TORNA QUARTIERI DI VITA, FESTIVAL DI FORMAZIONE E TEATRO SOCIALE SEMPRE PIÙ EUROPEO - UNDICI ARTISTI INTERNAZIONALI IN SINERGIA CON GRUPPI TEATRALI CHE OPERANO NELLE PERIFERIE DEL TERRITORIO CAMPANO.
WORKSHOP DAL 21 NOVEMBRE E PROVE APERTE AL PUBBLICO DAL 30 NOVEMBRE AL 3 DICEMBRE.
Il progetto si avvale dei partenariati del Centro Ceco di Roma, dell’Ambasciata del Portogallo, dell’Istituto Lituano di Cultura Roma, dell’Istituto Polacco di Roma, dell’Istituto Slovacco di Roma, dell’Accademia di Romania a Roma, del Goethe-Institut di Napoli, dell’Institut Francais e dell’Instituto Cervantes di Napoli, della Rappresentanza Generale delle Fiandre in Italia, del Forum Austriaco di Cultura di Roma, di EUNIC Global, della Commissione Europea – Rappresentanza in Italia, dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, “L’Orientale” e “Suor Orsola Benincasa”. I risultati dei workshop saranno presentati al pubblico in 10 prove aperte, in programma dal 30 novembre al 3 dicembre nei diversi luoghi della regione Campania che hanno ospitato gli artisti durante la fase delle residenze creative sul territorio.
Filo conduttore tra l’edizione dello scorso anno, la prima a carattere internazionale, e quella del 2022 sarà il debutto assoluto il 16 e il 17 novembre a Praga di “Perché non io?/Why not me?”, per la regia di Jana Svobodová, frutto della residenza condotta dalla regista ceca con i giovani artisti del NEST a Napoli e in collaborazione con il dramaturg Andrea Vellotti. L’evento rientra nelle celebrazioni per il Centenario della fondazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Praga ed è promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dalla Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura in Praga. Lo spettacolo sarà poi in prima nazionale al teatro NEST di Napoli il 25 novembre, proprio nell’ambito della settima edizione di “Quartieri di Vita. Life infected with Social Theatre!”.
Il Festival si concluderà il 3 dicembre alle 16.00 all’Istituto Français di Napoli con un convegno dedicato a Pier Paolo Pasolini in occasione del centenario dalla nascita dal titolo “Manifesto Pasolini”. Un incontro che si aprirà con l’intervento di esperti e docenti universitari sul “Manifesto per un nuovo teatro” pasoliniano, scritto nel 1968 e riletto alla luce del contesto contemporaneo. La conferma del talento letterario e profetico del grande intellettuale italiano. Per un Festival che, nel suo piccolo, alla dimensione politica di quei principi si ispira. Provando a essere po’ “corsaro”, come da titolo dei famosi scritti di Pasolini sulla società italiana di mezzo secolo fa e forse anche di oggi.
“PERCHÉ NON IO? / WHY NOT ME?”, IL NEST A PRAGA IL 16 E IL 17 NOVEMBRE CON LA REGIA DI JANA SVOBODOVA. LO SPETTACOLO A NAPOLI IL 25 NOVEMBRE PER QUARTIERI DI VITA.
A Praga, come scriveva Borges, può accadere qualsiasi cosa. È una città “piena di sogni persi in altrettanti sogni”. Il luogo adatto per portare in scena uno spettacolo che celebra la magia del teatro e, a tutti gli effetti, può essere considerato un’anteprima dell’edizione 2022 di “Quartieri di Vita. Life infected with Social Theatre!”, il progetto della Fondazione Campania dei Festival ideato dal direttore artistico Ruggero Cappuccio e realizzato in partenariato con i Cluster Eunic-European Union National Institutes for Culture di Roma e Napoli, la Regione Campania, e il sostegno del Ministero della Cultura e di EUNIC Global.
