POSITANO TEATRO FESTIVAL di Gerardo D’Andrea, direzione artistica Antonella Morea

XXI Edizione -  28 luglio – 1° agosto 2024

Servizio di Rita Felerico

Dal 28 luglio al 1 agosto 2024  si svolgerà la XXI edizione di  Positano Teatro Festival. Nato da un’idea di Gerardo D'Andrea,  ha la sua  Direzione Artistica, fin dalla scomparsa di D'Andrea, affidata ad Antonella Morea, la quale  ha saputo  non solo  ereditare e continuare negli intenti e negli scopi nella scia del suo fondatore, ma  far rivivere le pagine del festival porgendo attenzione e cura a tutto ciò che accade nel mondo variegato e colorato della scena e dello spettacolo nel nostro territorio.

Articolato e ricco  il programma -  si può leggere nei particolari nel puntuale comunicato in allegato - che omaggia  Enzo Moscato, legato a Gerardo  'Andrea da amicizia e stima,  a sei mesi dalla scomparsa .Cinque serate per cinque riconoscimenti nella suggestiva Piazza dei Racconti del magnifico borgo di Positano, con la consegna del Premio Annibale Ruccello all'attore Sebastiano Somma, con l’attribuzione dei Premi Gerardo D’Andrea a Davide Sacco,  giovane drammaturgo della scena nazionale, e ad Anna Ferraioli Ravel, attrice  e produttrice di grande talento. Il Premio Speciale Enzo Moscato -voluto dal Sindaco - andrà a Claudio Affinito che, con il drammaturgo, ha fondato e diretto dal 1986 la Compagnia Teatrale Enzo Moscato. Il Premio Pistrice - Città di Positano verrà conferito ad una interprete molto amata dal pubblico, Rosalia Porcaro. Non mancherà la musica, con il concerto del gruppo a quattro voci “Paese Mio Bello” con gli eccellenti interpreti Lello GiulivoGianni Lamagna, Anna Spagnuolo e Patrizia Spinosi nello spettacolo  #Suitenapoletana2  accompagnati dalle chitarre  di Michele Bonè e Paolo Propoli, ma soprattutto con il concerto iniziale e di inaugurazione affidato a Lalla Esposito, la cantante attrice tanto cara al Positano Teatro Festival, che si esibirà con la Napoli Nord Big Band nell’originale spettacolo musicale “SMILE” La tua vita in 35 millimetri.

Partecipi e appassionati sostenitori del Festival si rivelano così il Sindaco di Positano, Giuseppe Guida e chiaramente Antonella Morea che con la sua vitalità ed energia anche quest'anno ha saputo mettere insieme e professionalmente all'altezza tradizione e nuove voci della scena, avendo accanto nomi come Isa Danieli, Roberto Maria Azzurro, Massimo De Matteo.

La perfetta organizzazione, la cura dell'ufficio stampa, affidato a Diletta Capissi, fanno il resto, per mantenere vivo questo piccolo ma prezioso gioiello di cultura e di libera espressività artistica e quest'anno ancor di più - come afferma la Direttrice Artistica - perché si torna a parlare e a godere di Teatro a tutto campo.

(a chi volesse raggiungere Positano con la propria auto, si consiglia di rivolgersi all'organizzazione, per problemi di parcheggio)



Di seguito programma dettagliato:

 

Il Positano Teatro Festival omaggia Enzo Moscato a sei mesi dalla sua scomparsa Cinque serate per cinque riconoscimenti nella suggestiva Piazza dei Racconti con la consegna del Premio Annibale Ruccello a un interprete del teatro, con l’attribuzione dei Premi Gerardo D’Andrea a giovani autori e protagonisti della scena e del Premio Pistrice - Città di Positano ad un interprete del panorama nazionale, a cui si aggiunge quest’anno il Premio Speciale dedicato al drammaturgo Enzo Moscato.

La XXI Edizione del Positano Teatro Festival di Gerardo D’Andrea omaggia Enzo Moscato, uno dei migliori e più riconosciuti interpreti e autori della drammaturgia contemporanea italiana, a sei mesi dalla sua scomparsa. Un omaggio fortemente voluto e condiviso dal Comune di Positano, guidato dal sindaco Giuseppe Guida, e dal direttore artistico, Antonella Morea, che gli hanno dedicato l’Edizione 2024. Un tributo e una grande riconoscenza per la costante presenza al Festival con i suoi irriverenti e poetici spettacoli. Non a caso, nel 2002, quando il Positano Teatro Festival intitolò la rassegna teatrale ad Annibale Ruccello il primo Premio fu assegnato proprio a Moscato. Attore, regista e drammaturgo amato dal pubblico di Positano, sostenitore sin dalle origini della rassegna, i suoi spettacoli sono stati presenti in ciascuna programmazione del Festival, ideato da Gerardo D’Andrea. Enzo Moscato ha portato in scena l’irriverenza e la solitudine di tanti personaggi (da Nanà di “Luparella”, “Spiritilli”, “Palummiello”, “Cartesiana“ di “Ritornanti”), impronta di un artista che ha saputo intercettare un mondo sofferente. Così scriveva nel 2013 Enzo Moscato: “Credo d‘aver scritto e detto più volte, nel tempo, tutto il bene che penso del Festival del Teatro che si tiene, ogni estate, a Positano. E i miei ripetuti elogi non nascono certo dal fatto che sin dalla sua fondazione – una dozzina d ‘anni fa, più o meno – io sono stato il primo a scendere su quegli splendidi litorali (prima proprio a ridosso degli scogli, (ricordo, poi, successivamente, nel verzurante ‘Giardino del Tennis’ )  a  recitarvi i miei lavori. Nemmeno ne dico bene, chessò? perché proprio al sottoscritto è capitato, tra gli altri, il privilegio di ricevervi l‘ambìto premio Ruccello per il Teatro che là si consegna”.

 

Anche quest’anno il comune di Positano promuove una nuova edizione del Positano Teatro Festival - Premio Annibale Ruccello. Una manifestazione consolidata, un piccolo gioiello del fittissimo programma delle manifestazioni estive, offerte ai cittadini di Positano e a tutti i nostri graditi ospiti. Cinque serate di altissimo valore culturale, fanno ancora una volta della nostra città, ambasciatrice dell’arte e della cultura. In questa XXI edizione la città di Positano intende omaggiare Enzo Moscato per la sua indimenticabile voce d’artista che ha saputo incantare le numerose serate del Positano Teatro Festival, ideato e diretto da Gerardo D’Andrea. Autore, attore e cantore, con i suoi spettacoli innovativi ha calcato, sin dalle origini, i diversi palcoscenici allestiti nel corso della storia del Festival. L’omaggio di Positano e dell’intera amministrazione comunale è alla potenza scenica e linguistica delle sue opere che hanno arricchito il panorama teatrale italiano e internazionale. A noi tutti spetta la riconoscenza per averci dedicato memorabili serate di puro teatro. Grazie Enzo Moscato!”, dichiara il sindaco di Positano Giuseppe Guida

 

Quest’anno il Festival vuole ricordare Enzo Moscato. Una grande personalità del mondo culturale italiano, che purtroppo ci ha lasciati troppo presto. Moscato ha impresso la sua indelebile impronta nella scrittura, soprattutto teatrale. Una scrittura poetica che ha penetrato un mondo che degrada dalla vitalità collettiva a quella che lui stesso definiva: “la zona oscura, sempre reticente, sempre quasi al limite del dicibile, che è il <<privato>>”. Una poetica che oggi manca nel panorama nazionale. Moscato è stato qui al Festival molte volte, ed è oggi ancora più che mai tra noi e noi lo salutiamo con un applauso caloroso!”, dichiara il direttore artistico Antonella Morea.

