PRIGIONI scritto e diretto da Vincenzo Pirrotta

Al Teatro San Ferdinando dal 16 al 26 gennaio 2025

Servizio di Rita Felerico 

Prigioni è lo spettacolo scritto e diretto da Vincenzo Pirrotta che andrà in scena al Teatro San Ferdinando dal 16 al 26 gennaio. Nella conferenza stampa di presentazione, il regista / autore palermitano ha parlato di questa “rappresentazione”, così definisce Prigioni, come di una orazione civica, a partire dai sentimenti, che tessono la struttura sintattica, fino alle visionarie immagini che hanno ispirato l’allestimento e animato le prove attoriali dei protagonisti, ad ognuno dei quali è affidata una storia da narrare.

Storie di ossessioni, dolori, allucinazioni, sofferenze che imprigionano il nostro essere al mondo e dalle quali non ci si libera facilmente, anzi condizionano pensieri e azioni. Descrivendo l’atmosfera amicale che si è creata nei giorni di prove, non accade sempre, che ha facilitato la comunicazione fra attori e regista, ha richiamato spesso il ruolo e l’importante presenza della musica, composta da Serena Ganci, brani originali eseguiti dal vivo che fanno eco e legano la musicalità delle lingue scelte dall’autore: l’italiano, il siciliano, il napoletano.

Il richiamo a Kierkegaard, alle pitture nere di Goya, al Bosch del giardino delle delizie, descrivono infine le motivazioni che hanno determinato le scelte di regia, di sceneggiatura; uno spettacolo / rappresentazione nato dopo un lungo tempo di sedimentazione e pensiero. Nasce la curiosità della visione e soprattutto toccare con mano e con cuore la condivisione, perché Prigioni è pensato come una moderna tragedia e di questo oggi ne abbiamo tanto bisogno. A risentirci, dopo il debutto.

Breve biografia di Vincenzo Pirrotta
Allievo di Mimmo Cuticchio, erede della tradizione dei cuntisti, si diploma alla scuola di teatro dell’I.N.D.A. (Istituto Nazionale del Dramma Antico). Come attore ha lavorato con registi quali: Giancarlo Sbragia, Mimmo Cuticchio, Giancarlo Sepe, e con gli attori: Anna Proclemer, Piera Degli Esposti, Toni Servillo. Come autore il suo lavoro si inserisce nell’articolato tessuto dei grandi autori/attori monologhisti italiani. Nel 2004 riceve il premio E.T.I. per Malaluna e nel 2005 il premio della critica come miglior autore, attore e regista emergente assegnatogli dall’Associazione Nazionale Critici di Teatro. Nel 2006 vince il Golden Graal come migliore regista ed è finalista ai Premi ETI e UBU. I suoi spettacoli teatrali sono stati ospitati dai maggiori teatri e festival europei (Francia, Belgio, Spagna, Grecia, Germania, Portogallo, Malta, Inghilterra, Montenegro).  Per il grande schermo ha partecipato ad alcune delle più importanti e premiate produzioni cinematografiche degli ultimi anni: Noi credevamo di Mario MartoneIl primo re di Matteo Rovere, Una storia senza nome" di Roberto AndòIl traditore di Marco Bellocchio. Nel 2022 dirige Spaccaossa. E’ al cinema dal 16 gennaio 2025 con il film L'abbaglio.

 

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