Grazie al nostro Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, all’Ambasciata Italiana e all’Istituto Italiano di Cultura a Praga, e al Centro Ceco di Roma, il 16 e il 17 novembre debutterà infatti al Teatro Archa, nell’ambito dell’Akcent Festival, “Perché non io?/Why not me?”, il lavoro di Jana Svobodovà, frutto di una residenza condotta dalla regista nel dicembre dello scorso anno e nel giugno 2022 a Napoli con i giovani artisti del NEST e il loro mentore Andrea Vellotti.
Un workshop, ora diventato spettacolo in dialetto napoletano con soprattitoli in inglese e ceco, fatto di condivisione, ascolto, rispetto reciproco e scoperte inaspettate, dove i protagonisti sono gli autori dei testi, della scenografia, del design delle luci e degli input musicali. Nove storie di ragazzi che vivono a Napoli e amano il teatro, sognano di partecipare a un film di Sorrentino, hanno recitato in una serie su Netflix e in un cortometraggio nominato agli Oscar italiani, aspirano ad essere drammaturghi, poeti, attori professionisti. Alessandra lavora in un bar, Domenico pulisce auto nell’azienda di famiglia, Daniela lavora in pizzeria fino a tarda notte, Luigi insegna economia al liceo, Lorenzo gioca a calcio per soldi, e Alessandro fa il dj. Questi alcuni dei nomi e le loro attività quotidiane. Desiderano distinguersi, essere riconosciuti, realizzare un grande sogno. Giovani artisti dell’area est di Napoli, NEST per l’appunto, che si raccontano attraverso la potenza di immagini evocative, capaci di contenere altri mondi. Un ascolto estremo, dove il processo creativo viene generato da una individuale condivisione. Per dare vita a un testo teatrale nato dalle esperienze degli attori e reso in forma di interviste, nel quale la regista diventa, per sua stessa ammissione, “una guida alle loro scoperte”.
I performer sono Alessandro Berlino, Luigi Cardone, Luigi D’Amore, Daniela De Vita, Michele Ferrantino, Claudia Fico, Lorenzo Izzo, Alessandra Mantice & Domenico Moccia. Il dramaturg è Andrea Vellotti.
Lo spettacolo, inserito nel calendario di celebrazioni in occasione del centenario del primo Istituto Italiano di Cultura, fondato a Praga nel 1922, è co-prodotto da Arca Theatre (Praga), NEST Napoli Est Teatro, Fondazione Campania dei Festival/Quartieri di Vita. Life Infected Social Theatre!, con il supporto del nostro Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Ambasciata Italiana e l’Istituto Italiano di Cultura a Praga, e il Centro Ceco di Roma.
La prima nazionale è invece in programma al teatro NEST a Napoli il 25 novembre, proprio nell’ambito della settima edizione di “Quartieri di Vita. Life Infected With Social Theatre!”.
QUARTIERI DI VITA E LE UNIVERSITÀ
I SEMINARI DI JANA SVOBODOVÁ
Social-Specific Theatre in Practice Involving “Real People” Into the Process of Theatre Creation
Lunedì 28 novembre, ore 14:00 – 18:00 | Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa – Aula M, quinto piano, Corso Vittorio Emanuele II, 292
Il seminario approfondirà i temi del teatro sociale legati al coinvolgimento di “persone reali” all’interno del processo creativo. Programmata nell’ambito del LIVReLab “Ugo Gregoretti” 2022-23, la lezione tenuta da Jana Svobodová è rivolta a 25 studenti del Corso di Laurea Magistrale in Scienze dello spettacolo e dei media. Linguaggi, Interpretazione e Visioni del Reale (LIVRe).