La programmazione del Positano Teatro Festival ritorna dunque dal 28 luglio al 1° agosto 2024, con cinque giornate di spettacoli per questa XXI Edizione – ma esattamente sono 24 anni della sua storia, 21 anni del Premio Annibale Ruccello, 12 anni del Premio Pistrice - Città Di Positano, 3 anni del Premio Gerardo D’Andrea, dedicato alla drammaturgia scritta e diretta da giovani autori nonché ai talenti della scena teatrale, istituito dal direttore artistico Antonella Morea e dal Comune di Positano, sul solco tracciato da D’Andrea che, già dal 2011, aveva iniziato a dedicare una serata speciale al “Teatro che verrà”. Grazie alla collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Napoli, al direttore professor Giuseppe Gaeta e della responsabile del dipartimento scultura, prof.ssa Rosaria Iazzetta, il Premio Annibale Ruccello, il Premio-Pistrice-Città di Positano, i Premi Gerardo D’Andrea, il Premio speciale a Enzo Moscato saranno anche quest’anno opere delle artiste allieve dell’Accademia Belle di Napoli Francescapia Imbembo e Martina Apicella.

Domenica 28 luglio, in piazza dei Racconti alle 20,30, nella serata presentata dall’attrice Martina Carpi, l’inaugurazione della XXI Edizione del Positano Teatro Festival, diretta da Antonella Morea.

 

L’apertura è affidata al gradito ritorno di Lalla Esposito, la cantante attrice tanto cara al Positano Teatro Festival che si esibirà con la Napoli Nord Big Band nell’originale spettacolo musicale “SMILE” La tua vita in 35 millimetri. La sua speciale voce sarà accompagnata dalla corposa Big Band composta dai musicisti Nicola Rando, Salvatore Marchese, Luciano Bellino, Fabiano Pappalardo, Lello Palma (sassofoni), Peppe Fiscale, Nicola Di Donna, Fabrizio Di Vaio, Angelo Cioffi, Lorenzo Federici (trombe e Filicorni), Domenico Brasiello, Enzo Vuolo, Matteo Rivieccio, Antonio Di Somma (tromboni) Antonio Ottaviano (pianoforte e fisarmonica), Enzo Amazio (chitarra), Davide Costagliola (basso), Carmine Mattia Marino (batteria), Domenico Monda (percussioni), Giuseppe Di Colandrea (maestro concertatore), Mimmo Napolitano (arrangiamenti e trascrizioni), fonica Luigi Di Martino. Positano potrà così godere e ascoltare le più belle colonne sonore scandite da immagini raccontate. “Non hanno nulla in comune né per epoca né per stile - si legge nelle note dello spettacolo - quello che le lega è solo la contrapposizione voluta e cercata, così come sono arrivate nelle nostre esistenze...senza criterio. Legate solo dalla pellicola che secondo il protagonista di Nuovo Cinema Paradiso “se la si lecca ha un buon sapore”. Produzione Città Mediterranee Nuovi Orizzonti.

Al termine dello spettacolo la cerimonia di consegna del Premio Annibale Ruccello all’attore Sebastiano Somma.  Ci piace ricordare che l’attore, anche lui di Castellammare di Stabia come Ruccello, alla ripresa del Positano Teatro Festival nel 2010, dopo alcuni anni di interruzione, era presente alla serata conclusiva di consegna del Premio Annibale Ruccello seduto accanto alla signora Pina, madre di Annibale. Stasera sarà proprio Sebastiano Somma a ritirare il prestigioso Premio.

Somma si trasferisce a Napoli giovanissimo dove inizia un percorso artistico in compagnie amatoriali, partecipando ad alcuni spettacoli tratti da opere di Eduardo De Filippo. A vent'anni va a Roma dove segue alcuni corsi di recitazione, dizione e canto, creando le basi di una ricerca che tutt'oggi porta avanti con passione e professionalità. Ad oggi, più di quarant’ anni di carriera tra teatro, televisione e cinema. Ha lavorato con nomi illustri del Teatro italiano, come Aldo Giuffrè, Rosalia Maggio e Giorgio Albertazzi. Ed è proprio Albertazzi a chiamarlo nel 2013 per dirigerlo insieme a Gigi Proietti in “Do you remember me?”, dove mette in luce una inaspettata e interessante verve comica. Il suo ultimo grande successo in teatro è " Uno sguardo dal ponte” regia di E.M. Lamanna con cui è stato in tournée dal 2015 al 2019, a cui si affiancano altre importanti e lunghe tournée con capolavori di Leonardo Sciascia, tra cui " Il giorno della civetta” e “A ciascuno il suo” diretto da F. Catalano Sciascia. Negli ultimi anni ha costruito un sodalizio teatrale con Liberato Santarpino, musicista e drammaturgo, di cui ha diretto alcuni testi, realizzando spettacoli a cui ha partecipato anche come interprete, arricchiti di grande musica, omaggiando figure come Pablo Neruda, Lucio Dalla e Lucio Battisti. Ha curato anche la regia di un altro spettacolo molto intenso, di cui è anche interprete, tratto dal romanzo di Ernest Hemingway “Il vecchio e il mare”. La televisione gli decreta grandi successi con fiction iconiche come “Sospetti” con cui vince nel 2003 l’OSCAR TV come Migliore Fiction di Rai Uno, senza tralasciare, ”Un caso di coscienza," "Madre Teresa di Calcutta” di F. Costa, "Senza Confini la storia del commissario Palatucci”, “Nati ieri”, “La bambina dalle mani sporche”, “Come una madre”, “Mameli”, prodotto di punta della fiction di Rai Uno nel 2024. Al cinema è attualmente presente nelle sale con "Il diavolo è Dragon Cigan”di E. Locatelli.

 

Lunedì 29 luglio, in piazza dei Racconti, alle 20,30, calcherà le scene un altro veterano della rassegna Roberto Maria Azzurro, per la regia e l’interpretazione della pièce “Scende giù per Toledo”, dal famoso romanzo del 1975 di Giuseppe Patroni Griffi, accompagnato al pianoforte da Tom Tea.É la storia di Rosalinda Sprint, gracile e titanica creatura che emerge sopra tutte le figure dei cosiddetti femminielli napoletani, per fragile possanza e isterico ma innocente romanticismo – scrive Azzurro nelle note di regia - in quel mondo che dopo gli anni Settanta ha lasciato il posto a una contemporaneità che ha perso purtroppo poesia e meraviglia. E mentre la vediamo aggirarsi per una Napoli - nessun altro luogo avrebbe potuto dare vita a una storia come questa - ancora variopinta e incantata di quel tempo di sogni, e dunque su una scena teatrale desolata ma vitale, entriamo con lei in una visione della vita ancora superba e infantile allo stesso tempo, e ci imbarchiamo in sua compagnia su un piroscafo dei desideri verso le bianche scogliere di una irraggiungibile felicità. Perché se una Butterfly e un Pinkerton sono tragicamente riassunti in una sola figura, la solitudine è l’unico infelice approdo cui si possa auspicare”.

