OLIVA DENARO, con Ambra Angiolini, regia di Giorgio Gallione
Al Teatro Politeama Pratese - Via G. Garibaldi 33/35, Prato – il 10 alle ore 21 e l’11 alle ore 16 febbraio 2024.
Servizio di Cinzia Capristo
La storia di Oliva Denaro sembra riecheggiare il testo teatrale della
“Brocca Rotta” del drammaturgo Heinrich Von Kleist testo del 1806, dove le leggi
dell’uomo si scontrano con quelle della giustizia. In entrambi, la brocca
rappresenta la verginità compromessa, ma nella Sicilia degli anni Sessanta non
restava altro che il matrimonio riparatore, bastava sposare lo stupratore per
estinguere il reato o subire l’umiliazione di essere considerata una svergognata
e rimanere bandita dalla comunità. Oliva Denaro, come Franca
Viola, ha il coraggio di non assoggettarsi, dice “No” alla “paciata”, al
matrimonio riparatore. Oliva è un’eroina, una mente pensante che si eleva dal
gruppo, riscatta la sua libertà, in un percorso di emancipazione personale e collettivo, rompe
antiche tradizioni e schemi perpetrati in una società dove vigono regole
consuetudinarie e dove la donna è asservita al volere di una società
patriarcale dove non ha possibilità né di parola né di scelta.
Quella di Oliva Denaro è una voce che si leva e si fa
voce tra le tante donne che gridano dolore e rabbia, fino alla rassegnazione di
dover combattere all’infinito. Nel racconto viene evidenziato il rapporto tra
madre e figlia, una donna legata a leggi ancestrali, che genera un’altra donna,
ma che non comprende appieno la forza dell’essere donna, se non quando la
figlia determinata a rompere le leggi fatte dagli uomini, si ribella appoggiata
da un padre silente, ma che ha il coraggio di seguire il volere della figlia. Come
dice Oliva a un certo punto del racconto: “Sono nata libera e cresciuta in
gabbia”, ma dalle gabbie si può uscire. Il silenzio diventa dirompente fino a
sfociare in una battaglia vincente.
Nella scena finale, quando Oliva si reca in tribunale per
avere giustizia e affronta il suo aguzzino, Ambra scende dal palco e con piglio
deciso dice quel “No” al matrimonio riparatore che Oliva, come Franca
Viola, hanno sostenuto. Alla fine della performance Ambra è visibilmente
emozionata, il sipario si apre con lei in lacrime, mentre il pubblico in piedi, in una standing ovation, omaggia l’artista e la donna Ambra. Tra le lacrime
l’artista ricorda il coraggio di Franca Viola e invoca a dire quei “No” che a
volte servono, fa un richiamo a tutti, ad una maggiore attenzione dell’altro, perché
la dove non arrivano né le leggi né le istituzioni, possiamo arrivare noi con
l’ascolto. Infine, ringrazia il pubblico per l’accoglienza tributatale, in una
serata dove la maggior parte degli italiani sono davanti alla tv a guardare il
Festival di San Remo.
Ambra
Angiolini in Oliva
Denaro dal romanzo di Viola Ardone
Drammaturgia
Giorgio Gallione in collaborazione con Ambra Angiolini
Regia Giorgio
Gallione
scene e
costumi Guido Fiorato
disegno
luci Marco Filibeck
musiche
a cura Paolo Silvestri
Produzione
Agidi – Goldenart Production
NOTE DI
REGIA, Giorgio Gallione
Un romanzo di formazione che trasuda teatro. Una storia
di coraggio, emancipazione e coscienza di sé. Una scrittura evocativa e
profonda dove la voce della protagonista, delicata e rabbiosa, riesce a essere
contemporaneamente racconto personale e collettivo. Una storia ‘al femminile
singolare’ che si trasforma progressivamente e quasi eroicamente in un canto di
libertà.
Prime due foto di Lalla Pozzo
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