CAMPANIA TEATRO FESTIVAL 2023 - Sedicesima Edizione
Dal 9 giugno Al 9 luglio - 93 eventi e 116 repliche in 31 giorni di programmazione
Con
57 prime assolute e 5 nazionali, in 15 location, fra teatro e danza, musica e
letteratura, oltre ai progetti speciali "Non tradiremo le attese, avremo
grandi nomi internazionali, coniugando arte e funzione sociale", ha
dichiarato in conferenza stampa il Presidente
della Fondazione 'Campania dei Festival' Alessandro Barbano. Fra gli ospiti l'attore statunitense John
Malkovich, intervenuto in videoconferenza dagli Usa, desideroso di
conoscere Napoli e il Teatro San Carlo.
E il governatore Vincenzo De Luca dichiara:
“La Campania è la Regione che investe più di tutte le altre in cultura, con
un finanziamento di 42 milioni di euro l'anno, pur non essendo certo la più
ricca e con un reddito pro-capite che è la metà di quello della Lombardia. Sono scelte politiche, anche 'sanguinose',
per le quali pretendiamo rispetto, nulla di più ma anche nulla di meno".
Ruggero Cappuccio, direttore artistico del 'Campania
Teatro Festival', osserva “Tutti gli altri festival o sono tematici o sono
in grande difficoltà. Molti spettacoli che vengono 'battezzati' da noi entrano
poi nei circuiti teatrali italiani". E avverte: "Stiamo
assistendo a un processo di disumanizzazione mondiale, con una chiarissima
strategia che privilegia la costruzione del consumatore alla costruzione del
cittadino, sulla base della seduzione del mercato e della tossicodipendenza
psicologia: ma il denaro e la cultura non possono essere la stessa cosa. La via
di fuga è la ricerca dell'altrove, che viene garantito dall'arte, dal teatro,
dalla musica come dalla letteratura, dalla filosofia, dal diritto. La nostra
migrazione spirituale è la cultura, la nostra religione è il teatro".
Nell'ampio cartellone si evidenziano fra
gli ospiti internazionali oltre a John Malkovich protagonista con Ingeborga
Dapkunaite del mistery 'In the solitude of cotton field' di
Koltès in lingua inglese e sottotitoli in italiano, il regista polacco Kristian
Lupa per 'Capri the island of fugitives' ispirato a 'Kaputt' e a 'La pelle' di
Curzio Malaparte. Per la prosa nazionale, il 'Circus Don Chisciotte' di Ruggero
Cappuccio per la regia di Antonio Latella; 'I promessi sposi alla prova' di
Giovanni Testori con Giovanni Crippa; la 'Premiata Pasticceria Bellavista' di
Vincenzo Salemme; 'Il diario ritrovato' con Angela Pagano; 'Napoleone - La
morte di Dio' da Victor Hugo con Lino Guanciale; 'Un sogno a Istanbul' con
Maddalena Crippa e Mario Incudine; 'Il signor Puntila e il suo servo Matti' di
Bertolt Brecht con Massimo Venturiello; 'L'avaro immaginario' tra Moliere e i
De Filippo con Enzo Decaro; 'Aspettando Re Lear' con Alessandro Preziosi; 'La
Pace' di Aristofane protagonista Giuseppe Battiston diretto da Daniele Salvo,
prodotto dall'Inda per il ciclo classico del Teatro Greco di Siracusa.
Nell'ambito dei progetti speciali, è al
terzo anno l'iniziativa 'Il sogno reale: i Borbone di Napoli', da un'idea di
Ruggero Cappuccio con Maddalena Crippa, Lino Guanciale, Galatea Ranzi, Gea
Martire e Giancarlo Ratti, cinque attori per cinque racconti.
Per la musica, si segnala lo spettacolo
di Peppe Servillo 'Nevica sulla mia mano' sull'amicizia fra il cantautore Lucio
Dalla e il poeta Roberto Roversi; 'Lunaria' da Vincenzo Consolo in
collaborazione con le 'Orestiadi' di Gibellina e il gioco di specchi 'Gli
occhiali di Sostakovich' con Moni Ovadia.