Martedì 30 luglio, in piazza dei Racconti, alle 20,30, il pubblico del Festival assisterà all’evento più atteso, il felice ritorno dopo molti anni a Positano della signora della scena Isa Danieli, una delle interpreti più amate nel panorama teatrale nazionale. Dopo Moscato, nel 2003 il secondo Premio Annibale Ruccello fu attribuito alla Danieli, una delle principali ed indimenticabili protagoniste nel ruolo di Donna Clotilde, della pièce “Ferdinando”. Attrice molto amata da Moscato a cui affidò il personaggio di Nanà in Luparella e lei ne restituì un drammatico affresco pieno di ironia e dolore. L’attrice sarà dunque in scena con lo spettacolo “Raccontami” - Una Passeggiata Devota”, in cui omaggerà i grandi maestri e gli autori che l’hanno accompagnata nel suo viaggio di donna e attrice, da Eduardo alla drammaturgia contemporanea. ”Parole avute in dono o solamente in prestito – scrive Isa Danieli che ha curato la messinscena di “Raccontami “ – per farle rimbalzare nel cuore e nella testa di chi ci ascolta”.

Poi sarà la volta della cerimonia di consegna del Premio Gerardo D’Andrea, il primo dedicato al miglior autore e regista per la drammaturgia contemporanea andrà a Davide Sacco. Classe 1990, di Torre del Greco (NA), studia pianoforte e tamburi. Nel 2008 si diploma all'I.C.R.A. Project di Michele Monetta come Mimo /Attore e si laurea in Arti e storie dello spettacolo a La Sapienza, Universita di Roma. Dopo essere stato aiuto regista accanto ai registi: Massimo Popolizio, Geppy Gleijeses, Tato Russo, Lello Arena, Livio Galassi, Vincenzo Cerami, Gigi Savoia, Luciano Melchionna e altri, lavora come regista dirigendo attori come Francesco Montanari, Massimo Venturiello, Gianmarco Saurino, Maria Pia Calzone e tanti altri; come autore collabora con Amnesty International, Teatri Molisani, Asti Teatro, Napoli Teatro Festival, EU Collective Plays!, cura la drammaturgia per lo spettacolo “Ma.Ma Le voci di un sogno” dedicato a Nelson Mandela e Miriam Makeba in collaborazione con l’Ambasciata del Sud Africa nell’ambito del progetto Mibact Migrarti. E curatore per il Teatro di Roma della mostra su Peter Stein: “Nato a Berlino nel ‘37” presso il Teatro Valle di Roma, nonhè la direzione del Mercato dell’Arte e della Civiltà, progetto speciale del Napoli Teatro Festival. Per il Teatro Parioli di Roma, cura il progetto Grammatiche teatrali sull'educazione dello spettatore. Cura la rassegna di nuova drammaturgia “Quinta Armata” per il Teatro Marconi di Roma e il progetto Tradizione il Teatro di domani sostenuto dalla SIAE. Dirige a Roma la “Lunga Vita Festival” con il patrocinio EUNIC e il Festival Narni Citta Teatro (riconosciuto dal MIC). Da settembre 2021 è codirettore, insieme a Francesco Montanari, del Teatro Manini di Narni. Recentemente, ha diretto i testi da lui scritti: “L'uomo più crudele del mondo” con F. Montanari e L. Guanciale; “Napoleone. La morte di Dio” con L. Guanciale; “Sesto Potere” con F. Montanari e C. Caccamo. Proprio in questi giorni è reduce dal Festival del Teatro Romano di Verona dove ha presentato una personalissima versione dell’Amleto di Shakespeare, con Francesco Montanari, Franco Branciaroli, Sara Bertelà, Francesco Acquaroli.

Il secondo Premio Gerardo D’Andrea dedicato ai nuovi protagonisti della scena andrà all’attrice e produttrice Anna Ferraioli Ravel, un grande talento artistico con una brillante carriera divisa tra cinema e teatro. La vedremo nella prossima stagione al Teatro Nuovo di Napoli in “Ditegli sempre di sì” di Eduardo de Filippo, in scena con Mario Autore, Domenico Pinelli e la regia dello stesso Pinelli. Cresciuta in Costiera Amalfitana, dopo gli studi di diritto internazionale italo-francese, si trasferisce a Roma e si diploma presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. Nel 2018 debutta come protagonista nel film “Ci vuole un fisico” di A. Tamburini (tratto dall’omonimo pluripremiato cortometraggio, per cui si aggiudica il Premio “Carlo Delle Piane” e il premio alla migliore interpretazione al Bridge of Arts di Rostov). Sergio Rubini la sceglie per interpretare Titina De Filippo nel film “I fratelli De Filippo”, che le vale la candidatura ai Nastri D’argento come migliore attrice e ai David di Donatello come miglior interprete della canzone “Faccio a polka” di Nicola Piovani. Entra poi a far parte del cast di “Scordato”, l’ultimo film di Rocco Papaleo. Ultimamente ha vestito i panni di “Elvira” in “Zamora”, l’opera prima di Neri Marcorè, e quelli di Sabry Mazzalupi in “Un altro ferragosto” di Paolo Virzì.

 

Mercoledì 31 luglio, alle 20,30, in piazza dei Racconti, in scena “Muratori” la commedia di successo di Edoardo Erba, con la regia e l’adattamento in napoletano di Peppe Miale e l’interpretazione di Massimo De Matteo, Francesco Procopio, Angela De Matteo. Una messa in scena per la prima volta in lingua napoletana, affronta un tema quanto mai attuale: la crisi dei teatri sempre più sacrificati per fare spazio a lucrosi mega supermercati. Tra esilaranti scambi comici e momenti di profonda riflessione, una storia di amicizia, rivincita e conflitti sociali che è un inno d’amore al teatro.  Costumi di Alessandra Gaudioso, scene di Luigi Ferrigno, musiche di Floriano Bocchino, luci di Salvatore Palladino, aiuto regia Giordano Bassetti, assistente scenografo Sara Palmieri, assistente alla regia Roberta Rossi Scala, una produzione Ente Teatro Cronaca.

Seguirà la cerimonia di consegna del Premio Speciale a Enzo Moscato che andrà a Claudio Affinito che, con il drammaturgo, ha fondato e diretto dal 1986 la Compagnia Teatrale Enzo Moscato. Claudio insieme al figlio Giuseppe Affinito, attore formatosi sin dalla più tenera età alla scuola di Moscato, hanno contribuito a mettere in scena le numerose opere drammaturgiche, a seguire con scrupolo le sue tournèe ma più di tutte hanno rappresentato la sua “famiglia” affettiva e teatrale, custodi di uno scrigno prezioso e indimenticabile della sua arte e della sua fertile scrittura narrativa e linguistica.

Per l’omaggio a lui dedicato, ricordiamo le note di regia che Moscato scrisse di “Ritornanti” recital da “Spiritilli” “Palummiello”, “Cartesiana“ (Positano Teatro Festival 2020) che danno il senso del suo incedere nella scrittura drammaturgica. “Ri-tornare, ri-percorrere, ri-sentire, ri-pronunciare, è, forse, l’atteggiamento che pratico di più, e più spesso, con le mie cose di teatro. Soprattutto all’ indomani della prima di un nuovo spettacolo, quando, magari, (e miracolosamente) mi sia riuscito di mettere a punto qualche significativa svolta, formale o tematica, lungo il mio, non sempre lineare, camminare drammaturgico: qualche nuova rottura, qualche nuovo azzardo, qualche inedito desiderio di “ferita” o salto, linguistici, nell’ ignoto vuoto dell’ “espressivo” (rubo, con piacere, questo termine, ad Anna Maria Ortese)”.

