PINTER PARTY di Harold Pinter, diretto e interpretato da Lino Musella

Al Teatro San Ferdinando dall’11 al 20 aprile 2024

Servizio di Rita Felerico

Sono scritte con passione e chiarezza le parole di Lino Musella che si possono leggere nel programma di sala di Pinter Party, parole dedicate a descrivere l’intuizione che sottende l’ideazione dallo spettacolo che lo vede regista e attore al Teatro San Ferdinando, dall’11 al 20 aprile, il teatro di Eduardo De Filippo, la cui storia – che è la storia non solo di un teatro, ma di un’epoca, di Eduardo – ha con grande bravura raccontato al pubblico in Tavola tavola, chiodo, chiodo. Quest’ultimo si apre con una frase di Eduardo, descrivendone un suo pensiero: la parola “politica” in teatro assume un valore finalmente umano, perché lo spettatore è anche un cittadino e lo spettacolo riflette la società e il mondo in cui vive, pensiero apripista all’ascolto di Pinter. Perché si coglie il significato umano e artistico che anima l’intento coraggioso di Lino Musella nel portare sulle scene, attraverso l’insegnamento del grande drammaturgo napoletano, l’impegno artistico, etico di una delle personalità più straordinarie del Novecento, non solo in campo teatrale, il Nobel Harold Pinter.

Lino unisce tre brevi atti unici: Il bicchiere della staffa, Il linguaggio della Montagna e Party Time e termina – come a voler convogliare l’attenzione sui temi che ha affrontato durante la rappresentazione (l’indignazione per la violazione dei diritti e della libertà, la violenza del potere, il dolore degli oppressi) - con il discorso pronunciato da Pinter al conferimento del Nobel, rivolto all’affermazione del diritto di vivere in pace.

Il disegno luci affidato a Pietro Sperduti è uno spettacolo nello spettacolo, dai punti luminosi nel campo buio del palcoscenico, al passaggio veloce delle stelle che segnano la strada verso la grande esplosione di ironia del ‘balletto dei super eroi’, facendo intravedere sfumata la forma di una ‘madonna’, contrapposta a quel ‘dio’ che nella prima parte aleggia nei discorsi fra l’imputato e l’oppressore. 

Connessi i video – di Matteo Delbò -, alla trama del discorso che lega i temi della violenza sull’infanzia dei dittatori a quello della lotta silenziosa ed esplosiva - come un grido di angoscia- delle ‘donne’ curde, delle donne in nero, delle donne violentate compagne, mogli dei perseguitati.

Si inseriscono nelle giuste pause i brani musicali di Luca Canciello che culminano nel ritmico movimento dei ‘supereroi’, accompagnandone le ironiche parole e i pomposi gesti.  Lino attraversa e appare e scompare – vestito da cameriere- fra i pupazzi – interpreti di una società ormai preda del nulla e dell’insignificante.

Rimane nella mente e nel cuore Pinter Party, anche dopo giorni dalla sua visione; resta nel cuore il coraggio di meraviglioso sconcerto espresso dal suo ideatore, Lino Musella, che è narratore, prigioniero, cameriere, ruoli di osservazione del fuori, verso ciò che accade aldilà del corpo, e del nostro pensiero, verso i nostri umori e sensazioni, se ancora riusciamo a percepirli.

Un elegante, intenso, ironico messaggio che dopo quel momento di spaesamento che lascia, alla fine, sulla poltrona lo spettatore senza parole, stuzzica e smuove un moto di ribellione.

 

PINTER PARTY Il bicchiere della staffa, Il linguaggio della montagna, Party Time
di Harold Pinter
regia Lino Musella
con Lino MusellaPaolo MazzarelliBetti PedrazziTotò OnnisEva CambialeGennaro Di BiaseDario IubattiIvana MaioneDalal Suleiman
in video Matteo Bugno
scene Paola Castrignanò
costumi Aurora Damanti
musiche Luca Canciello
disegno luci Pietro Sperduti
video Matteo Delbò
coreografia Nyko Piscopo

aiuto regia Melissa Di Genova
assistente alla regia volontario Antonio Turco
assistente alla regia tirocinante Federico II Giacomo Sergio Buzzo
direttrice di scena Teresa Cibelli
capomacchinista Fabio Barra
macchinista Nunzio Romano
datore di luci Giuseppe Di Lorenzo
fonico Italo Buonsenso
datrice video Livia Ficara
sarta Daniela Guida
sarta realizzatrice Deanna Bardazzi
foto di scena Ivan Nocera

realizzazione scene Loft Art e Vatiero
noleggio video Delta Music
trasporti e facchinaggio Santa Brigida

si ringrazia Renata Molinari e Leopoldo Guadagno

produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale


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