SCOTTATURE. Un Melologo dal Racconto di Dolores Prato (Editore Quodlibet)
Al Teatro Mercadante 5 luglio 2025 - Per il Campania Teatro Festival 2025
Servizio di Rita Felerico
Scottature non è solo
una lettura musicata, ma una pagina di sorprendente teatro dove la bravissima Anna
Foglietta fa delle parole corpo in movimento e del corpo una incarnazione
di suoni ed emozioni. La bravissima percussionista Alessia Salvucci la
accompagna, seguendo le modulazioni della voce e i movimenti ampi che
straripano dalla posizione dei leggii, ruotanti e presenze inquietanti che la
ragazza / Anna Foglietta, protagonista di silenziose ma implacabili
‘rivoluzioni personali’, travalica.
“A capo
del convento dove io ero in Collegio, c’era una trinità di monache tutte eguali
nella potenza, concordi nel giudizio, sincrone nelle azioni: la Superiora, la
Maestra, la Vecchissima Religiosa. In quel convento si faceva un gran parlare
di misteri: se si trattava di misteri celesti, il parlare era sereno, ampio,
dettagliato; se si trattava di misteri terreni, era un parlare agitato, rapido,
più sottinteso che spiegato: erano accenni così sfuggenti da somigliare al
gesto di chi tocca qualcosa che scotta. E difatti si alludeva spesso a certe
“scottature”, non meglio identificate, che “il mondo” era solito dare a chi
prendeva soverchia dimestichezza con lui…”
Così scrive Dolores Prato nel racconto –
unico scritto completo e limato con accuratezza dall’autrice– che descrive con
puntuale essenzialità i passaggi che compie nel suo intimo una ragazza che nel
suo diventare donna guarda con occhio lucido la realtà che può dispiegarsi
dinanzi a sé dopo la sua esperienza conventuale.
Sono descritti tutti i momenti cruciali, la
scoperta degli affetti familiari – madre sconosciuta, padre in fuga – il
desiderio di un corpo che diviene adulto, la meraviglia delle scoperte del
mondo – il mare e il suo rapporto con il mare diviene simbolo rappresentativo
-, la percezione della bellezza femminile – incarnata nella descrizione della
rosa - il timore religioso, il valore delle relazioni, la delusione e
l‘illusione dell’amore. Sono le scottature di cui si mormora all’interno
del convento, quelle di cui si viene a conoscenza una volta varcata la soglia
del monastero.
La scrittura di una autrice, Dolores,
vincitrice di numerosi concorsi e apprezzata da molti – come Ungaretti – ma
poco conosciuta, è amata nella sua singolarità da Anna e dalla regista Michela
Cescon, tanto da portare avanti insieme per Una, Nessuna, Centomila un
progetto di ricerca teatrale contro la violenza delle donne. Si legge nel
programma di sala a firma della regista: “La complessa macchina della sua
scrittura, che si concepisce e si sviluppa come un interminabile lavoro
sartoriale fra ritagli, pensieri, massime, riflessioni è talmente profonda e
indagatrice che ti scava dentro. “Io salto i verbi come se qualcuno mi corresse
dietro” scrive “i miei passaggi sono ponti levatoi mai abbassati”. Un’
immagine forte, dinamica e in azione per una letteratura che omaggeremo a più
voci, in forma di melologo, genere perfetto per questi ponti mai abbassati, per
i passaggi emotivi della storia”.
Scottature non si può
dire sia stata pura sorpresa – della bravura di Anna si sapeva – ma senza
dubbio uno degli eventi più significativi del festival.
Scottature Un melologo dal
racconto di Dolores Prato (Editore Quodlibet)
Con Anna
Foglietta
e Alessia
Salvucci (Percussionista)
Messa in scena Michela
Cescon
Cura del progetto Nicoletta Scrivo
Produzione Teatro
Di Dioniso
Con Anna
Foglietta
© RIPRODUZIONE
RISERVATA