OTO ∙

Nell’ultima serata del Positano Teatro Festival, Giovedì 1 agosto, alle 20,30, in piazza dei Racconti, l’atmosfera positanese sarà allietata dal concerto del gruppo a quattro voci “Paese Mio Bello” con gli eccellenti interpreti Lello Giulivo, Gianni Lamagna, Anna Spagnuolo e Patrizia Spinosi nello spettacolo #Suitenapoletana2 accompagnati dalle chitarre di Michele Bonè e Paolo Propoli. Un concerto per cantare Napoli, l'Italia, e non solo, con lo sguardo rivolto al mondo, alle passioni e le esperienze dei protagonisti che vantano nella loro lunga esperienze e formazione musicale il maestro Roberto De Simone. Nel programma sono previste tutte le note, le epoche, i generi cantati e vissuti in quarant'anni e più di attività dai quattro solisti. Canteranno le Villanelle, il '700 napoletano, le canzoni degli anni '40/'50, la tradizione colta e popolare e loro composizioni. Insomma “un “ri-passo” di storie, viaggi – dicono - emozioni, successi e delusioni condivise”.

 

Al termine della serata, presentata dall’attrice Martina Carpi, la consegna del Premio Pistrice – Città di Positano, giunto alla dodicesima edizione, all’attrice brillante Rosalia Porcaro da parte del sindaco Giuseppe Guida. Premio con il quale l’amministrazione comunale intende onorare il lavoro di artisti che portano alla ribalta nazionale e internazionale la tradizione non solo del teatro ma anche di chi ha saputo e sa valorizzare e innovare la vita culturale dei borghi costieri.

Rosalia Porcaro inizia la sua attività teatrale nel 1985 al Teatro Bellini di Napoli e in seguito recita in diversi spettacoli su testi di Jules Laforgue, Giambattisa Basile, Luigi Pirandello e Georges Feydeau. Nella sua carriera  sono tanti i personaggi da lei creati, tra i più famosi, ironici e divertenti, quelli Veronica, Creolina, Assundham, interpretazioni con le quali si è fatta amare dal grande pubblico. La notorietà arriva con i programmi Rai quali Convescion, Superconvescion e L'ottavo nano col personaggio di Natascha. Poi è la volta di Markette su La 7, del programma radiofonico Pelo e Contropelo. Nel 2002 realizza lei stessa il programma televisivo Palcoscenico, adattamento del monologo Una donna sola scritto da Dario Fo e Franca Rame. Nel 2005 approda nel mondo del cinema con il film Tutti all'attacco per poi lavorare con Fausto Brizzi in Indovina chi viene a Natale e Fuga di cervelli di Paolo Ruffini Dobbiamo stare vicini regia di G. Mattei e M.Sanzullo, Jeans in Agosto regia di S. Bosco Ruggeri, Gli anni belli regia di L.D’Amico, Addio Fottuti Musi Verdi  regia di F. Capaldi, Ammore e Malavita dei M.Bros, Il ricco, il povero e il maggiordomo di Aldo, Giovanni e Giacomo. La ritroviamo in Zelig Off (e poi Zelig Circus e Zelig) e Bra – Braccia rubate all'agricoltura, Stiamo tutti bene e alle fiction Notte prima degli esami di Elisabetta Marchetti e Area Paradiso di Diego Abatantuono.  Nel 2012 è Elena nella commedia di Eduardo De Filippo Sabato, domenica e lunedì su Rai 1 con la regia di Massimo Ranieri e Franza Di Rosa. E' apprezzatissima nella fiction di Tiziana Aristarco Mina Settembre. Da gennaio 2023 è la protagonista di Taxi a due piazze con Barbara d'Urso e Franco Oppini di cui a breve riprenderà la tournèè e inoltre dello spettacolo Semp'essa. Recentemente è stata tra le protagoniste del programma di Piero ChiambrettiDonne sull’orlo di una crisi di nervi’, in prima serata su Rai 3.

 

Domenica 28 luglio ore 20,30, piazza dei Racconti

SERATA INAUGURALE

presenta l’attrice Martina Carpi

 

Concerto
di
Lalla Esposito
con
Napoli Nord Big Band
in

“SMILE”

La tua vita in 35 millimetri

Arrangiamenti e trascrizioni Mimmo Napolitano

M° concertatore Giuseppe Di Colandrea

musicisti

Nicola Rando |Salvatore Marchese |Luciano Bellino| Fabiano Pappalardo|Lello Palma (sassofoni), Peppe Fiscale|Nicola Di Donna| Fabrizio Di Vaio|Angelo Cioffi|Lorenzo Federici (trombe e Filicorni), Domenico Brasiello| Enzo Vuolo| Matteo Rivieccio|Antonio Di Somma (tromboni) Antonio Ottaviano (pianoforte e fisarmonica), Enzo Amazio (chitarra) | Davide Costagliola (basso) |Carmine Mattia Marino (batteria) |Domenico Monda (percussioni).

Fonica Luigi Di Martino

Una speciale Big Band e una voce per compiere il rituale che da sempre seduce le nostre vite “il cinema” i film che ci restano nell'anima attraverso le immagini, la musica che c'è li racconta rimarrà indelebile anche a distanza di anni riascoltando per caso le note che hanno fatto grande un film. Le più belle colonne sonore scandite da immagini raccontate. Non hanno nulla in comune nè per epoca nè per stile, quello che le lega è solo la contrapposizione voluta e cercata, così come sono arrivate nelle nostre esistenze...senza criterio. Legate solo dalla pellicola che secondo il protagonista di Nuovo Cinema Paradiso “se la si lecca ha un buon sapore”. Produzione Città Mediterranee Nuovi Orizzonti.

AL TERMINE dello spettacolo la cerimonia di consegna della XX Edizione del Premio Annibale Ruccello all’attore Sebastiano Somma.  

Ci piace ricordare che l’attore, anche lui di Castellammare di Stabia come Ruccello, alla ripresa del Positano Teatro Festival nel 2010, dopo alcuni anni di interruzione, era presente alla serata conclusiva di consegna del Premio Annibale Ruccello seduto accanto alla signora Pina, madre di Annibale.

 

 

Cerimonia di consegna del

PREMIO ANNIBALE RUCCELLO

a

Sebastiano Somma

 

 

Albo d’oro dei Premiati

2002  Enzo Moscato

2014  Enzo Vetrano e Stefano Randisi

 

2003  Isa Danieli

2015  Giuliana De Sio

 

2004  Fausto Paravidino

2016  Mario Martone

 

2005  Fausto Russo Alesi

2017  Lina Sastri

 

2006  Compagnia Elicantropo

2018  Gianfelice Imparato

 

2010  Michele De Lucia

2019  Renato Carpentieri

 

2011  Spiro Scimone

2020  Mariano Rigillo

 

2012  Peppino Mazzotta

2021  Milva (alla memoria)

 

2013  Leopoldo Mastelloni

2022 Nino D’Angelo

2023 Tosca D’Aquino

 