The Hidden Power of Theatre
Martedì 29 novembre, ore 10.30 – 12.30 | Università degli Studi di Napoli Federico II - Aula A11, secondo piano, via Marina 33
Nel corso della lezione, la regista racconterà il proprio percorso di ricerca e mostrerà immagini che documentano il lavoro teatrale condotto dal 1998 al 2022 con attori e artisti non professionisti. La lezione è programmata nell’ambito delle attività seminariali previste dal corso di Discipline dello spettacolo teatrale, incluso nel Corso di Laurea Magistrale in Discipline della musica e dello spettacolo. Storia e teoria dell’Università Federico II.
Laboratorio Altre Attività UNIOR
Grazie
all’accordo attuativo stipulato con l’Università di Napoli l’Orientale
parteciperanno al progetto QdV anche studenti dei corsi magistrali dei
Dipartimenti Asia, Africa e Mediterraneo; Studi Letterari, Linguistici e
Comparati; Scienze umane e sociali nell’ambito delle Altre Attività Formative
organizzate dall’Ateneo in collaborazione con la Fondazione Campania dei
Festival.
La
partecipazione degli studenti dell’Orientale a QdV rientra in quelle pratiche
che coinvolgono il territorio, soprattutto per quanto riguarda temi come
migrazione e integrazione, formazione e inclusione, scambio e confronto a
livello locale e internazionale, alla base delle attività formative
dell’Orientale e dei progetti portati avanti dalla Fondazione.
LE INIZIATIVE A FAVORE
DELL’AMBIENTE
La
Fondazione Campania dei Festival prosegue il proprio impegno a favore
dell’ambiente, realizzando, nell’ambito del progetto Quartieri di Vita, due
azioni volte a diffondere una mentalità eco-responsabile, in linea con i
Sustainable Development Goals dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Il
Circolo La Gru di Legambiente, che da anni lavora a Scampia con azioni di
animazione, denuncia e salvaguardia del territorio, ha all’attivo numerosi
progetti, tra cui il Giardino delle Farfalle, realizzato nella cintura di terra
che abbraccia il teatro TAN. Qui le mani operose dei volontari seminano,
piantano e curano erbe, fiori e alberi, scelti per attirare le farfalle. In
questo affascinante giardino, i partecipanti al laboratorio di Quartieri di
Vita dell’VIII Municipalità, insieme ai volontari del circolo La Gru,
realizzeranno presso il TAN il 28 novembre un’azione di Guerrilla Gardening.
L’iniziativa, che rientra nell’ambito della storica “Festa dell’albero” di
Legambiente, vuole essere un momento simbolico ma anche un atto concreto, per
celebrare l’indispensabile contributo che il verde urbano ha sulla qualità
della vita.
Creatività,
ricerca e impegno a favore dell’ambiente sono al centro anche dell’azione
realizzata da Archintorno: l’associazione che da anni collabora con la
Fondazione realizzando arredi a partire dai materiali di comunicazione delle
passate edizioni degli eventi della Fondazione Campania dei Festival. Il 4
novembre Archintorno ha tenuto un seminario sul tema dell’upcycling design dal
titolo “Riuso e Autocostruzione 22”. Una giornata di formazione, in cui è stato
introdotto il programma di un workshop - che si svolgerà nei mesi di novembre e
dicembre - dedicato all’autoproduzione di complementi d'arredo da residui di
apparati comunicativi e scenografici. Nell’ambito del workshop i giorni 25, 26
e 27 novembre rappresenteranno la fase di realizzazione concreta di un leggìo
di scena che sarà esposto sui luoghi di spettacolo già durante questa edizioni
di Quartieri di Vita e poi durante il Campania Teatro Festival 2023.
Quest’anno il progetto Quartieri di Vita. Life infected with Social Theatre! mette al centro l’eco-responsabilità grazie alla certificazione Ecoevents ed al percorso di formazione avviato con Ambiente e Salute srl.