Danza, letteratura, mostre e sport
completano il ventaglio degli eventi.
Come da già consolidata tradizione, tocca
non solo Napoli il 'Campania Festival'. Oltre ai teatri partenopei Politeama,
Mercadante, Trianon, Nuovo, Sala Assoli, Tan e la Villa Floridiana - che
'sostituisce' la reggia di Capodimonte interessata a lavori di ristrutturazione
- figurano in cartellone fra le varie location anche il Teatro Romano di
Benevento, il Duomo di Salerno, la Villa Campolieto a Ercolano, il
Tabacchificio di Paestum, il Colosseo di Baiano, il cortile del Museo di Sarno.
La Rai sarà media partner.
DI SEGUITO IL PROGHRAMMA COMPLETO
CAMPANIA TEATRO FESTIVAL 2023 SEDICESIMA EDIZIONE-DAL 9 GIUGNO AL 9 LUGLIO
93 EVENTI e 116 REPLICHE IN 31 GIORNI DI PROGRAMMAZIONE
9
SEZIONI, 57 PRIME ASSOLUTE, 5 NAZIONALI
Ritrova la centralità degli spazi teatrali tradizionali e cambia location
all’aperto la sedicesima edizione del Campania Teatro Festival, la
settima diretta da Ruggero Cappuccio, in programma dal 9 giugno al 9
luglio.
Realizzata
con il sostegno concreto della Regione Campania e organizzata dalla Fondazione
Campania dei Festival, presieduta da Alessandro Barbano, la più
imponente rassegna teatrale italiana, che si avvale anche di un contributo
annuo del Ministero della cultura per il suo schema multidisciplinare,
si è imposta all’attenzione del panorama nazionale e internazionale ed è parte
rilevante della rete Italia Festival e dell’EFA (European Festival
Association).
Anche
in questa edizione saranno 9 le Sezioni (Internazionale, Prosa nazionale,
Danza, Osservatorio, SportOpera, Musica, Letteratura, Progetti Speciali,
Mostre) per un totale di 93 eventi e 116 repliche, con 57 prime assolute
e 5 nazionali in 31 giorni di programmazione, con larga prevalenza delle
drammaturgie contemporanee.
Oltre
che nei teatri napoletani (Politeama, Mercadante, Trianon, Nuovo, Sala
Assoli e TAN) e al Colosseo di Baiano (Av), molti degli eventi del
Campania Teatro Festival 2023 avranno per la prima volta come suggestivo
scenario la Villa Floridiana di Napoli, dove saranno allestiti due
palchi in maniera permanente.
Gli
altri appuntamenti, come da recente tradizione, sono in programma in alcuni
spazi di grande fascino e storia della regione, come il Teatro Romano di
Benevento, il Duomo di Salerno, Villa Campolieto di Ercolano (Na), la località
di Foresta a Tora e Piccilli (Ce), il Tabacchificio di Paestum (Sa), il Palazzo
Coppola di Valle/Sessa Cilento (Sa), il Cortile del Museo di Sarno (Sa).
INTERNAZIONALI
Anche
quest’anno sono molti i grandi nomi del panorama teatrale ospiti del Festival.
A partire da quelli che andranno ad impreziosire la Sezione Internazionale.