Sebastiano Somma si trasferisce a Napoli giovanissimo dove inizia un percorso artistico in compagnie amatoriali, partecipando ad alcuni spettacoli tratti da opere di Eduardo De Filippo. A vent'anni va a Roma dove segue alcuni corsi di recitazione, dizione e canto, creando le basi di una ricerca che tutt'oggi porta avanti con passione e professionalità. Ad oggi, più di quarant’ anni di carriera tra teatro, televisione e cinema. Ha lavorato con nomi illustri del Teatro italiano, come Aldo Giuffrè, Rosalia Maggio e Giorgio Albertazzi. Ed è proprio Albertazzi a chiamarlo nel 2013 per dirigerlo insieme a Gigi Proietti in “Do you remember me?”, dove mette in luce una inaspettata e interessante verve comica. Il suo ultimo grande successo in teatro è " Uno sguardo dal ponte” regia di E.M.Lamanna con cui è stato in tournée dal 2015 al 2019, a cui si affiancano altre importanti e lunghe tournée con capolavori di Leonardo Sciascia, tra cui " Il giorno della civetta” e “A ciascuno il suo” diretto da F. Catalano Sciascia. Negli ultimi anni ha costruito un sodalizio teatrale con Liberato Santarpino, musicista e drammaturgo, di cui ha diretto alcuni testi, realizzando spettacoli a cui ha partecipato anche come interprete, arricchiti di grande musica, omaggiando figure come Pablo Neruda, Lucio Dalla e Lucio Battisti. Ha curato anche la regia di un altro spettacolo molto intenso, di cui è anche interprete, tratto dal romanzo di Ernest Hemingway “Il vecchio e il mare”. La televisione gli decreta grandi successi con fiction iconiche come ”Sospetti” con cui vince nel 2003 l’OSCAR TV come Migliore Fiction di Rai Uno, senza tralasciare, ”Un caso di coscienza," "Madre Teresa di Calcutta” di F. Costa, "Senza Confini la storia del commissario Palatucci”, “Nati ieri”, “La bambina dalle mani sporche”, “Come una madre”, “Mameli”, prodotto di punta della fiction di Rai Uno nel 2024. Al cinema è attualmente presente nelle sale con "Il diavolo è Dragon Cigan”di E. Locatelli.

Cinema : 2024 “La partita delle emozioni”, regia di F. Guarducci (in lavorazione);  2024 “Succede anche nelle migliori famiglie”, regia A.Siani; 2023 “72 ore e...”, regia di L. Luminelli (in uscita) ;22023 "Il diavolo è Dragan Cygan”, regia di E. Locatelli; 2022”Anemos, il vento”, regia di F.Guarducci ; 2021 "Lupo bianco”, regia di T. Gangitano; 2020 “Una sconosciuta”, regia di F. Guarducci; 2019 “Mare di grano”, regia di F. Guarducci2019 “Come fratelli. - Amicizia, intrighi e amori”, regia di L. Luminelli ; 2016 “My Italy” ; 2016 “Una diecimilalire”, regia di L. Luminelli; 2009 “Il mercante di stoffe”, regia di A. Baiocco; 2007 “Viaggio in Italia - Una favola vera”, regia di P. Genovese e L. Miniero ; 2001 “Hannibal, non accreditato”, regia di R. Scott; 1987 “I miei primi 40 anni”, regia di C. Vanzina; 1987 “Rimini Rimini”, regia di S. Corbucci; 1987 “Opera”, regia di D.Argento; 1986 “Voglia di guardare”, regia di J. D’Amato; 1986 “La vita di scorta”, regia di P. Vida; 1984 “Hanna D. - La ragazza del Vondel Park, regia di A. Berger 1983 “Un jeans e una maglietta”, regia di M. Laurenti1983 “Zero in condotta”, regia di G. Carnimeo1983 “Cuando calienta el sol... vamos alla playa” regia di M. Guerrini ; 1988 “Rorret”, regia di F. Wetzl 1988 “Ciao ma'...,” regia di G. Curi. Teatro: 2019/2024 “Matilde, l’amore proibito di Pablo Neruda”, regia di S. Somma; 2020/2024 “Il vecchio e il mare”, regia di Sebastiano Somma; 2017 “Medea” di Euripide, regia Dario D'Ambrosi Tournée in Giappone e Belgio; 2017 “Tangentopoli” di Maia, Sinopoli, regia A.Maia; 2016/2024 “Lucio incontra Lucio”, regia di S. Somma ; 2016 “Do you remember me?” regia di G. Proietti; 2015/2019 “Uno sguardo dal ponte”, regia di E. M. Lamanna ; 2014 “Incubi d’amore” di Fornari, Maia, Sinopoli Regia Augusto Fornari ; 2013 “A ciascuno il suo”, regia di F. Catalano ; 2009/2012 “Il giorno della civetta”, regia di F. Catalano ; 2004 “Sunshine” regia di G. Albertazzi; 2003 “Sogno di una notte di mezza estate”, regia Fernando Balestra 2000 “Spettri”, regia F. Balestra Tournée in Norvegia1996 “Le donne al Parlamento”, regia Augusto Fornari1987 “Le sorelle Materassi” regia di A. Romano.Televisione: 2023 "L'Italia chiamò" regia di L. Lucini e A.Panini; 2021 "RosaNero" regia di A. Porporati; 2019 "Come una madre" regia di A.Porporati (ruolo: Massimo Sforza); 2006/2007 “Nati ieri”, regia di L. Miniero, P. Genovese, C. Elia, serie TV – Mediaset ; 2005 “La bambina dalle mani sporche”, regia di R. Martinelli - Miniserie TV - Rai Uno; 2003/2013 “Un caso di coscienza”, regia di L. Perelli - serie TV - Rai Uno, Rai Due Ruolo: Rocco Tasca; 2003 “Madre Teresa”, regia di F. Costa - Miniserie TV - Rai Uno; 2001 “Senza confini”, regia di F. Costa - Miniserie TV; 2005/2005 “Sospetti”, regia di L. Perelli - serie TV - Rai Uno ; 1999 “Non lasciamoci più”, regia di V. Sindoni, serie TV - Rai Uno ; 1998 “Cronaca nera”, regia di G. Calderone e U. F. Giordani - Miniserie TV ; 1993 “Casa Vianello, Stagione 4, episodio 20 Tennis Club, regia di P. Zenatello, serie TV; 1989 “Io Jane, tu Tarzan” regia di E. Trapani - Miniserie TV ; 1987 “Helena”, regia di G. Soldi - fiction TV; 1984“Skipper”, regia di R. Malenotti - fiction TV.Cortometraggi :2020 “Il boss del teatro”, regia Antonio Grosso 2017 “Il silenzio delle bambole”, regia di F. Cutolo 2014 “Contenere l'infinito”, regia di A. Ferrara; 2017 “Il silenzio delle bambole”, regia di F. Cutolo 2014 “Contenere l'infinito”, regia di A. Ferrara. Premi:2003 “OSCAR TV” per Sospetti 2 Migliore Fiction Rai Uno

 

 

Lunedì 29 luglio

ore 20,30, in Piazza dei Racconti

Roberto Maria Azzurro

in

“SCENDE GIÙ PER TOLEDO”

dal romanzo di Giuseppe Patroni Griffi

regia Roberto Maria Azzurro

al pianoforte   TOM TEA

 

“Restano le parole. Sempre. Da che mondo è mondo, che non è soltanto una frase fatta, ma qualcosa che rappresenta l’eternità di un modo di esistere, che è quello che caratterizza la razza umana. Gli uomini hanno bisogno di immagini e sono le parole a creare immagini. In fondo “in principio era il verbo”, come si disse e appunto scrisse. E sarà ancora la parola a condurci per le strade di Napoli, questa volta, e nelle cosiddette pieghe dell’anima di questo personaggio che andiamo a raccontare e a interpretare adesso, proprio grazie alle parole che si fanno teatro e a un immancabile pianoforte che contrappunta i paesaggi reali e interiori di un mondo perduto ma ancora sognato e realizzato grazie al teatro, unico luogo fantastico dove le parole possono farsi vita e far rinascere appunto la vita ogni sera e per sempre.

