OTELLO da William Shakespeare, regia di Andrea Baracco, traduzione e drammaturgia di Letizia Russo

Al Teatro Mercadante di Napoli dal 6 all’11 dicembre 2022.

Servizio di Pino Cotarelli

Napoli – La versione tutta al femminile, piuttosto inusuale, dell’Otello di William Shakespeare, per la regia di Andrea Baracco, con traduzione e drammaturgia di Letizia Russo, desta qualche perplessità per la contestualizzazione che non esime da un’opportuna conoscenza propedeutica della versione classica, per  i ruoli, in particolare quelli maschili, che appaiono piuttosto appiattiti su personaggi dall’aspetto androgino, che non possono caratterizzarsi a sufficienza e per l’esposizione delle vicende, che non riesce a coinvolgere a sufficienza. Viene fuori piuttosto come un lavoro altro, anche originale e interessante, con riferimento all’Otello, che pone accenti su personaggi come Jago (interpretato da Federica Fracassi), un genio del male, da sempre presente in tutte le epoche, che prima di far male, con le sue losche trame e per il proprio tornaconto, a tutti quelli che gli capitano a tiro, fa male a se stesso. 

Tra l’altro un personaggio ponte con il pubblico, fin dall’inizio a sipario chiuso, che introduce ed evidenzia le particolarità di questa versione dell’Otello, che intende dare una diversa e nuova lettura, che faccia mettere da parte, pareri e influenze stratificatisi nel corso delle tante rappresentazioni date nel tempo, per suscitare una riflessione su quelle peculiarità dei personaggi, che appaiono ancora oggi attuali e che possiamo individuare in ognuno di noi: tradimento, superbia, ambizione, l’amore e le sue debolezze, fiducia mal riposta e influenze negative. Un personaggio che risulta a tratti anche comico per le sue eccessive esultanze legate agli inganni riusciti. Anche le due donne: Emilia (Francesca Farcomeni) e Desdemona (Cristiana Tramparulo), emergono come emblemi femminili, vittime sacrificali di una verità non creduta, ma mai venuta meno. Infine, l’Otello (Ilaria Genatiempo), il forte condottiero, dalla debolezza nell’amore ma anche incapace di individuare la fiducia mal riposta e le facili influenze che subisce, perché troppo sicuro di se stesso. Gli altri ruoli ricoperti in maniera egregia e rispondente alla lettura che ha voluto dare il regista. Scene minimali con porte scorrevoli e utilizzo di musiche ed effetti vari per le azioni violente. Una rappresentazione che soddisfa e piace se ci si predispone alla novità di un diverso Otello, con ruoli, anche quelli maschili, affidati ad attrici donne.

OTELLO da William Shakespeare, regia Andrea Baracco, traduzione e drammaturgia Letizia Russo
con (in o.a.) Valentina Acca, Verdiana Costanzo, Francesca Farcomeni, Federica Fracassi, Federica Fresco, Ilaria Genatiempo, Viola Marietti, Cristiana Tramparulo
scene Marta Crisolini Malatesta
costumi Graziella Pepe
luci Simone De Angelis
musiche Giacomo Vezzani
produzione Teatro Stabile dell’Umbria
con il contributo speciale della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli

produzione Teatro Stabile dell’Umbria
con il contributo speciale della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli

 

 

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