CIARLATANI testo e regia di Pablo Remón, traduzione italiana di Davide Carnevali da Los Farsantes

Al Teatro Mercadante di Napoli dal 19 al 28 marzo 2024.

Servizio di Pino Cotarelli

Un coraggioso e poliedrico Pablo Remón, mette in scena, al teatro Mercadante di Napoli, fino al 28 marzo 2024, il suo testo “Los Farsantes”, tradotto in italiano da Davide Carnevali, col titolo “Ciarlatani”, utilizzando una narrazione teatrale che sfiora stili romanzeschi e cinematografici. Una storia / non storia, che, attraverso vari segmenti teatrali, apparentemente slegati fra loro, trova un filo comune e un suo riannodarsi, nel finale nel quale i quattro attori, che devono interpretare più personaggi in una sorta di viaggio di andata e ritorno fra realtà, sogno e finzione, si ritrovano tutti in un bar a discutere dei propri sogni, delle proprie delusioni, delle proprie affermazioni, delle proprie attese mancate e dei propri fallimenti, calati ognuno nella propria realtà in una sorta di confessione comune collettiva. Storie che si confondono, si sovrappongono, si influenzano e generi teatrali, cinematografici che si susseguono in una struttura da romanzo. 

Appare chiara l’intenzione dell’autore-regista di voler promuovere una satira al mondo del teatro e dell’audiovisivo e ancor di più, la riflessione sul difficile conseguimento del successo, sul facile possibile fallimento. Una sollecitazione per comprendere che in fondo i nostri sono solo ruoli, sia dentro che fuori la finzione, ma anche una critica all’estenuante competitività dei tempi moderni che tende ad annullare l’unicità dell’individuo. “Ciarlatano sono io”, afferma il regista, mentre interpreta se stesso, in un’improbabile difesa dall’accusa di plagio, ammettendo infine, che fin dalla tenera età, ha sempre copiato ogni cosa. 

Se il termine ciarlatani può caratterizzare ruoli come questi, che appaiono sconnessi fra loro senza apparente continuità, non si può dire altrettanto dell’ottima prova resa dagli attori tutti, che hanno riproposto i personaggi perfettamente aderenti alla complessa e distopica storia. I ritmi intensi, i repentini cambi di registro, le immedesimazioni istantanee in ruoli completamente diversi, hanno evidenziato la grande qualità degli attori, certo non favoriti o agevolati da una semplice e scorrevole storia da snocciolare senza la necessità di uscire e rientrare repentinamente dai singoli personaggi.

È il racconto di due personaggi: Anna Velasco (Francesca Bottiattrice in fase di stallo, che alterna il lavoro di insegnante di pilates, al teatro per bambini dei fine settimana, in attesa della grande occasione che gli dia il trionfo finalmente con il grande personaggio; Diego Fontana (Silvio Orlando) regista di film commerciali con all’orizzonte la produzione di una serie da girare in tutto il mondo con star internazionali. Il regista dopo un incidente si risveglia in clinica, con l’aspirazione di essere un regista impegnato e realizzare l’ultima sceneggiatura del grande regista scomparso Eusebio Velasco. 

Diego Fontana è pronto anche a rinunciare all’ambitissimo contratto con una star Hollywoodiana, nonostante la forte opposizione e la contrarietà del suo arrabbiatissimo accomodante produttore (Francesco Brandi). Personaggi tutti collegati alla figura dello scomparso regista di culto degli anni ’80, padre di Anna. Di questo lavoro, che unisce improvvisamente come in un puzzle, tutti i suoi pezzi, si riesce ad apprezzare ogni singolo frammento, anche se scollegato, per la validità di realizzazione e di resa attoriale e perché ogni segmento può avere vita propria. Apprezzata la bella scenografia minimale di Roberto Crea, che viene mossa e composta dagli stessi attori in armonia con le scene in corso.

CIARLATANI testo e regia Pablo Remón, traduzione italiana Davide Carnevali,
da Los Farsantes
con Silvio Orlando e (in o.a.) Francesca Botti, Francesco Brandi, Nina Pons
scene Roberto Crea
luci Luigi Biondi
costumi Ornella e Marina Campanale
aiuto regia Raquel Alarcón 

direzione tecnica Luigi Flammia
datore luci Christian Pizzingrilli
macchinista Mariano Vitanza

fonico Gianrocco Bruno
sarta Piera Mura 
assistente alla regia Sonia Mingo
assistente costumista Daria Latini
service luci Fonolight srl
service audio Gutta
trasporti MS Futura Srl 
foto di scena Guido Mencari
regia video Nicolò Bressan Degli Antoni 
videomaker Ilaria Zago e Pietro Coppola
consulenza amministrativa Teresa Rizzo
management Vittorio Stasi
direzione generale Maria Laura Rondanini

produzione Cardellino srl
in coproduzione con Spoleto Festival dei Due Mondi, Teatro di Roma – Teatro Nazionale

si ringrazia per la collaborazione Premio David di Donatello e Piera Detassis

 

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