Come John Malkovich, protagonista con Ingeborga Dapkunaite l’8
e il 9 luglio dell’illuminante mistero di “In the solitude of cotton
fields” di Koltès, per la regia di Timofey Kuliabyn, prima
nazionale al Politeama di Napoli, in lingua inglese con sovratitoli in
italiano. Kristian Lupa, geniale regista polacco, nello stesso spazio di
via Monte di Dio mette in scena l’1 e il 2 luglio, date di debutto nel
nostro Paese, “Capri- the island of fugitives”, uno spettacolo
drammaticamente attuale, ispirato a “Kaputt” e “La pelle” di Curzio Malaparte e
destinato ad un pubblico adulto. Sempre al teatro Politeama, il 18 e
il 19 giugno si potrà invece assistere in prima nazionale a “Kingdom”,
scritto e diretto dall’artista belga Anne Cecile Vandalem, con Das Fraulein
(Kompanie). Una favola epica, dove lo scontro viene confinato, sotto lo
sguardo di un filmaker, nella lite tra due famiglie che si sono allontanate dal
mondo moderno. Su un conflitto ancora più drammatico e sugli effetti che ha
sull’esistenza di quattro personaggi - due uomini e due donne – arrestati in
tempo di guerra, ci offre spunti di empatica riflessione “Existenz”
della drammaturga siriana Wihad Suleiman, un testo, privo di
sentimentalismo ma non di un sorprendente ed esorcizzante umorismo, che, il
7 luglio e in doppia replica l’8 nella Sala Assoli di Napoli, è
affidato alla messa in scena, in prima assoluta, della regista berlinese Lydia
Ziemke. Lo spettacolo, in arabo e tedesco con sovratitoli in italiano, è
co-prodotto dalla Fondazione Campania dei Festival.
Il
4 luglio invece, nella vomerese Villa Floridiana, il programma
della Sezione Internazionale prevede “Whirling Ladder/Upright” della
coreografa Chun Zang, uno spettacolo di danza che prende spunto da un
antico mito cinese. Dove il fango del Fiume Giallo diventa respiro e vita,
nella celebrazione animalesca e divina dell’umano. Un viaggio poetico del
corpo, che cresce dalla terra e danza con la forza primordiale.
Arriva
infine dalla Germania, in prima nazionale, “Animate” dell’artista Chris
Salter che ci trasporta, con uno spettacolo di grande impatto emotivo, in
un mondo futuro, sconvolto dalle trasformazioni climatiche. Una performance
dove le installazioni e le più recenti tecnologie della realtà virtuale ci
consentono di ascoltare il respiro della Terra e di catturarne l’anima.
Un’emozione unica, da vivere in esclusiva nello spazio suggestivo del Tabacchificio
di Paestum (Sa) dal 6 al 9 luglio, per un totale di 12 repliche.
Anche in questo caso la Fondazione partecipa alla produzione dell’evento. Tra i
protagonisti, gli attori italiani Rossella Pugliese e Davide Paciolla.
PROSA
NAZIONALE
Non
meno importante per contenuti e prime assolute, in quella che ormai rappresenta
l’anticipazione di una parte rilevante della stagione teatrale italiana, è la
sezione della Prosa Nazionale. A partire dall’atteso “Circus Don
Chisciotte” di Ruggero Cappuccio, per la regia di Antonio Latella,
con Marco Cacciola e Michelangelo Dalisi, che debutterà il 13
e 14 giugno al teatro Mercadante di Napoli. Nello stesso spazio, il 20
e il 21 giugno è in programma “Il rito” di Ingmar Bergman, adattato
per la scena e diretto da Alfonso Postiglione, mentre il 26 e il 27
giugno Andrée Ruth Shammah farà rivivere al CTF 2023 “I Promessi sposi
alla prova”, caposaldo della letteratura italiana di Giovanni Testori, interpreti
Giovanni Crippa, Federica Fracassi e Carlina Torta. Tutti e tre gli
spettacoli sono coprodotti dalla Fondazione Campania dei Festival.
Sempre
al Mercadante, nell’ambito della stessa sezione, sono previsti altri due
eventi: il 2 luglio la prima assoluta di “Premiata Pasticceria
Bellavista” di Vincenzo Salemme nella versione della Compagnia
Nest, con Francesco Di Leva, Adriano Pantaleo e Giuseppe Gaudino,
per la regia di Giuseppe Miale Di Mauro, mentre il 4 luglio una
signora della scena come Angela Pagano, diretta da Antonio Marfella,
condividerà con il pubblico “Il diario ritrovato”, nell’adattamento
dello stesso Marfella.
