allieve del corso InPutéca Recitando, Scenografando, Cucendo, gli allievi e
le allieve del corso di scenografia, di costume, di ecodesign e di audio design
realizzati presso l’Hub degli Artisti.
Progetto finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU,
Sustainable Cultural Innovation, realizzato da Putéca Celidònia in
collaborazione con la RETE G.E.N.I.U.S.: Form&ATP,
Agenzia Teatri, Fondazione Eduardo De Filippo, Università Telematica Pegaso
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