Scusa sono in riunione… ti posso richiamare? VANESSA INCONTRADA E GABRIELE PIGNOTTA, commedia scritta e diretta da Gabriele Pignotta
Al Teatro Politeama Pratese - Via G. Garibaldi 33/35, PRATO – il 03 alle ore 21 e il 04 alle ore 16.00 dicembre 2022.
Servizio di Cinzia Capristo
Dal Politeama di Prato
ricomincia la tournée, più volte interrotta, di Scusa sono in riunione… ti
posso richiamare? scritta e diretta da Gabriele Pignotta; ad affiancare sul
palcoscenico Pignotta e Incontrada, Fabio Avaro, Siddharta Prestinari, Nick
Nicolosi. Una commedia brillante ricca di equivoci divertenti, divisa in due atti,
un testo ben scritto e una regia ben congeniale a Pignotta. Il titolo richiama
i messaggi precompilati che hanno molti telefonini, questo a voler sottolineare
quanto la tecnologia ha preso il sopravvento sull’individuo. Il sipario si apre e i cinque
attori in perfetta sinergia, tutti protagonisti, impersonano cinque ragazzi che
festeggiano il traguardo di una laurea e tanti sogni da realizzare; brindano, augurandosi
di restare uniti qualsiasi sentiero la vita imbocchi. Ma è l’individualismo a prendere
il sopravvento sull’unione del gruppo; infatti, uno di loro, Lorenzo, riceve
una telefonata alla quale avrebbe potuto rispondere: scusi sono in
riunione…la posso richiamare? Ma non lo fa, sceglie di lasciare il gruppo
per recarsi ad un appuntamento di lavoro che cambierà il corso della sua esistenza.
Ad ogni cambio di scena gli
attori si muovono in uno spazio temporale dettato dagli anni che passano,
mentre i cinque protagonisti vivono il loro quotidiano interrotti dallo squillare
di telefonini dove rispondono sempre: sono in riunione. Le loro strade che si erano divise
prendendo sentieri diversi, a distanza di tanti anni, convergono in un cottage
di campagna, dove si incontravano da ragazzi, per commemorare uno del loro
gruppo, Lorenzo, l’amico creduto morto, famoso per aver inventato un format
televisivo “Proposta indecente”. La stampa parla della dipartita di Lorenzo, pertanto
nulla poteva far presagire a qualcosa di diverso. Ognuno di loro racconta ciò
che ha costruito durante i lunghi anni di lontananza, ma mentre parlano di se vengono
interrotti inevitabilmente dallo squillo del telefonino, il tormentone dell’attesa
tra una telefonata e un resoconto diventa “tienila” “tienila” ossia:
me la racconti dopo. Nessuno è disposto ad ascoltare l’altro, ci si ritrova a
parlare da soli.
La relazione umana e
sentimentale diventa la protagonista della
commedia e in scena i cinque attori impersonano uomini e donne dei nostri tempi,
dove da un lato se abbandonati, anelano sicurezza e qualcuno su cui contare nel
momento del bisogno; dall’altro, timorosi di rimanere impigliati in relazioni
stabili che comportano oneri e tensioni limitando la propria libertà, instaurano
relazioni mantenendo le dovute distanze sia geografiche che affettive; il
per sempre non esiste, i ruoli vengono meno generando confusione, le relazioni
che si instaurano, spesso tradiscono le aspettative, non sono pienamente soddisfacenti
e quando lo sono, il prezzo da pagare è altissimo.
Analisti e consulenti a
pagamento supportano l’uomo moderno che ha sempre più bisogno di una stampella
per potercela fare. In questo scenario di società “liquida”, come è stata
definita la nostra società moderna dal sociologo Zygmunt Bauman, dove tutto
scorre rapidamente, si muovono i nostri cinque attori. Il rivedersi porta i
quattro amici a confessioni convulsive, fatte di intimità, ad aprirsi fino in
fondo, a svelare segreti per tessere un legame interrotto. Ad un certo punto
però le cose cambiano, Lorenzo che si era finto morto, in accordo con una delle
protagoniste Nicole, come un abile regista cerca di manovrare i propri amici
allo scopo di ottenere un contratto di lavoro inscenando a loro insaputa, un
reality show dove loro sono i protagonisti. Scoperto, tenta di fargli firmare
un accordo dove l’elemento qualificante è la scelta e il suo potere seduttivo,
la scelta al contrario del destino è una strada a doppio senso: diventare
qualcuno o rimanere impigliati in una vita inutile? Le opzioni restano aperte
fino ad un finale tragico dove però il nastro si può riavvolgere e il destino
può cambiare con una semplice telefonata dove la risposta è: scusi sono in
riunione …può richiamare?
L’iniziale inquadratura, con
le luci dall’alto, di ogni attore, ha messo in evidenza come in questa commedia
non vi sono protagonisti assoluti, ma tutti e cinque gli attori, molto bravi, con
le loro perfomances, fanno il successo di questa commedia dove il protagonismo
è messo al bando e dove l’io cede il posto al “noi”. Tutto è stato curato dalle
luci di Sperduti, ai costumi di Azzini, alle scene di Soltanto e infine alla magistrale
regia di Pignotta che padroneggia tecniche molto diverse, con un testo leggero,
ma che ci fa riflettere sui rapporti umani dove l’introspezione è sostituita da
una frenetica, frivola interazione umana basata sulla tecnologia. Un pubblico divertito ed
entusiasta ha acclamato gli attori, finché una ironica Incontrada e un
tagliente Pignotta si sono trattenuti sul palco interagendo e scherzando col
pubblico.
Scusa sono in riunione… ti posso richiamare?
scritta e diretta da Gabriele
Pignotta
con Fabio Avaro, Siddharta Prestinari, Nick
Nicolosi
produzione a.Artisti Associati
scene Matteo Soltanto
costumi Valter Azzini
musiche Stefano Switala
luci Pietro Sperduti
Foto iniziale Renzo Daneluzzi.
Altre foto Silvia
Tondelli.
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