Un
diario di ben altra natura, che assume la dimensione del saggio storico, ha
ispirato invece “Napoleone-La morte di Dio”, una drammaturgia di Davide
Sacco, affidata al talento di Lino Guanciale, che debutta il 14
giugno al teatro Politeama di Napoli. Sacco, che è anche regista
dello spettacolo, parte da “I funerali di Napoleone” di Victor Hugo per
costruire un percorso polifonico sulla morte degli eroi, delle divinità e dei
padri.
La
Prosa Nazionale ha in programma due prime assolute anche al teatro Nuovo di
Napoli: il 29 giugno “Vico Sirene” di Fortunato Calvino,
con Luigi Esposito e Rosario Morra (Gigi&Ross), un testo che indaga
con sguardo poetico sul mondo dei femminielli napoletani e i loro riti, e “Un
sogno a Istanbul” di Alberto Bassetti, liberamente tratto dal libro
“La Cotogna di Istanbul” di Paolo Rumiz. Lo spettacolo, con Maddalena
Crippa, Maximilian Nisi, Mario Incudine e Adriano Giraldi, per la regia di Alessio
Pizzech, andrà in scena l’8 e il 9 luglio.
Dietro
l’angolo, l’11 giugno alla Sala Assoli, ci attende invece la
diversità anarchica e dirompente del “Pinocchio/che cos’è una persona?
Studio n°1”, un percorso di ricerca e creazione ideato e diretto da Davide
Iodice, cura del processo laboratoriale Scuola Elementare del Teatro Aps,
nell’ambito di un progetto d’arte e inclusione sociale rivolto a ragazzi con
disabilità fisica e intellettiva e a persone con varie fragilità.
Sei
sono gli spettacoli di questa Sezione previsti nella vomerese Villa
Floridiana. L’11 giugno, sospeso tra sentimenti e botanica, debutta “Tutte
le notti di un giorno” del drammaturgo e poeta spagnolo Alberto
Conejero. Una storia sull’impossibilità di amare, con Claudio Di Palma
e Marina Sorrenti diretti da Manuel Di Martino. Massimo
Venturiello e Giacomo Rizzo saranno invece i protagonisti il 17 giugno
de “Il signor Puntila e il suo servo Matti”, allegoria brechtiana del
capitalismo capace di stimolare riflessioni ancora oggi necessarie. La regia è
dello stesso Venturiello. Otto giorni dopo, il 25 giugno, al Teatrino
della Verzura, Euridice Axen dirige sé stessa in “Mary Shelley.
La mia vita in pezzi”, un interessante testo di Pier Luigi Razzano
sull’ultima e sconvolgente notte a Napoli, nel febbraio del 1819, dell’autrice
di “Frankenstein”. Coniuga invece il teatro di Molière e quello di Peppino e
Luigi De Filippo “L’avaro immaginario”, lo spettacolo che Enzo Decaro,
in scena con Nunzia Schiano e altri sei attori, ha adattato, mixando nel
titolo i due capolavori del grande commediografo francese. Un atto d’amore
verso i commedianti d’arte, dove il confine tra la rappresentazione e la vita è
molto sottile, che andrà in scena il 30 giugno. Non si risparmieranno, e
lasceranno certo poco spazio all’immaginario, Federico e Jacopo Rampini,
protagonisti di “Lezioni di geopolitica”, l’illuminante reading in
programma il 6 luglio, mentre tre giorni dopo, nell’ultima giornata del
Festival, Alessandro Preziosi è Re Lear e Re Gista in “Aspettando Re
Lear” di Tommaso Mattei, un testo che coniuga il “Nulla” del “Godot”
di Beckett con quello del capolavoro scespiriano.
Uno
spettacolo di Prosa Nazionale è atteso anche al Teatro Romano di Benevento,
dove il 7 luglio si potrà assistere a un classico di Aristofane. Daniele
Salvo libera “La Pace”, prodotto da Fondazione Inda e
tradotto da Nicola Cadoni. Protagonisti Giuseppe Battiston e
Massimo Verdastro.