Abbiamo quasi perso tutto, in quel “riposo” forzato di qualche anno fa, in quel letargo imprevisto, in quel carcere infetto a cui siamo stati sottoposti: ma non le parole. Noi siamo vivi perché ancora parliamo. Ma non tutte le parole, attenzione, sono foriere di immagini. Le parole fantasiose, ben organizzate, significative, di certo lo sono. Quelle, per intenderci, che raccontano le storie belle, e che sollecitano dunque immagini fantasiose. E Giuseppe Patroni Griffi ha raccontato non soltanto storie belle, e originali, nei suoi romanzi e nelle sue commedie, spesso grottesche eppur allo stesso tempo così possibili, ma ha inevitabilmente anticipato tempi e fatto scandalo, come solo i grandi artisti possono e sanno fare.

E spesso le ambienta a Napoli, le sue storie, per cui le sue parole diventano ancora più pregne di fantasia e irresistibilmente divertenti e pericolose, piene di salsedine e imprevisti e stavolta anche di un linguaggio aggressivo ma poetico, violento ma romantico, di sole eppur di incubi, di iperboli e quindi di meraviglie. Le parole sono state il modo più efficace, formidabile e stupefacente con cui abbiamo comunicato da quando l’uomo ha appunto deciso di condividere quello che gli si agitava dentro.

E Patroni Griffi ha fatto tutto questo sin da subito, dagli inizi folgoranti della sua carriera, dall’uscita nel 1975 del suo primo romanzo, appunto “Scende giù per Toledo”. Ed è in questo romanzo che ci racconta di Rosalinda Sprint, gracile e titanica creatura che emerge sopra tutte le figure dei cosiddetti femminielli napoletani, per fragile possanza e isterico ma innocente romanticismo; in quel mondo che dopo gli anni settanta ha lasciato il posto a una contemporaneità che ha perso purtroppo poesia e meraviglia. E invece a Rosalinda Sprint vogliamo bene appena la conosciamo, appena intercettiamo il suo disperato bisogno di realizzare l’impossibilità di un sogno d’amore. E mentre la vediamo aggirarsi per una Napoli – nessun altro luogo avrebbe potuto dare vita a una storia come questa - ancora variopinta e incantata di quel tempo di sogni, e dunque su una scena teatrale desolata ma vitale, entriamo con lei in una visione della vita ancora appunto superba e infantile allo stesso tempo, e ci imbarchiamo in sua compagnia su un piroscafo dei desideri verso le bianche scogliere di una irraggiungibile felicità. Perché se una Butterfly e un Pinkerton sono tragicamente riassunti in una sola figura, la solitudine è l’unico infelice approdo cui si possa auspicare”.

Roberto Maria Azzurro

 

Martedì 30 luglio,

ore 20,30, in Piazza dei Racconti

 

ISA DANIELI

in

Raccontami

Una Passeggiata Devota

Messinscena a cura di Isa Danieli

 

“Gli autori di teatro che hanno accompagnato il mio viaggio di donna e di attrice: da Eduardo alla drammaturgia contemporanea”.

”Parole avute in dono o solamente in prestito per farle rimbalzare nel cuore e nella testa di chi ci ascolta. Dove fiorisce il ricordo prezioso di facce, suoni, lacrime e risate di una stagione amata in cui potersi riconoscere per sempre. Riconoscenza e gratitudine ad una officina che mi fece donna e attrice, che mi fu casa e giardino e affetto, talvolta di amarezza. Giorni, mesi, anni, di viaggi a piedi fermi o tra valigie e specchi in cui riconoscersi e tradirsi”. Isa Danieli

Produzone Lab 48.

 

A SEGUIRE

 

 

Cerimonia di consegna

PREMIO GERARDO D’ANDREA

Madrina Isa Danieli

 

sezione

NUOVA DRAMMATURGIA

a

DAVIDE SACCO

 

Davide Sacco nasce a Torre del Greco (NA) il 3 dicembre 1990. Studia pianoforte e tamburi. Nel 2008 si diploma all'I.C.R.A. Project di Michele Monetta come Mimo / Attore e si laurea in Arti e storie dello spettacolo presso La Sapienza – Universita di Roma. Dopo essere stato aiuto regista accanto a registi come Massimo Popolizio, Geppy Gleijeses, Tato Russo, Lello Arena, Livio Galassi, Vincenzo Cerami, Gigi Savoia, Luciano Melchionna e altri, lavora come regista dirigendo attori come Francesco Montanari, Massimo Venturiello, Gianmarco Saurino, Maria Pia Calzone e tanti altri; come autore collabora con Amnesty International, Teatri Molisani, Asti Teatro, Napoli Teatro Festival, EU Collective Plays!, cura la drammaturgia per lo spettacolo “Ma.Ma Le voci di un sogno” dedicato a Nelson Mandela e Miriam Makeba in collaborazione con l’Ambasciata del Sud Africa all’interno del progetto Mibact Migrarti. E curatore per il Teatro di Roma della mostra su Peter Stein: “Nato a Berlino nel ‘37” presso il Teatro Valle di Roma. Cura la direzione del Mercato dell’Arte e della Civilta, progetto speciale del Napoli Teatro Festival. Cura, per il Teatro Parioli di Roma, il progetto Grammatiche teatrali sull'educazione dello spettatore. Cura la rassegna di nuova drammaturgia “Quinta Armata” per il Teatro Marconi di Roma. Cura il progetto Tradizione il Teatro di domani sostenuto dalla SIAE. Dirige a Roma la manifestazione Lunga Vita Festival con il patrocinio EUNIC e il Festival Narni Citta Teatro (riconosciuto dal MIC). Da settembre 2021 e codirettore, insieme a Francesco Montanari, del Teatro Manini di Narni. Recentemente, ha diretto i testi da lui scritti: “L'uomo più crudele del mondo” con F. Montanari e L. Guanciale; “Napoleone. La morte di Dio” con L. Guanciale; “Sesto Potere” con F. Montanari e C. Caccamo. Proprio in questi giorni è reduce dal Festival del Teatro Romano di Verona dove ha presentato una personalissima versione dell’Amleto di Shakespeare, con Francesco Montanari, Franco Branciaroli, Sara Bertelà, Francesco Acquaroli.

 

Sezione

NUOVI PROTAGONISTI

a

ANNA FERRAIOLI RAVEL

 

Anna Ferraioli Ravel , attrice e produttrice. Cresciuta in Costiera Amalfitana, dopo gli studi di diritto internazionale italo-francese, si trasferisce a Roma e si diploma presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. Da quel momento si divide tra cinema e teatro. Nel 2018 debutta come protagonista nel film “Ci vuole un fisico” di A. Tamburini (tratto dall’omonimo pluripremiato cortometraggio, per cui si aggiudica il Premio “Carlo Delle Piane” e il premio alla migliore interpretazione al Bridge of Arts di Rostov). Sergio Rubini la sceglie per interpretare Titina De Filippo nel film “I fratelli De Filippo”, che le vale la candidatura ai Nastri D’argento come migliore attrice e ai David di Donatello come miglior interprete della canzone “Faccio a polka” di Nicola Piovani. Entra poi a far parte del cast di “Scordato”, l’ultimo film di Rocco Papaleo. Ultimamente ha vestito i panni di “Elvira” in “Zamora”, l’opera prima di Neri Marcorè, e quelli di “Sabry Mazzalupi” in “Un altro ferragosto” di Paolo Virzì. Con la sua casa di produzione, Abuelita, si dedica alla scrittura e alla produzione di documentari che approfondiscono il rapporto tra vecchie e nuove generazioni.