CALENDARIO DEI PRECIPITATI SCENICI
30 novembre 2022
Ore 12.00 | Scuola Civica “Alma
D’Arte”, Via della Repubblica, 16 – Frazione Motta – S. Angelo a Cupolo (BN)
PROVA APERTA COOPERATIVA
SOCIALE IMMAGINARIA
REGIA ROMAN WEGMANN E
ENZO MIRONE
IN COLLABORAZIONE CON
FORUM AUSTRIACO DI CULTURA, ROMA
Ore 16.00 | Il Mulino Pacifico, via
Appio Claudio 17, Benevento
PROVA APERTA SOLOT
REGIA ALEXANDRU GORGHE E
ANTONIO INTORCIA
IN COLLABORAZIONE CON
L’ACCADEMIA DI ROMANIA IN ROMA
Ore 20.00 | Institut Français
Napoli, Via Francesco Crispi, 86, Napoli
PROVA APERTA CIDIS
REGIA ANDREA JIMÉNEZ
GARCÍA E PINA DI GENNARO
IN COLLABORAZIONE CON INSTITUTO CERVANTES DI NAPOLI
1° dicembre 2022
Ore 12.00 | Teatro Colosseo di
Baiano (AV), Via Guglielmo Marconi, 18, Baiano (AV)
PROVA APERTA PROTEATRO
REGIA LUBOMIR MARTIN
BUKOVY E FRANCESCO SCOTTO
IN COLLABORAZIONE CON
L’ISTITUTO SLOVACCO A ROMA
Ore 16.00 | Scuola Secondaria di
primo grado – Plesso “GRAVANTE”, via Cesare Battisti,
Grazzanise (CE)
PROVA APERTA TEENSPARK
REGIA
CHRISTIAN COSTA E ANTONIO NARDELLI
IN
COLLABORAZIONE CON L’ISTITUTO POLACCO DI ROMA
Ore 20.00 | TAN - Teatro Area Nord,
Via Nuova dietro la vigna, 20, Napoli
PROVA APERTA TEATRI ASSOCIATI NAPOLI
REGIA RIMANTAS RIBAČIAUSKAS, MANTAS JANČIAUSKAS E LELLO SERAO
IN COLLABORAZIONE CON
L’ISTITUTO LITUANO DI CULTURA ROMA
2 dicembre 2022
Ore 12.00 | La Tenda – Centro di
solidarietà, Via Capone Cristoforo, 59, Salerno
PROVA APERTA DI DERRIERE LA SCENE
REGIA AURELIE DI MARINO, NELE
VEREECKEN E GINA FERRI
IN COLLABORAZIONE CON
UFFICIO DI RAPPRESENTANZA DELLA COMUNITÀ FIAMMINGA E DELLA REGIONE DELLE FIANDRE,
ROMA
Ore 16.00 | Punto Zero Valeria
Apicella, Piazza
Enrico De Nicola, Napoli
PROVA
APERTA DI COOPERATIVA SOCIALE DEDALUS – PROGETTO OFFICINE
GOMITOLI
REGIA
SWAANTJE GIESKES E VALERIA APICELLA
IN
COLLABORAZIONE CON GOETHE-INSTITUT NAPLES
Ore 20.00 | Institut Français Napoli,
Via Francesco Crispi, 86, Napoli
PROVA APERTA DI TRERROTE
REGIA RAPHAËL TRANO, NICOLA
LAIETA, IRENE VECCHIA
IN COLLABORAZIONE CON
INSTITUT FRANÇAIS NAPLES
3 dicembre 2022
Ore 10.00 | Carcere minorile di Nisida,
Nisida, 59, Napoli
PROVA APERTA DI PUTECA
CELIDONIA
REGIA
CATARINA CÂMARA, CLARA
BOCCHINO E TERESA RAIANO
IN COLLABORAZIONE CON
EMBASSY OF PORTUGAL, ROME
GLI ARTISTI
INTERNAZIONALI SELEZIONATI DAGLI ISTITUTI DI CULTURA
PER QUARTIERI DI VITA. LIFE INFECTED WITH SOCIAL THEATRE! 2022
Jana Svobodová – Repubblica Ceca
Catarina Câmara - Portogallo
Ha collaborato a diversi progetti di arte, educazione e inclusione sociale con giovani a rischio di esclusione sociale; con giovani e adulti con disabilità o diversamente abili. Come interprete e ballerina, è da menzionare la collaborazione con la compagnia Olga Roriz, dal 2013. Dal 2019 è coordinatrice artistica e sociale del progetto CORPOEMCADEIA. Il progetto ha l’obiettivo di creare le condizioni di sviluppo artistico e umano di persone in situazione di assenza di libertà, e potenziare l’esperienza trasformatrice della danza, presso una comunità fragile come quella dei detenuti, quasi invisibile agli occhi della società. CORPOEMCADEIA si basa sulla collaborazione tra il modello artistica della compagnia Olga Roriz e la terapia Gestalt, un modello di intervento terapeutico che privilegia la coscienza del corpo, il qui e ora, e che intende l’esistenza umana come un processo creativo.
