IL MARITO INVISIBILE, MARIA AMELIA MONTI, MARINA MASSIRONI, regia di Edoardo Erba
Al Teatro Politeama Pratese - Via G. Garibaldi 33/35, PRATO – il 28 alle ore 21 e il 29 alle ore 16.00 gennaio 2023.
Servizio di Cinzia Capristo
Al Politeama di Prato è andata in scena una
commedia del drammaturgo Edoardo Erba che ne firma anche la regia. Il pubblico
non deve aspettare che il sipario si apra, la scena che accompagnerà le due
protagoniste è già presente in vista sul palco: due tavolini blu equidistanti con
sopra posizionati due piccoli computer, due sedie, due posizioni di luci
laterali, quattro telecamere due laterali e due frontali, uno schermo gigante
diviso in due in prominenza e sullo sfondo un proiettore. Tutto inizia con una
video chiamata dove due amiche, Fiamma e Lorella si incontrano, a distanza di anni,
nell’agorà virtuale e si scambiano confidenze. Fiamma impersonata dalla Monti, vive
di punti fermi; l’altra, Lorella impersonata dalla Massironi, vive di virgole e
di punti e virgole, ma entrambe portano la stessa maschera di una falsa
felicità. Rimossa la maschera restano i desideri insoddisfatti, nervi scossi,
amori delusi, paure, solitudine, dolore, ipocrisie. I collegamenti virtuali, ossia
il chattare rende intima e più frequente la comunicazione tra le due amiche. L’introspezione
viene sostituita da una frivola interazione che in ogni modo mette in evidenza i
più intimi bisogni e segreti.
Entrambe concentrate su ciò che vivono in quel
momento nascondono una solitudine fatta di incomunicabilità. L’uso della
tecnologia le avvicina, l’unione poggia sul chattare: una vive un rapporto
matrimoniale ormai stanco, una cucina sullo sfondo del suo schermo richiama la routine
quotidiana di una famiglia; l’altra è alla ricerca di un uomo perfetto, il suo sfondo
è quello di una camera da letto dove il talamo rappresenta la sensualità, il
sesso come appagamento di emozioni. L’ andirivieni di chiamate è intervallato
dallo scorrere delle notizie sui telefonini delle due protagoniste, a
sottolineare un mondo dove tutto scorre velocemente e la comunicazione assume
altri criteri. Brave le due attrici che si muovono con disinvoltura davanti a
una telecamera posizionata frontalmente. Tutta la commedia è incentrata su un
fantomatico uomo perfetto Lukas, che sposa una delle due amiche e risveglia i
sensi intorpiditi dell’altra. Lukas è quella presenza invisibile, un Ade direbbero
i greci ricordando Perseo e Medusa, che nella prossimità virtuale, ossia nello
spazio virtuale, muta gli equilibri di una relazione dove la vicinanza cede il posto alla lontananza,
all’immaginazione. L’invisibile non esige dedizione, ma penetra in ogni
anfratto della mente, non va cercato lontano, anzi si può incontrare perché è
vicino, pertanto l’invisibile diventa visibile, Fiamma che prima non vedeva
Lukas, lo vede e ne è attratta. L’amore come sostiene Simone Weil: “rende
visibile ciò che è invisibile”.
La relazione virtuale riduce la pressione di una
relazione vis-à-vis. L’amore sembra godere di uno status privilegiato rispetto
ad altri eventi irripetibili, lo si cerca in altri “mondi”, mondi paralleli in
un Metaverso dove è possibile creare e modificare l’ambiente stesso, un mondo
virtuale dove immergersi, in cui le persone possono interagire. In un mondo
liquido moderno queste relazioni possono essere ritenute vantaggiose, altri
percorsi dove portare la mente, una nuova dimensione più ampia dove le due
amiche alla fine si ritrovano e ritrovano se stesse. Il regista Edoardo Erba, che ne ha scritto anche
il testo, ha cercando di mettere insieme teatro tradizionale e tecnologia
moderna, proiettando il racconto delle due attrici sul palco attraverso un
maxischermo diviso in due e giocando sugli sfondi, ad evidenziare che non
importa dove ci si trova, ma si può viaggiare con la fantasia. Tuttavia, le due
telecamere frontali, coprivano le attrici sul palco a favore della loro
proiezione sul maxischermo, questo ha fatto si che parte del pubblico seguisse
il maxischermo e non le attrici sul palco. Accanto alle due protagoniste Maria
Amelia Monti e Marina Massironi le telecamere sono state coprotagoniste della
commedia. La vis comica delle due attrici ha reso lo spettacolo piacevole, un
pubblico visibile e divertito ha apprezzato con calorosi applausi la
rappresentazione.
IL MARITO INVISIBILE scritto
e diretto da: Edoardo
Erba
Scene: Luigi Ferrigno
Musiche: Massimiliano Gagliardi
Costumi: Nunzia Russo
Luci: Giuseppe d’Alterio
Video: Davide di Nardo, Leonardo
Erba
Produzione: Gli Ipocriti Melina Balsamo
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