PROGETTI
SPECIALI
Tante
anche in questa edizione le proposte da non perdere della Sezione dedicata ai Progetti
Speciali, dove torna dal 12 giugno al 5 luglio, per il terzo anno
consecutivo e con testi sempre inediti, “Il Sogno Reale. I Borbone di
Napoli”, da un’idea di Ruggero Cappuccio e a cura di Marco
Perillo. Cinque attori (in questa edizione Maddalena Crippa, Lino
Guanciale, Gea Martire, Galatea Ranzi e Giancarlo Ratti) daranno anima e
voce a cinque racconti brevi ispirati all’epoca borbonica scritti da
altrettanti narratori (Linda Dalisi, Antonio Marfella, Marco Perillo, Fabio
Pisano, Nadia Terranova). I monologhi sono in programma al Teatrino
della Verzura di Villa Floridiana, ma quello interpretato da Gea Martire
debutterà il 15 giugno nel Cortile del Museo di Sarno (Sa) e
sarà poi replicato il 28 giugno nel suggestivo spazio vomerese e l’8
luglio nella località di Foresta a Tora e Piccilli (Ce), dove aprirà
il Festival Forestàte. Il progetto prevede, come da virtuosa tradizione,
la pubblicazione di un’agile guida dei siti borbonici della Campania, redatta
da Marco Perillo, che sarà distribuita gratuitamente agli spettatori.
“OPEN
HOUSE- un’esposizione di HUMANA”, è
l’installazione performativa che incrocia le suggestioni di “A porte chiuse”
di Sartre con l’ideazione di un Panopticon digitale. Un
avveniristico Progetto Speciale del Collettivo BEstand, ospitato alla Sala
Assoli di Napoli il 1° luglio. Un viaggio in un futuro che è già
presente, dove le nostre identità sono messe al servizio di tutti e diventano
materiale espositivo a fini pedagogici ed estetici. La drammaturgia di Dario
Postiglione, per la regia di Giuseppe Maria Martino, è affidata a Simona
Fredella, Rebecca Furfaro e due attori da definire.
Fa
parte della stessa Sezione anche “DISADIRARE. Un’altra Iliade”, uno
spettacolo, atteso il 16 giugno al Teatro Trianon Viviani, che la
regista Adriana Follieri ha scritto in collaborazione con Fabrizio
Nardi. La compagnia, dove convivono in un presidio culturale permanente le
esperienze dei giovani attori dell’Istituto Penale per Minorenni di Airola
(Bn) e quelle delle studentesse dell’I.I.S. A. M. De’ Liguori di
Sant’Agata dei Goti (Bn), fa vivere sulla scena i personaggi mutuati
dall’Iliade, pronti a combattere non più “contro”, ma “per”, eroi di una
simbolica pace finalmente conquistata. Le musiche originali sono di Lucariello.
“Melagrana”, ideato e diretto da Gina Ferri,
è la proposta del 17 giugno al Trianon Viviani. Un viaggio
esplorativo nei segreti del mondo femminile, attraverso i ricordi, i racconti e
i desideri di una vita vissuta o immaginata. Un percorso/laboratorio che nasce
dall’incontro con la Cooperativa La Tenda di Salerno e le
donne con problemi di dipendenza accolte dalla struttura.
Nasce
invece da un laboratorio, tenuto dalle attrici Franca Abategiovanni e Marina
Sorrenti, il Progetto Speciale cinematografico di Renato Salvetti ambientato
nel Cilento. “La fuga”, film che prende spunto da un fatto realmente
accaduto in una scuola di Napoli, spazia dai temi della legalità a quello dello
spopolamento dei piccoli centri e si avvale di Davide Aronica come
direttore della fotografia. La pellicola sarà proiettata il 16 e il 17
giugno nello spazio antistante lo storico Palazzo Coppola di Valle/Sessa
Cilento (Sa).
MUSICA
Promettono
emozioni sotto le stelle anche gli eventi della Sezione Musica. Il 9
giugno in Villa Floridiana si potrà assistere a “Nevica sulla mia
mano”, spettacolo di parole, musiche e immagini con Peppe Servillo,
che apre il Campania Teatro Festival 2023. Una grande storia di
amicizia, quella tra Lucio Dalla e il poeta Roberto Roversi,
viene raccontata attraverso le loro lettere e canzoni. Progetto di Mario
Tronco, fumetti e animazione di Igort.