Rimantas Ribaciauskas – Lituania
Per diversi anni
Ribačiauskas ha lavorato nel Teatro Drammatico Nazionale Lituano dove ha
prodotto e scritto diversi spettacoli di documentari, ha lavorato come
produttore in numerosi progetti di artisti ospiti e ha creato e gestito
l'archivio teatrale digitale Teatroteka.lt.
Dal 2020 lavora come produttore e scrittore freelance per performance, progetti musicali e installazioni interattive.
Mantas Jančiauskas – Lituania
Christian Costa – Polonia
Mi
sono formato in campo storico-artistico attraverso la permanenza in diverse
città europee (Vienna, Milano, Roma, Londra). Ho collaborato con L’Orientale di
Napoli e l’Università di Slesia di Katowice come traduttore ed interprete, in
particolar modo di saggi, testi letterari e poetici. Ho scritto di musica ed
arti visive su Rumore, NextExit, SuccoAcido. Miei racconti sono stati
illustrati da L. Dalisi, M. Galateo, P. Mezzacapo, con i quali fondo nel 2002 container,
gruppo artistico e laboratorio di grafica e design.
Nel
2005-11 insieme all’artista Fabrizio Ajello e alle curatrici Barbara D’Ambrosio
e Costanza Meli lavoro al
progetto
di arte pubblica Progetto Isole, incentrato sul coinvolgimento della
popolazione di Isola delle Femmine (Palermo) attraverso i linguaggi estetici
contemporanei.
Nel
2008 concepisco e fondo insieme all’artista Fabrizio Ajello il progetto di arte
pubblica Spazi Docili, incentrato sulla città di Firenze. In 15 anni
abbiamo prodotto indagini sul territorio (focalizzate principalmente su ex
Meccanotessile, monastero di Sant’Orsola, area dell’Osmannoro), interventi di
arte pubblica, workshop, mostre, residenze artistiche (organizzate come
piattaforma curatoriale), lecture e talk.
Nel
2014-16 lavoro a Biennale Urbana, progetto fondato da STALKER, Spazi
Docili e Officina Marinoni, e basato a Venezia. Si tratta di una piattaforma
culturale ideata a partire dall’osservazione della laguna di Venezia e del suo
sistema di isole ‘specializzate’ per vagliarne l’applicabilità ad altri
contesti urbani ed ambientali. Biennale Urbana prende spunto da Documenta
Urbana, progetto concepito da Lucius Burckhardt
nel
1980 a Kassel.
Nel
2015 ho il privilegio di lavorare in un campo di profughi siriani a Bar Elias,
nella Valle della Beqaa, Libano, attraverso il progetto e-scape.
Transitional settlement organizzato dall’American University of Beirut, a cura
di Maria Gabriella Trovato.
Nel
2016 documento in Ucraina le conseguenze della rivoluzione di piazza Maidan e
della guerra in Donbass.
