IL SOGNO DI MORFEO testo e regia di Antonio Piccolo

Capodimonte – Giardino Paesaggistico Di Porta Miano - 7 Luglio Ore 22.30 per Campania Teatro  Festival

Servizio di   Rita  Felerico

Napoli – Il linguaggio delle fiabe è ricco di simboli e di richiami arcaici che non si allontanano dalla realtà, anzi ne sottolineano i tempi e i ritmi incastonandosi nella contemporaneità. Una concezione temporale che  rivela l’unicità della sua dimensione; in fondo il tempo è una invenzione e se potessimo ricordarlo molte delle nostre azioni assumerebbero quanto meno un diverso peso e le nostre scelte potrebbero divenire più oculate. Il testo di Antonio Piccolo può così apparire una favola, per i personaggi, per la trama, ma porta il peso di una realtà tutta  dell’oggi  ; quel giocare con il sogno e con il sonno rimanda alla incapacità di sognare con cui ci troviamo a fare i conti, all’insipienza nel porgerci fuori dei limiti, di osare e contemporaneamente al nostro ormai abbandonarci e lasciarci andare a ciò che viene imposto dalla seconda realtà, quella virtuale, quella di internet, dove le nostre forze e capacità cognitive e creative sono attutite e volutamente soffocate. Morfeo, Notturno, Artemidoro, Alice non possono più produrre sogni perché l’immaginario degli uomini è inaridito – si legge nelle note di regia -  e l’unica ad avere desiderio di sognare – Alice – sta per morire. Riuscirà Alice a sopravvivere e a coltivare nel suo seno il gene dei sogni?  

Il Campania Teatro Festival ha dato così anche quest’anno spazio alle giovani scritture e a giovani attori, in questo caso già tutti formati ; Antonio Piccolo poi  merita la sua giusta attenzione ( ricordiamo Emone  il suo primo testo drammaturgico e All'apparir del vero. Dialogo di Giacomo Leopardi e della Morte, portato in scena nel 2017, due testi di successo  ). Il sogno di Morfeo, anche se andato in scena a tarda ora ( 22.30 ) nel Giardino Paesaggistico di Porta Miano, ha  avuto un folto e esperto pubblico ( erano presenti  critici ,  giornalisti, operatori di teatro ) che ha seguito fino alla fine le vicende di Alice, anche se in alcuni punti, si pensa, possa essere ancora rodato il testo con qualche piccolo taglio, per non abbassare il livello, il mordente e quel tocco di comicità accattivante. Un plauso a chi ha realizzato le scene, le musiche, il gioco delle luci e dei colori: forme degli oggetti, costumi hanno contribuito a rendere lo spettacolo non solo piacevole ma ad essere anche recepito con il giusto tono di leggerezza nonostante i significati testuali.

Bravi gli attori, fra cui lo stesso regista; Emilio Vacca che ha dimestichezza con i personaggi epici, Melissa Di Genova , del  Teatro in Fabula, fondato dallo stesso Antonio Piccolo, Mario Autore l’Eduardo di Sergio Rubini e Antonia Cerullo una splendida Alice che ha dato – dopo i primissimi minuti di emozione- una bella prova di sé e della sua capacità di immedesimazione nel ruolo. Uno spettacolo da ricordare, anche per l’entusiasmo che traspariva dai protagonisti, da coloro che hanno  realizzato  la messa in scena e da quel grido di auspicio da  tutti pronunciato in coro prima dello spettacolo ( un rito )  il cui eco  i fondali di scena non hanno trattenuto.

Con MARIO AUTORE, ANTONIA CERULLO, MELISSA DI GENOVA, ANTONIO PICCOLO, EMILIO VACCA
Scene LUCIANO DI ROSA, LUCA SERAFINO
Costumi FEDERICA DEL GAUDIO
Musiche MARIO AUTORE
Aiuto regia MARCO DI PRIMA
Voci registrate GIANLUCA BONAGURA, GIUSEPPE CERRONE, MARCO DI PRIMA, SARA MISSAGLIA
Luci LUCIO SABATINO
Sarta LAURA GIANSANTE
Foto di scena TIZIANA MASTROPASQUA
Grafica RICCARDO TEO
Produzione TEATRO IN FABULA
Con il sostegno di MIBAC e SIAE, nell’ambito del programma “PER CHI CREA”

Foto di Giusva  Cennamo

 








 

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