Nello
stesso spazio vomerese il 24 giugno andrà in scena “Lunaria”
dello scrittore e saggista siciliano Vincenzo Consolo. Una favola
allegorica in musica, che riprende un tema leopardiano, con Ernesto
Tomasini, Silvia Ajelli e Fabrizio Romano. Le immagini sono di Enzo
Venezia, la regia di Alfio Scuderi. Produzione Scena Aperta,
in collaborazione con Orestiadi di Gibellina.
Sempre
il 24 giugno, nel piazzale del Duomo di Salerno, Cristina
Donadio e Ginestra Paladino sono le interpreti di “Jastemma”,
una bestemmia d’amore che si fa canzone, parola e segno. Le canzoni sono quelle
degli ’A67, le parole di Viola Ardone, Luigi Romolo Carrino
e Loredana Lipperini. Lo spettacolo, scritto a quattro mani dalla
Donadio e da Daniele Sanzone, è tratto dall’omonimo album della rock
band di Scampia.
Il
rapporto tra arte e potere, tema di grande attualità, fa da sfondo infine a “Gli
occhiali di Sostakovic” di Valerio Cappelli, in scena il 2 luglio
in Villa Floridiana. Un gioco di specchi, con Moni Ovadia e la
polistrumentista Giovanna Famulari, dove la voce e le note del genio musicale
diventano il filtro di un’epoca tragica, il diario di un’esistenza e delle sue
inevitabili contraddizioni. “Onori e terrori di un antieroe”, per la regia
dello stesso Cappelli.
DANZA
Villa
Floridiana ospiterà
anche 2 dei 4 spettacoli della Sezione Danza. Il 15 giugno “Timelessness
Dances_primo passo”, concept e coreografia di Adriana Borriello su
musica di Thierry De Mey, sistema di amplificazione del movimento di Edoardo
Maria Bellucci, luce di Gianni Staropoli. Per questo studio, in
scena con la Borriello, ci saranno altri 4 danzatori (Erica Bravini, Michele
Ermini, Michael Incarbone, Ilenia Romano). Il 26 e il 27 giugno
nella location vomerese approderà invece il teatro-danza di “Vanity Dark
Queen-Niobe regina di Tebe”, autore e regista Stefano Napoli. Con Paolo
Bielli, Francesca Borromeo, Alessandro Bravo, Paolo Di
Caprio, Simona Palmiero e Luigi Paolo Patano.
Gli
altri due eventi della Sezione sono in programma il 19 giugno nel Cortile
del Museo Madre e il 27 al teatro Nuovo di Napoli. Al Madre “La
nuova Abitudine”, danza della Compagnia Mòra (Sissj Bassani, Silvia
Ciancimino, Guillermo de Cabanyes, René Ramos, Francesca Siracusa, Pier Paolo
Zimmermann) e coreografia di Claudia Castellucci sui canti Znamenny
della tradizione russa eseguiti dal vivo dal Coro virile In Sacris di Sofia,
mentre nello spazio di via Montecalvario la danzatrice Ludovica Zoina
sarà la protagonista, insieme ad un cast in via di definizione, di “Fragili
film-Solo agli specchi”, coreografia e regia di Marianna Troise. Un
progetto a cura di Marinella Guatterini.
