IL SEGRETO DEL TALENTO commedia per musica di Valeria Parrella e Paolo Coletta, regia Paolo Coletta.

Al Teatro San Ferdinando dal 26 gennaio 5 febbraio 2023

Servizio di Rita Felerico

Scrive Valeria Parrella nell’introduzione al testo - da lei definito libretto - de Il segreto del talento: "Arriva un momento, nella vita degli artisti, in cui il talento - che è quello che li ha resi artisti, quello che ha cambiato la loro vita, impresso loro una direzione, insomma: che li ha resi ciò che sono - si appanna. Non è vero. Il talento, se c'è, non si appanna mai. Ma gli artisti non lo vedono più".  La piacevole commedia per musica, genere che fa riferimento ad una forma settecentesca di teatro oggi non più presente nel teatro di prosa – Paolo Coletta, regista e coautore, in una intervista all’interno della trasmissione radiofonica dove sta Zazà ricorda che uno degli ultimi registi ad usare questo modus fu Aldo Trionfo - ha fatto breccia nel cuore del pubblico. La musica è protagonista della drammaturgia che si snoda come trama di parole cantate, non sulla scia del melodramma, né per imitare il melodramma, ma come ricerca del suono e della musicalità delle parole

Al dialetto e allo scontro dei dialetti fanno riferimento infatti le due protagoniste, attrici alla ricerca del talento perso e di una lingua comune, la napoletana Melina, Teresa Saponangelo, e la veneziana  La Dernier, Elisabetta Valgoi.

I dialetti sono la lingua dell’anima e il teatro goldoniano e quello partenopeo, custodi di una lunga tradizione nella loro diversità (l’uso del trisillabo, per esempio, oppure: è meglio dire torcia o lanterna ) cercano il vero incontro, la loro ricchezza di vita è e risiede nella diversità condivisa.

Discutono le due attrici mentre si intrufolano come ladre nella casa del Maestro alla ricerca del talento: dove può essere racchiuso? In un mobile, in un nascondiglio, sotto una campana di vetro? E mentre discutono c’è musica, sono avvolte dalla musica ( i musicisti Ondanueve String Quartet  le circondano alle spalle, chiusi in gabbie di vetro abitate da oggetti simbolici e strani ) con la quale interagiscono e dialogano.

Bellissima la diatriba fra le lingue, il battibecco fra Melina e La Dernier, il monologo della Saponangelo dedicato al pubblico, il suo recitar / cantando O’ sole mio, il vestire concitato della Dernier di abiti settecenteschi per ancorarsi alla tradizione.

Ma il talento cos'è? Dov’è ? La veneziana sembra crederci ancora, la napoletana non ne nega l’esistenza ma ne comprende l’impermanenza, le diverse motivazioni che ne dimostrano la logica esistenza.

Sembra, una volta scoperchiato il vitreo contenitore svanire in un soffio, per ritrovarlo poi riflesso in uno specchio, forse quello che appartiene a tutti? Forse quello dell’anima?

Luci, scenografia, accurati dettagli di scena accompagnano questa commedia in musica, questa pagina di teatro in musica che la coppia Parrella – Coletta ha voluto rintracciare nel cosiddetto caper movie del cinema anni ’50 per dare respiro al dramma delle due attrici prive di talento, quel talento che non riescono  a vedere più, per disistima, per stanchezza.

Il talento è una questione di respiro – afferma Coletta sempre nell’ intervista citata prima – ; non esistono teorici del teatro, come per esempio Peter Brook, o Grotowski, e oggi il respiro esprime più uno stato d’animo”. E Paolo Coletta lo ha inseguito andando ostinatamente a caccia di divertimento e di risate, senza vergognarsene, come si legge nelle note di regia.

 

IL SEGRETO DEL TALENTO
commedia per musica
di Valeria Parrella Paolo Coletta
regia Paolo Coletta
con Teresa Saponangelo, Elisabetta Valgoi
e con gli Ondanueve String Quartet: Andrea Esposito, Marco Pescosolido, Paolo Sasso, Luigi Tufano
scene Alessandro Chiti
costumi Carla Ricotti
disegno luci Angelo Grieco
movimenti coreografici Fabrizio Angelini
aiuto regista Serena Marziale
assistente costumista Alice Puddu
direttore di scena Rocco Nigro
fonico Diego Iacuz |
sarta Daniela Guida
organizzazione e distribuzione Massimo Tamalio
foto di scena Ivan Nocera
produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Società per Attori

foto Chiara Pasqualini, Riccardo Musacchio

Il testo, novità assoluta, è pubblicato nella collana “Le gocce” di Marsilio Editori

 

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