LA ZATTERA DI GERICAULT di Carlo Longo, regia Piero Maccarinelli
Teatro San Ferdinando di Napoli dal 27 ottobre al 6 novembre 2022
Servizio di Pino Cotarelli
Note di regia
Al Louvre di fronte alla Zattera della Medusa di Géricault c’è sempre una gran fila. Il naufragio della nave Meduse si deve all’imperizia del suo capitano. A bordo della zattera c’erano all’inizio 147 persone. Il giorno del salvataggio erano rimasti vivi in 15. Uno di loro pubblicò un resoconto della loro odissea denunciando inefficienze e incompetenze. Ne nacque un affaire politico tale da mettere in imbarazzo la monarchia francese appena risalita al trono dopo la disfatta napoleonica nel 1815. Tre anni impiegò Géricault a completare il quadro che venne mostrato al pubblico per la prima volta al Salon di Parigi nel 1819, svelando misfatti e ipocrisie. Il re LOUIS XVII intuì che il naufragio dipinto non sarebbe certo stato quello di Géricault. Il testo di Longo segue il percorso dell’artista ma al contrario. Dall’esposizione dell’opera terminata si risale alla sua giovinezza ai complicati rapporti con gli zii in un percorso esistenziale e artistico di grande fascino. Rabbia, delusione amorosa, indignazione civile e politica, totale incertezza del proprio destino, ci accompagnano in questo percorso che per molti versi sfiora la contemporaneità quando la zattera si fa emblema delle navi dei migranti nel nostro mediterraneo. Ma fortissima è la centralità del percorso dell’artista fra amici e nemici complici e no. Un viaggio a rebours nella complessità della creazione artistica che si fa specchio deformante della società.
LA ZATTERA DI GERICAULT di Carlo Longo
regia Piero Maccarinelli
con (in ordine di apparizione) Lorenzo Gleijeses, Francesco Roccasecca, Claudio Di Palma, Nello Mascia, Anna Ammirati
scene e luci Gianni Carluccio
costumi Zaira de Vincentiis
assistente alla regia Manuel Di Martino
assistente alle scene Sebastiana Di Gesù
assistente ai costumi Rosario Martone
direttore di scena Teresa Cibelli
macchinisti Marco Di Napoli, Vincenzo Punzo
datore luci Fulvio Mascolo
fonico Daniele Piscicelli
sarta Roberta Mattera
foto di scena Ivan Nocera
produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale
Durata: 1 ora e 40 minuti
(atto unico)
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