SPORTOPERA
Al
Nuovo andranno in scena anche, dal 20 al 25 giugno, tutti gli
spettacoli di SportOpera, l’originale rassegna nella rassegna, a
cura di Claudio Di Palma e Vesuvioteatro, che in questa edizione,
partendo dall’esistenza certificata da Platone di una complementarietà tra
filosofia e atletismo, trova nel dialogo la cifra espressiva delle sue tracce
drammaturgiche. Si parte il 20 giugno con “Atleti (al campo di
allenamento)” dai testi di Franco Arminio, esito di un laboratorio
tenuto da Paola Carbone. Il giorno successivo si potrà assistere a “Tennis
batte Cartesio”, dall’omonimo libro di Laura Salomon, una narrazione
filosofico-sportiva con Galatea Ranzi che arriva a sconfessare il
dualismo cartesiano. La bicicletta diventa invece “ornamento del paesaggio
dell’infanzia” in “L’angelo e l’automa”, da un breve saggio di Curzio
Malaparte, dove si mettono a confronto la spiritualità atletica di Bartali
e l’efficienza meccanica di Coppi. La radiocronaca notturna, in programma il 22
giugno, è di Francesco Montanari, per la regia di Davide Sacco.
Una disputa tra un nuotatore e un cronometrista a bordo-vasca di una piscina è
invece lo stile libero di “Eraclito e l’orologiaio” (23 giugno),
trasposizione di un famoso testo del filosofo Aldo Masullo. In scena con
Claudio Di Palma, che cura anche la regia, c’è Francesco Roccasecca.
La prima video intervista esclusiva a “Don Decaedro”, di e con Antonio
Marfella, sarà invece la proposta del 24 giugno. Per indagare, con
la partecipazione di Nello Mascia, su un segmento creativo del cervello
che può trasformare il calcio dato a un nocciolo smangiucchiato di pesca e due
ruote di una macchina in una straordinaria opportunità per le traiettorie del
pensiero. La Sezione si chiuderà il 25 giugno con un concerto dei Musica
da ripostiglio dal titolo “Volevo essere un tuffatore”, dal
capoverso di una canzone degli anni Ottanta. I suoni spericolati di Luca
Pirozzi, Luca Giacomelli, Raffaele Toninelli ed Emanuele Pellegrini ci
restituiscono, attraverso un medley ispirato alle canzoni di sport, il fascino,
la complessità e il brivido vitale che ci consente di “rinascere, ogni volta,
dall’acqua all’aria”.
LETTERATURA
Vesuvioteatro
organizza anche la Sezione Letteratura, a cura di Silvio Perrella,
con il coordinamento di Brigida Corrado, che concentra i suoi eventi dal
5 al 9 luglio nel Teatrino della Verzura di Villa Floridiana. “Due”
è il titolo che fa da filo conduttore in questa edizione del Festival, a testimoniare
il valore fondamentale della relazione, senza la quale “si è nulla, meno di
uno, meno di zero”. Si inizia con Luigi e Martino Lo Cascio, diversi nei
tratti e nei gesti, che si incontrano come “Fratelli in versi” sulle
strade della poesia. Si prosegue, il giorno successivo, con “A casa con il
poeta”, lo scambio generazionale, dialogando nell’infinito delle voci con
una cerimonialità quasi giapponese, tra lo scrittore e critico letterario Paolo
Lagazzi e il poeta Attilio Bertolucci, scomparso nel 2000. Il 7
luglio Rosita Copioli “Dalla siepe” fa uso di un’immaginazione
scavalcante, che scende verso i primordi del mondo e spinge a scrutare
possibili futuri, e ci guida lungo un percorso, presente anche nei suoi versi
più recenti, che conduce a Giacomo Leopardi. “Tu con me”, l’8
luglio, racconta invece l’incontro tra Elisa Ruotolo e la
meravigliosa poesia di Antonia Pozzi, che si tolse la vita a soli 26
anni. Le parole dell’una vanno in comunione con quelle dell’altra, si sono
fatte compagnia, hanno preso altre forme. Alla scoperta di chi ha detto prima
di lei quel che più le stava a cuore e non sapeva di dover dire. L’ultimo
appuntamento della Sezione è quello “Con Sepulveda”, protagonista Carmen
Yanez, la poetessa cilena che fu due volte moglie del famoso scrittore,
vittima del Covid nell’aprile del 2020. Più conosciuto come narratore, Luis
Sepulveda raccolse negli anni un bel gruzzolo di poesie. La Yanez non si è
sottratta invece a una prosa che conduce ai ricordi e alla condivisione dei
sentimenti. Ne è nato un dialogo che fa dell’assenza di uno dei due la spinta a
dire sempre di più e sempre meglio.