Il Premio Gerardo D’Andrea a Davide Sacco e Anna Ferraioli Ravel sarà opera delle artiste allieve dell’Accademia Belle di Napoli Martina Apicella e Francescapia Imbembo

 

Albo d’oro Premio Gerardo D’Andrea

Nel 2022, alla prima Edizione, per la sezione drammaturgia assegnato Fabio Pisano, per la sezione nuovi protagonisti all’attrice Marianna Fontana. Nel 2023, i Premi sono stati attribuiti rispettivamente alla nuova drammaturgo a Emanuele D’Errico e all’attrice Maria Vera Ratti.


 

Mercoledì 31 luglio

 

ore 20,30, in Piazza dei Racconti

 

Muratori

di

EDOARDO ERBA

con

MASSIMO DE MATTEO, FRANCESCO PROCOPIO, ANGELA DE MATTEO

REGIA PEPPE MIALE

costumi Alessandra Gaudioso|scene Luigi Ferrigno | musiche Floriano Bocchino |luci Salvatore Palladino|aiuto regia Giordano Bassetti assistente scenografo |Sara Palmieri |assistente alla regia Roberta Rossi Scala

produzione Ente Teatro Cronaca - Vesuvio Teatro

In una notte infinita e sospesa, due muratori sono al lavoro per chiudere con un muro il palcoscenico di un teatro in disuso: l’area è stata ceduta al supermercato con nante che deve ampliare il magazzino. È un abuso, bisogna lavorare in fretta, e i due si impegnano con tutte le loro forze per finire prima che venga il giorno. Ma il teatro è un luogo magico, e profanarlo significa scatenare presenze nascoste, irrazionali, capaci di scavare voragini di emozioni nel cuore dei due ignari mano- vali. E così i due muratori sono protagonisti dell’incontro con una enigmatica e sensuale signorina Giulia che scompiglierà il loro destino e quello del teatro. Una commedia che alterna momenti comici a momenti poetici, una storia di amicizia, rivincita e con itti sociali, un inno d’amore al teatro.

Note di regia

In una notte sospesa e infinita due muratori si insinuano illegalmente in una sala teatrale al con ne con un supermercato per realizzare un muro abusivo. Il ne è quello di allargare gli spazi del contiguo esercizio commerciale su mandato del proprietario del palazzo che contiene i due locali. Ma la magia di quel luogo che sta per essere violato vive rappresentandosi in presenze presunte, rumori sinistri, luci irregolari, inducendo perplessità e domande nelle menti e nei cuori dei nostri due anti-eroi. Quando poi si palesa un’incantevole gura di donna, tale signorina Giulia, che appare ora all’uno ora all’altro, ecco che Germano e Fiore nella più assoluta inconsapevolezza, quasi prede di un sortilegio, accennano a citazioni di parole testi e immagini che rimandano al luogo che stanno abitando in quella strana notte. 

E i due poveri lavoratori, cui la notte e la stanchezza avevano già offerto il destro per parlare dei massimi sistemi pur sempre in coerenza con la loro identità, si confrontano anche duramente no addirittura a creare i presupposti per scombinare il sodalizio edile che avevano cercato di avviare, lasciando sul terreno di quella contesa i rottami delle rispettive esistenze. Rottami che poi sono anche i rottami di quell’abusivo muro che stanno realizzando e che scopriremo se riuscirà a diventare impresa compiuta. È il teatro che prova a sopravvivere sublimando se stesso in un viaggio infinito che vale proverbialmente più della meta. Il testo di Edoardo Erba naviga tra rigogliosi orizzonti di concreta e raffi nata comicità e, mai disdegnandole anzi sublimandole, piccole sorprendenti e sostanziali soste in acque che demandano ad un’acuta riflessione sulla condizione umana. E se nella nostra lettura, la retorica potrebbe rappresentare facile inciampo, è nostro desiderio provare a denunciare che, se è vero come è vero, che il momento pandemico in essere costringe ad una crisi della cultura (di cui il Teatro è solo fra le più alte rappresentazioni), è pur vero che l’Autore già nel 2002 ci segnalava che c’era chi desiderava che la cultura fosse murata in un supermercato. Ed è quindi sempre nostro compito provare, con umiltà, ad essere quella signorina Julie che crea le condizioni affinché i muri non si sostituiscano ai sipari. Peppe Miale

 

Al termine

 

Cerimonia di consegna

 

Premio Speciale

a

ENZO MOSCATO

 

sarà attribuito a Claudio Affinito che, con il drammaturgo, ha fondato e diretto dal 1986 la Compagnia Teatrale Enzo Moscato

 

L’omaggio è stato fortemente voluto e condiviso dal Comune di Positano, guidato dal sindaco Giuseppe Guida, e dal direttore artistico, Antonella Morea, che gli hanno dedicato l’Edizione 2024 del Positano Teatro Festival di Gerardo D’Andrea.


 

Giovedì 1 agosto

 

ore 20,30  in Piazza dei Racconti

Concerto a quattro voci del gruppo

Paese Mio Bello

con

Lello Giulivo, Gianni Lamagna, Anna Spagnuolo,  Patrizia Spinosi

in

#Suitenapoletana2

Michele Boné | Paolo Propoli (chitarre)

“Un concerto a quattro voci per cantare Napoli, l'Italia, e non solo, con lo sguardo rivolto al mondo, alle passioni e le esperienze dei protagonisti. Quattro giovanissimi quando, nel 1979, si sono incontrati per la prima volta in uno spettacolo con la regia di colui che è stato il loro maestro fino alla fine degli anni '90: Roberto De Simone. Alla sua scuola si sono formati partecipando alla gran parte degli spettacoli e delle composizioni musicali messe in scena. Poi ognuno ha percorso la sua strada con scelte personali tra musica, teatro e cinema.

Il nome del gruppo, “Paese Mio Bello”, è stato ispirato da una raccolta di canzoni popolari registrate da immigrati italiani negli Stati Uniti d’America tra il 1911 e il 1939.Nel programma sono presenti tutte le note, le epoche, i generi cantati e vissuti in quarant'anni e più di attività dai quattro solisti. Un “ri-passo” di storie, viaggi, emozioni, successi e delusioni condivise. Con la stessa consapevolezza cantano le Villanelle, il '700 napoletano, le canzoni degli anni '40/'50, la tradizione colta e popolare e loro composizioni. Un concerto che sorprende ad ogni brano. Sempre in bilico tra il ricordo struggente e la voglia di “innovazione”, di quel nuovo che è linfa vitale per continuare a studiare e ricercare il “magico accordo” nell’armonia di quattro voci”. Paese Mio Bello, produzione Di Musica in Musica.

 

Al Termine

 

Cerimonia di consegna

 

PREMIO PISTRICE – CITTÀ DI POSITANO

a 

ROSALIA PORCARO

 

Presenta Martina Carpi

 

Al termine della serata all’attrice Rosalia Porcaro sarà consegnato il Premio Pistrice – Città di Positano, giunto alla dodicesima edizione, dal sindaco Giuseppe Guida, con il quale l’amministrazione comunale intende onorare il lavoro di artisti che portano alla ribalta nazionale e internazionale la tradizione non solo del teatro, anche di chi ha saputo e saprà valorizzare, alimentare e innovare la vita culturale dei borghi costieri.

