FUORISCENA di Fortunato Calvino
Napoli Teatro Festival Italia - Teatro Nuovo 20 giugno 2018

regia Fortunato Calvino
scenografia Vittorio Barresi
costumi Sandra Banco
disegno Luci Renato Esposito
ass.te alla regia Pina Strazzullo
produzione Albertina Produzioni srl
Servizio di Rita Felerico

Napoli – E’ per ora l’unica commedia scritta da Fortunato Calvino nel 2015, autore di tanti scritti di impegno sociale e di denuncia (ricordiamo ‘i Cravattari’ , ‘La Reggente’ e la traduzione in lingua napoletana de ‘La casa di Bernarda Alba’ di Federico Garcia Lorca ). In prima nazionale all’interno del cartellone del Napoli Teatro Festival Italia, ‘Fuoriscena’ è stato accolto dalla critica e dal pubblico con successo e interesse, grazie anche ai suoi protagonisti: Gino Rivieccio nei panni di Manuele, vicino di casa gay di Gilda, un’ attrice ormai lontana dal palcoscenico, a ricordare la folle, indimenticabile Norma Desmond protagonista del famoso film “Viale del tramonto“. Il dialogo fra Manuele e Gilda è serrato, ricco di ironia, le battute sono come coltellate fra due persone che non sembrano avere nulla in comune, ma alla fine scopriranno invece di poter condividere tanto. Manuele mette a nudo le sue paure e i suoi limiti; Gilda la tristezza di una solitudine dopo tanta fama e il terrore di venir rinchiusa in un ospizio dai nipoti assetati della sua eredità. Queste fragilità finiscono per unirli e a sognare insieme anche di poter cambiare la triste realtà della vita con l’avventura di un viaggio. A calcare le assi del Nuovo un inaspettato Rivieccio, compenetrato fino in fondo nel personaggio, attore dotato di capacità interpretative non solo legate alla vis comica, e una strepitosa Antonella Morea che sfodera - da grande attrice quale è- con naturalezza, intensità e maestria il lato comico, quello ironico, quello drammatico e rievocativo; sembrano essere una coppia sorprendentemente collaudata. E il testo vuole descrivere anche quel mondo del teatro che non si vede, quel mondo dietro le quinte fatto di rivalità, invidie, di finte relazioni, di persone pronte a colpire senza esclusioni di colpi l’altro pur di emergere, quel fuoriscena che denuncia però la realtà dei rapporti e delle relazioni. Un fuoriscena simile alla vita ‘nascosta’ di Manuele, piena di ostacoli, cattiveria e sopraffazione. Di qui la tristezza; ma fra Manuele e Gilda scatta la voglia del riscatto, la voglia di evadere. Efficaci le scene e i costumi, a ben delimitare e offrire gli spazi dell’azione.
regia Fortunato Calvino
scenografia Vittorio Barresi
costumi Sandra Banco
disegno Luci Renato Esposito
ass.te alla regia Pina Strazzullo
produzione Albertina Produzioni srl
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