Scarpette Rotte scritto e diretto da Emma Dante
Al teatro Nuovo da sabato 10 a lunedì 12 dicembre 2022
Servizio di Rita Felerico
Il nuovo spettacolo di Emma Dante Scarpette
rotte inaugura “Il menù dei piccoli”, al Teatro Nuovo di Napoli,
nell’ambito della rassegna di teatro per bambini, famiglie e pubblico
scolastico, promossa dal Teatro Pubblico Campano in collaborazione con I
Teatrini. La geniale drammaturga siciliana dona al pubblico dei piccoli – e
non solo - una personale rilettura della fiaba di
Hans Christian Andersen, Scarpette rosse, come aveva già fatto con Cenerentola,
Hansel e Gretel perché le fiabe hanno dimestichezza con i miti, son il
nostro immaginario archetipo, rivelano le nostre paure e speranze: “Certo. Ci insegnano a superare le nostre paure. A me piace
rivisitare fiabe conosciute, per partire da una morale già assodata e costruire
verità nuove, inventare nuovi codici etici che abbiano tuttavia a che fare con
la nostra realtà attuale”, dichiara Emma Dante in
una intervista al Corriere della Sera.
Perché Scarpette Rosse? “Le due scarpette sono diverse: una è
rotta e l’altra è perfetta. Come fare per camminare insieme, per ballare e
saltare? Passa di là una fata che le sente interrogarsi e subito con la
bacchetta magica le rende identiche, usando come modello la scarpetta tutta
rotta. Finalmente insieme, le due scarpette sbiadite e bucate, camminano,
saltano, danzano per le strade del mondo, finché un giorno, improvvisamente,
ritornano rosse e brillanti. La felicità non ha a che fare con la superbia, né
con la vanità. La felicità ha a che fare con il cammino di due scarpe bucate su
una strada. Prima un passo e poi un altro, in un movimento armonioso e febbrile.”
La morale della vecchia fiaba si intreccia così con il nuovo modo di sentire il
senso dell’etica, alla luce dei cambiamenti sociali, dei problemi irrisolti e
di quelli superati.
La storia della protagonista è quella
di un’orfana, muta, Cecilia, Celeste, Celin della Gherardesca che solo per poco
riesce a godere della fortuna nella quale si imbatte, della magica vita che le
fate e il caso tramano per lei. La trasgressione, la disobbedienza,
l’irresponsabilità cancellano i privilegi di una vita che poteva essere libera
e vissuta nella chiarezza e nella pienezza delle proprie azioni, attraverso la condivisione,
la generosità, il camminare insieme nelle differenze. La musica è uno strumento
essenziale, direi epistemico del linguaggio di questo modo di fare
teatro, irrompe sulla scena, coinvolge e anima i passaggi essenziali della
storia, muove e movimenta gli attori/danzatori, come è nell’idea di teatro di
Emma Dante. “E’ il modo di Emma, che ragiona per immagini, che è istintiva”,
afferma Adriano Di Carlo, il maggiordomo / attore, colui che ha
scelto le musiche e la trama musicale dello spettacolo dal ritmo charleston
alle musiche di Satie versione jazz. “La dimensione magica della favola
insieme alla presenza della danza è cresciuta anche dopo l’esperienza covid,
bisognava partire dai passi che si erano persi, che non si era riusciti a
compiere”, continua a dialogare così Adriano, che a vent’anni, dopo lo
studio del pianoforte, lui introverso ha scelto di suonare la fisarmonica, che
è il suono dei polmoni, che è strumento sociale, afferma.
Insieme
alla fisarmonica la passione per la danza e il teatro di Emma lavora con il
corpo, la danza ti aiuta ad entrare dentro di te, ti fa superare i limiti,
ti conduce fuori di te, ti libera dalle intellettualizzazioni, ci si libera di
quell’ abito che è il corpo. E nel raccogliere le sue confidenze chiedo ad Adriano:
cosa ti è piaciuto di più in Scarpette rotte? “La lettura oltre la morale – risponde
– le scarpette sono il desiderio più profondo chiuso in ognuno di noi, le
passioni scure che ci portiamo dentro, le scarpette rosse sono il fuoco che
attrae, è un riconoscersi anche in questi sentimenti più animaleschi. E il
ritmo della musica, della danza, le immagini evocate attraggono i bimbi, in un
gioco che li rende co- creatori della messa in scena”. Ed è così, se i
piccoli più volte – in piena azione teatrale - si rivolgevano a Cecilia, al
maggiordomo, a Giosuè, alla Principessa per metterli in guardia, per chiedere
il perché delle cose. Poco importa se tutta la storia inizia nel cimitero dove
è sepolta la madre di Cecilia, si è criticato, ma la morte è un problema più
degli adulti che dei bimbi, in Emma Dante è un live motive, come a Napoli.
Scarpette Rotte
scritto e
diretto da Emma Dante
con Martina
Caracappa, Davide Celona, Adriano Di Carlo, Daniela Macaluso
costumi Emma Dante
scene Carmine Maringola
disegno luci Cristian Zucaro
produzione Fondazione TRG/ Emilia-Romagna Teatro ERT –
Teatro Nazionale in collaborazione con Compagnia Sud Costa Occidentale
Foto Carmine Maringola
©Riproduzione riservata