Rosalia Porcaro inizia la sua attività teatrale nel 1985 al Teatro Bellini di Napoli e in seguito recita in diversi spettacoli su testi di Jules Laforgue, Giambattisa Basile, Luigi Pirandello e Georges Feydeau.La notorietà arriva con i programmi Rai come Convescion, Superconvescion e L'ottavo nano col personaggio di Natascha. Poi è la volta di Markette su La 7, del programma radiofonico Pelo e Contropelo. Nel 2002 realizza lei stessa il programma televisivo Palcoscenico, adattamento del monologo Una donna sola scritto da Dario Fo e Franca Rame. Nel 2005 approda nel mondo del cinema con il film Tutti all'attacco per poi lavorare con Fausto Brizzi in Indovina chi viene a Natale e Fuga di cervelli di Paolo Ruffini Dobbiamo stare vicini regia di G. Mattei e M.Sanzullo, Jeans in Agosto regia di S. Bosco Ruggeri, Gli anni belli regia di L.D’Amico, Addio Fottuti Musi Verdi  regia di F. Capaldi, Ammore e Malavita dei M.Bros, Il ricco, il povero e il maggiordomo di Aldo, Giovanni e Giacomo. La ritroviamo in Zelig Off (e poi Zelig Circus e Zelig) e Bra – Braccia rubate all'agricoltura, Stiamo tutti bene e alle fiction Notte prima degli esami di Elisabetta Marchetti e Area Paradiso di Diego Abatantuono.  Nel 2012 è Elena  nella commedia di Eduardo De Filippo Sabato, domenica e lunedì su Rai 1 con la regia di Massimo Ranieri e Franza Di Rosa. E' apprezzatissima nella fiction di Tiziana Aristarco Mina Settembre.

Da gennaio 2023 è la protagonista di Taxi a due piazze con Barbara d'Urso e Franco Oppini di cui a breve riprenderà la tournèè e inoltre dello spettacolo Semp'essa. Nella carriera di Rosalia Porcaro sono tanti i personaggi creati, tra i più famosi Veronica, Creolina, Assundham con i quali si è fatta amare dal grande pubblico. Recentemente è stata tra le protagoniste del programma di Piero ChiambrettiDonne sull’orlo di una crisi di nervi’, in prima serata su Rai 3.

 

Albo d’oro Premio Pistrice – Città di Positano

2013 Antonella Morea
2014 Mariano Rigillo
2015 Lucio Allocca
2016 Massimo Andrei
2017 Paolo Graziosi
2018 Maurizio De Giovanni
2019 Michele De Lucia (per la fine del secondo mandato come sindaco di Positano)
2020 Gabriele Russo e Daniele Russo
2021 Alessandro D’Alatri
2022 Massimiliano Gallo
2023 Enzo Avitabile

 

 

Anche il Premio Pistrice – Città di Positano, così come il Premio Ruccello, i due Premi Gerardo D’Andrea e Il Premio Speciale a Enzo Moscato che andrà a Claudio Affinito sono opere delle artiste allieve dell’Accademia Belle di Napoli Francescapia Imbembo e Martina Apicella .

 

 

BIOGRAFIE ARTISTE dell’ACCADEMIA delle BELLE ARTI di Napoli, AUTRICI DELLE OPERE CHE SARANNO CONSEGNATE AI PREMIATI

Francescapia Imbembo, classe 2000, nasce a Marcianise ma vive a Grumo Nevano (Na). Termina il diploma accademico di I livello in Decorazione e oggi è iscritta al II anno del Biennio specialistico, alla Scuola di Scultura, dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Attenta osservatrice, dedicata artista, si appassiona alla forma tridimensionale, passando dal design alla scultura, attraverso le tecniche pittoriche e scultoree. I premi in terracotta bianca, sono stati realizzati, secondo le tecniche di lavorazione manuale e a singola modellazione, creando pezzi unici, ispirati, dall’esperienza teatrale a Positano.

Il premio Annibale Ruccello all’attore Sebastiano Somma è rappresentato con una forma tonda come a ricreare un abbraccio che circonda gli spettatori. Forata al centro e attraversata da una scia di sfere irregolari, elogia la natura coinvolgente del teatro.

Il premio Gerardo D’Andrea, sezione nuova drammaturgia,  all'autore e regista Davide Sacco descrive le storie che prendono vita, ricreando una forma circolare che poggia su una mezzaluna, quasi ad identificare nella metafora di questa forma, l’evoluzione e la costante modifica che l’autore crea, nella diversità degli spettacoli che mette in scena.

Il premio Gerardo D’Andrea, sezione nuovi interpreti, all'attrice Anna Ferraioli Ravel emula la forma che l'acqua assume all'infrangersi delle onde sugli scogli. La scultura si erge verso l'alto definendo una nuova forma ma frammentaria, ad indicare la continua evoluzione enfatizzata dal contrasto, tra nero dell'esterno e la trionfante luce interiore dell'attrice, come quest’ultima quando nel buio del teatro si esibisce.

Martina Apicella, classe 2000, opera e vive a Cava de’ Tirreni. Nel 2023, ottiene il Diploma di I livello in Decorazione e oggi è iscritta al II anno del biennio specialistico di Scultura, presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Completa il percorso triennale con una tesi sull’Arte Relazionale, si appassiona alla scultura, coltivando le abilità progettuali e grafiche. Inizia la sua esperienza espositiva nel 2021 con mostre collettive e una personale nel 2023 in diverse location. Affronta con le sue opere temi umanitari, indagando una “cultura in divenire” tipica di una società in progress. Le sue opere, vengono elaborate, tramite linguaggi artistici che spaziano dall’installativo, al pittorico, e allo scultoreo.

 

Il premio Pistrice - Città di Positano all’attrice Rosalia Porcaro intende fermare nella forma un movimento, lo stesso tipico del territorio costiero e di Positano, che si muove nelle sue curve e insenature. I colori sono vivi, legati tra loro dal bianco, luce e irradiazione dell’argilla bianca, e dal colore giallo, che simboleggia la storia del premio che si innesta alla storia di questo luogo, con il blu che ne rappresenta il mare.

Il premio speciale a Enzo Moscato che andrà a Claudio Affinito ricorda nella forma che si avvolge su se stessa, il valore di questa illustre personalità, che lascia dei vuoti e crea rivoluzione. Di Moscato se ne ricorda il valore della sua creazione rinnovatrice del teatro, come interprete di un nuovo teatro di poesia. Il colore rosso riprende il simbolo del teatro, il calore e il fuoco della rappresentazione e della passione partenopea, rappresentata tutta nel valore creativo di Enzo Moscato.


 IL COMITATO D’ONORE

Giulio Baffi (La Repubblica)
Ileana Bonadies (Quartaparete Online)
Moreno Cerquetelli (Autore Programma Rai “Chi È Di Scena?)
Fabrizio Coscia (Il Mattino)
Stefano De Stefano (Corriere Del Mezzogiorno)
Giuseppe Giorgio (2anews.it)
Angela Matassa (notizieteatrali.it)
Diego Paura (Roma)


ORGANIGRAMMA:

Antonella Morea Direttore Artistico
Gianmarco Cesario Coordinamento Organizzativo
Diletta Capissi Ufficio Stampa Nazionale
Michele Cinque Ufficio Stampa Locale
Martina Carpi Presentatrice Ufficiale
Tiziana Beato Amministrazione
Vito Fusco Foto
Salvatore De Blasio Riprese Video

 

 

 

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