Nel
2017 esploro la rotta balcanica attraverso la quale molti immigrati cercano di
entrare nella Comunità Europea: Grecia, Serbia, Croazia, focalizzandomi in
particolare sul ‘campo’ profughi della vecchia stazione ferroviaria di
Belgrado.
Tra
i linguaggi contemporanei privilegio installazione, video e performance
prestando di solito grande attenzione all’elemento sonoro (sound art,
installazioni sonore). Il mio strumento preferito per indagare il reale è la
fotografia, digitale ed analogica (Hasselblad), attraverso la quale acquisire
materiali grezzi da usare nei miei video o da adoperare in rielaborazioni
grafiche, collage in tecnica mista o installazioni.
L’idea
di ‘luogo’ è il mio medium. L’identità legata ai luoghi, la maniera in cui essa
viene percepita da coloro che vi vivono e da coloro che vi giungono da fuori. I
rapporti reciproci che si instaurano tra identità/memoria
ed uno spazio fisico. Le conseguenze che i processi socio-economici hanno nella percezione culturale dello spazio.
Ľubomír Bukový – Slovacchia
Dal
2009 al 2012 lavora come attore e pedagogo sotto la direzione del maestro
Anatolij Vasil‘ev, prendendo parte al prestigioso progetto Master's in
Residence presso l'Istituto Grotowski di Wroclaw (Polonia) e all‘Isola della
Pedagogia: Corso di alta formazione teatrale per pedagoghi - progetto vincitore
del premio UBU 2012.
Lavora
nei principali Teatri Slovacchi e all'estero: Teatro Nazionale Slovacco, Arena
Teatro e Studio 12, Teatro Pôtoň, Archa di Praga, Istituto Grotowski, Teatro
Municipale I-Camp di Monaco. Come attore cinematografico e televisivo,
interpreta ruoli significativi nel film Unfulfilled Promise di Jiří Chlumský e
in Tigers in the City di Juraj Krasnohorský.
Nell
2017 crea il gruppo teatrale 123artivist e realizza due progetti di teatro
sociale: inVulnerabili e #stopdiscriminazione,
usando la Drammaterapia e il metodo Human libraries.
Nel
2018 completa il Dottorato di Pedagogia Teatrale – tesi sulla tradizione del
Metodo teatrale L‘ analisi mediante l’azione (da Stanislavski a Vasil’ev).
Nel
2018 vince il Premio Theatre Boards 2018 per la miglior produzione con The
American Emperor di Martin Pollack.
Raphaël Trano - Francia
Dopo
aver ottenuto il DET al Conservatorio di Orleans nel 2004, ha fatto diversi
soggiorni in Giappone per studiare teatro Noh e Kyogen.
Dal
2006 al 2008 è stato attore stabile nel Jeune Théâtre Régional d’Orléans
diretto da Christophe Maltot.
Nel
2007 ha diretto La Jalousie du Barbouillé e Le Médecin volant,
che hanno vinto il Premio per il coinvolgimento e le iniziative dei giovani
nell'Unione Europea. Le Médecin malgré lui, il suo secondo allestimento,
è stato creato nel 2011 e da allora è stato rappresentato più di 300 volte, in
Francia e all'estero. Una versione bilingue dello spettacolo italo/francese, Il
medico per forza, è stata sostenuta dall’Institut Français ed è stata
eseguita a Milano, Firenze, Pisa, Palermo, Noto, Napoli, Roma. Nel 2014 ha
messo in scena Monsieur de Pourceaugnac, spettacolo che ha ricreato nel
2016 nella sua forma di commedia-balletto in collaborazione con l'ensemble La
Rêveuse (Florence Bolton e Benjamin Perrot) e il coreografo Namkyung Kim al
castello di Chambord. Questo spettacolo è stato ripreso nel 2019 all'Opéra de
Clermont-Ferrand e all'Opéra d'Avignon.
