Al Ridotto
del Mercadante 15 - 24 marzo 20240
Servizio
di Rita Felerico
Un
volto che si copre con i lunghi capelli neri, scoperto solo in parte, quasi alla fine della performance, un corpo che solo dopo alcuni minuti si
percepisce come femminile, che possiede la capacità di segnare con movimenti
lenti, archetipici, arcaici il passaggio da un quadro all’altro, da un tempo
psichico ad un altro, abitano la scena e l’atmosfera scura e quasi angosciante.
Nei movimenti quasi animaleschi di ἸΏ,
che ha perso la parola nelle sue trasformazioni,
si
rintraccia la forza del mito, dell’immaginazione sul mito, della proiezione dell’essere
umano che si protende al pensiero ricadendo dinanzi alla forza travolgente dei sentimenti. La logica in
lotta con l’illogico, del destino contro la volontà e libertà umana. E’
la danza di una bravissima performer artista, Luna Cenere, ad esprimere perfettamente
il senso di Prometheus Project, second movement: ἸΏ.
Ideato
e diretto da Raffaele Di Florio, che ha già messo in scena la terza
parte della tragedia di Eschilo, alla quale si ispira, nel 2015 durante il
Napoli Teatro Festival, lo spettacolo declina l’idea di una drammaturgia del
corpo con la musica -Salvio Vassallo – con il canto di Valentina
Gaudini e Cristiana Dell’Anna e con le immagini video di un
bravissimo visual designer Alessandro Papa.
Ispirato
dalla traduzione da Eschilo di Robert Lowell, il regista parte da un confronto
– scontro fra Prometeo e ἸΏ per farci scoprire una donna
vittima dei pregiudizi patriarcali, della violenza di un potere dal quale
neppure Prometeo riesce a liberarla.
Pensata
in inglese, il suono duro della lingua si accomuna nei toni e nei colori alle voci
delle altre due donne, la Dell’Anna, che interpreta il leitmotiv dello
spettacolo e Valentina Gaudini, voce cantata che interpreta sia il maschile che
il femminile. Bravissimi tutti, ma Luna Cenere è una vera sorpresa, nella sua
bravura interpretativa e professionale.
SINOSSI
PROLOGO - Will this
my death? ἸΏ, emblema
dell’umanità, è costretta a vivere su questo granello di polvere dell’Universo.
Tra confessione e seduta psicanalitica si pone degli interrogativi: noi chi
siamo? Perché siamo qui? Domande che si perdono nella notte dei tempi. Le
risposte, enigmatiche, sono date da Prometheus, una presenza con voce
maschile/femminile.
PRIMO
MOVIMENTO - The house of my father… ἸΏ non può far altro che partire dal
principio: raccontare la sua infanzia, la casa del padre.
SECONDO MOVIMENTO
- He can fall in love… ἸΏ ha la leggerezza e lo stupore di un’adolescente.
TERZO MOVIMENTO - That night, I
Saw Zeus … Il desidero del Dio si
trasforma in un atto sessuale che prende la deriva del possesso e non
dell’incontro.
QUARTO MOVIMENTO
- Why do we suffer? La
delusione di un atto d’amore trasformato in stupro, per ἸΏ è la perdita dell’innocenza.
QUINTO MOVIMENTO
- Then the crash of thunder… ἸΏ cerca di trasformare il trauma in una notte d’amore, di dolcezza…
SESTO MOVIMENTO - No rest, no sleep… Il sogno si trasforma in incubo,
l’amore in rabbia, lo sbalordimento in follia.
SETTIMO MOVIMENTO - I must leave this place… la reclusione dà inizio alla trasfigurazione.
OTTAVO MOVIMENTO - The wife
of Zeus… ἸΏ racconta di aver ricevuto la visita di Era,
la moglie di Zeus, ed inizia ad avvertire una trasformazione del corpo: il
ventre si gonfia e la pelle s’ispessisce.
NONO MOVIMENTO - Remember
you were loved and abused by God.. ἸΏ si
confronta con il bene ed il male: amore o abuso?
DECIMO MOVIMENTO - Will I
bear him a son? ... ἸΏ,
nel baratro della sua esistenza, vede una luce di speranza: la maternità, la
nuova vita, poter sognare di nuovo…
EPILOGO
ἸΏ
non può fuggire al suo destino, ma non rinuncia alla sua disperata vitalità.
PROMETHEUS
Project, second movement: ἸΏ
ideazione,
spazio scenico e regia Raffaele Di Florio
con Luna Cenere e Valentina Gaudini
musiche originali e disegno del suono Salvio Vassallo
video Alessandro Papa
coreografia e danza Luna Cenere
canto e performing art Valentina Gaudini
voce registrata Cristiana Dell’Anna
costumi Lucia Imperato
trucco Vincenzo Cucchiara
direttore di scena Domenico Riso
datore luci Desideria Angeloni
fonico Guido Marziale
assistente trucco Ludovica Pagano
foto di scena Ivan Nocera
realizzazione scena Alovisi
Attrezzeria
materiale audio Delta Music
produzione Teatro di Napoli
– Teatro Nazionale
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