Dal
2013 al 2015 ha seguito una formazione post-laurea presso il CNSAD. Durante i
suoi due anni di formazione, ha lavorato tra gli altri con Jean-Damien Barbin,
Dieudonné Niangouna, Michel Fau. La sua ricerca sul teatro nô all'interno del CNSAD
l'ha portata a creare lo spettacolo Lady Aoï di Yukio Mishima al teatro
Aquarium nell'ambito del Festival des Ecoles du Théâtre Public.
Nel
2020, in collaborazione con il direttore Vianney Lambert, Raphaël Trano ha
proposto ai giovani dipendenti dalla Protection Judiciaire de la Jeunesse
(Tutela Giudiziaria della Gioventù), di utilizzare la questione dei sogni per
affrontare la crisi sanitaria, gli sconvolgimenti che questa ha indotto e le
problematiche che come risultato. Questo lavoro di diverse settimane ha portato
alla produzione di un film in forma ibrida (documentario/fiction) intitolato Le
Monde d'après (2022).
Da
dieci anni offre formazione a un pubblico “prioritario” (giovani dei distretti
prioritari per le politiche urbane, detenuti, minori sotto il controllo della
legge, minori non accompagnati, adulti e adolescenti con autismo).
Andrea Jiménez García – Spagna
Laureata
in Giurisprudenza e con un diploma post-laurea in Arti dello spettacolo presso la
London International School of Performing Arts, Andrea ha lavorato come regista
e drammaturga con rinomate compagnie in Spagna, Francia e Regno Unito. Ha anche
una vasta esperienza nella produzione di spettacoli, tour e festival e nello
sviluppo di progetti educativi e comunitari.
Andrea
ha ideato e diretto numerosi spettacoli, tra cui “Blast”, “Man Up”, entrambe
produzioni del National Drama Center, il pluripremiato “Today can be my big
night”, “Generation Why” e “Interrupted”, nonché “Locos de amor”, progetto premiato dal bando
Art for Change della Fondazione La Caixa, o “Miss Mara. Chi si riserva non è un
artista”, prodotto dal Teatro Circo Price di Madrid. Ha anche diretto
spettacoli per compagnie internazionali come Fun in the Oven o Hispanic
Breakdown, oltre a progetti di comunità e attori non professionisti. Andrea
è anche insegnante e ha tenuto workshop in istituzioni pubbliche e private in
Francia, Italia, Regno Unito, Turchia, Cipro, India e Spagna, sia a
professionisti delle arti performative, sia a bambini, adolescenti, adulti e
gruppi a rischio di esclusione sociale.
Roman Wegmann – Austria
Ultime
produzioni:
Novembre
- Dicembre 2018: "Leere Hoffnung? Hoffnung Lehre!" (nessuna speranza,
la speranza dell’apprendistato) Una performance sviluppata con i ragazzi della
produzione scolastica di Mils (Austria) in occasione della fiera per il lavoro
giovanile di Innsbruck (direttore art.)
Marzo 2019:"Wann kommt der Bus?" (quando passa il bus?)
Progetto teatrale sulla delicata tematica dell'eutanasia, nell'ambito di un
progetto scolastico con gli studenti dell’Accademia Robert Kümmert, Würzburg
(Germania) (direttore art. con Paul Eschhold)
Luglio
2019: workshop teatrale "Konfliktkultur" (cultura del conflitto) 3
giornate con i giovani della produzione scolastica di Imst (Austria) (direttore
art.)
Gennaio
2020: "Reine K(n)opfsache" (puramente mentale?) Scuola Montessori
Innsbruck; (direttore art.)
Novembre
2020 - Luglio 2022: workshop teatrale settimanale “Come potrei diventare
attore?" Lavoro con gli studenti della scuola di montagna Avrona (Svizzera
- Engadina) (direttore art.)
Novembre
2021: Film - progetto in occasione del Festival del teatro dell'inclusione ad
Innbruck con il film :" dis_is_ability"( assistente alla regia)
Maggio
2022: Workshop teatrale con persone diversamente abili; con Stephanie Larcher,
"Bogentheater Innsbruck"; ( co- direttore art.)
Alex Gorghe – Romania
Fin
dal liceo, ha iniziato a tenere seminari creativi all'interno del club di
teatro del liceo. Durante l'università ha organizzato diversi cicli di
laboratori di teatro applicato con bambini, adolescenti e giovani provenienti
da contesti disagiati. Nell'ambito dei progetti della World Vision Romania
Foundation, ha facilitato diversi laboratori creativi incentrati
sull'improvvisazione con i bambini della festa rurale della contea di Ialomița.
Nell'ambito di un progetto "Stereotypes of Masculinity" finanziato
dall'AFCN, progetto che mira a parlare del problema della mascolinità tossica
nella società contemporanea, Alexandru ha tenuto workshop di scrittura creativa
sul tema di come vediamo il concetto di mascolinità con gli studenti del Liceo
Tecnologico Sântul Pantelimon di Bucarest. Inoltre, durante il festival del
teatro per adolescenti CEVA 2022, Alexandru è stato formatore e ha facilitato
laboratori creativi sul tema della discriminazione, lavorando con gli
adolescenti utilizzando il metodo del dramma processuale.
Swaantje Gieskes – Germania
Dal
2018 è ballerina permanente nella compagnia svizzera el_contrabando. Da più di
dieci anni Swaantje Gieskes insegna a gruppi teatrali di varie età e livelli,
concentrandosi sulla creazione di un ambiente di fiducia per dare spazio alla
ricerca dell'espressione personale in un processo di creazione.
Aurelie Di Marino – Belgio
Nele Vereecken – Belgio
Il
suo primo testo 'Lydia Teresa Andersen', un monologo, è stato pubblicato nel
libro 'De wereld bij mij' (Bebuquin). Il testo è un discorso di accettazione di
una nota biologa che si trasforma in un'oscura confessione con fatti nascosti
sulla sua vita. Ha messo in scena "Lydia" (KVS, 2015). Per 'Odium'
(Les Brigitinnes), un'opera teatrale di Sara Sampelayo, ha scritto un testo
sulla banalità della violenza,
Utilizza
la sua pratica artistica all'interno di progetti partecipativi. Insieme a
Michiel Soete e Sara Sampelayo, ha creato 'CEDER' (BOZAR & KC De Vooruit)
uno spettacolo con attori con disabilità fisiche e/o mentali. Ha diretto '21
SECOLO' uno spettacolo sulla crisi dell'asilo, con attori con disabilità
mentale. Insieme a Sara Sampelayo, ha realizzato 'Old Children' (Bronks, 2018).
Uno spettacolo con i bambini sui bambini troppo grandi per la loro età.
È
associata come docente al RITCS e si interessa all'istruzione che è, proprio
come l'arte, guidata dal non sapere. Ogni anno, durante l'atelier trasversale,
lavora intensamente per 3 settimane con gli studenti nello spazio pubblico, in
un quartiere sociale di Bruxelles.
Collaborando
con gli altri, ogni volta in una funzione diversa, diventava più chiara la
propria identità teatrale, e con essa la necessità di svilupparla ulteriormente.
Esplora i confini tra finzione e realtà: l'assurdismo delle realtà quotidiane
viene drammatizzato e in un contesto fittizio cerca soluzioni in una società
che è "alternativlos". Negli ultimi anni, oltre ai propri testi, si è
concentrata sul linguaggio teatrale non verbale. Banali oggetti quotidiani
diventano attrezzature, maschere o costumi diversi sulla scena. Sono alienati
ma ancora legati al mondo reale. Ritrae spesso persone anziane, guardando
indietro alle loro vite. Le scelte (politiche), la famiglia e il “futuro” sono
temi ricorrenti. L'umorismo si trova spesso nella sua pratica, poiché va oltre
il dolore e può essere visto come la prova di una società vivace.