OSSERVATORIO
SCUOLE
E
sempre di più e sempre meglio è quello che accade nella Sezione Osservatorio,
che in questa edizione del Campania Festival apre anche al mondo della scuola e
affida al teatro un ruolo di formazione delle giovani generazioni, grazie alla
collaborazione con Ufficio Scolastico Regionale per la Campania. Gli studenti
di 9 istituti Secondari di secondo grado della regione porteranno in
scena dal 9 all’11 giugno al teatro Trianon di Napoli,
nell’ambito della nuova sezione Osservatorio Scuole, altrettanti brevi
spettacoli, frutto dei laboratori tenuti dai registi Manuel Di Martino,
Adriana Follieri, Raffaele Parisi, Carlo Roselli, Renato Salvetti e Stefano
Scognamiglio. Punto di approdo de “Lo spettacolo dal vivo a scuola!”,
promosso dalla Fondazione Campania dei Festival in collaborazione con l’Ufficio
Scolastico Regionale per la Campania e la Regione Campania, nell’ambito del
progetto ORIENTAlife-la scuola orienta per la vita. Sempre al Trianon,
il 14 giugno, gli studenti e i docenti dell’Università “Federico II”,
per la regia di Nadia Baldi, daranno vita teatrale a “Fuoco su
Napoli”, il romanzo di Ruggero Cappuccio che nel 2011 vinse il Premio
Napoli e il Premio Vittorini. Nella stessa Sezione, sono previsti inoltre
alcuni concerti degli allievi di 16 licei musicali della Campania, che
si terranno il 9 e il 12 giugno, in orario mattutino e serale, nella Villa
Floridiana. Gli incassi di tutti gli spettacoli di Osservatorio Scuole
saranno devoluti in beneficenza.
A proposito di scuole, si ha il piacere di
annunciare in questa occasione che il 10 maggio prossimo sarà pubblicato
il bando per poter accedere alla scuola gratuita di musica intitolata
a Enrico Caruso. Un progetto, finanziato dalla Regione Campania, che
trova attuazione concreta attraverso la Fondazione Campania dei Festival.
OSSERVATORIO
Sono
17 gli eventi dell’Osservatorio tradizionale del Festival, 9 dei quali
provenienti dall’esperienza compiuta della rassegna “Quartieri di Vita. Life
infected with social theatre!”, dedicata alla formazione e al teatro
sociale. Quindici di questi spettacoli, sguardo sulla scena del futuro che
ogni anno riserva gradite sorprese, saranno ospitati, dal 13 giugno al 2
luglio, al Trianon. Si parte con “Afànisi”, testo e regia di Alessandro
Paschitto, in scena con Raimonda Maraviglia e Francesco
Roccasecca. Il 26 giugno, invece, Francesca Morgante sarà la
protagonista di “Lido per mari unici”, un coro tragicomico messo in
battuta da un solo corpo, scritto e diretto dalla stessa Morgante. “Il
nostro martello è in mano a mia figlia” di Brian Watkins, in
programma il giorno successivo, è un dramma familiare che si tinge di thriller,
affidato all’interpretazione di Federica Carruba Toscano e Arianna
Cremona, per la regia di Martina Glenda. Dalle opere di Tommaso
Landolfi trae ispirazione e frammenti narrativi da ricomporre come in un
puzzle “L’oscuro rovescio delle cose”, la proposta del 28 giugno,
con Alessandra Cocco diretta da Alessandro Miele e il
suono di Shari DeLorian. Il terremoto dell’Irpinia del 23 novembre 1980
fa invece da cornice paradigmatica a “Il coraggio della prima nota”, lo
spettacolo di e con Rocco Tedeschi, in scena il 29 giugno, con la
regia di Luca Staiano e Lorena Sarra De Gregorio. La morte e la
vita sono anche il tema, il giorno successivo, di “La tragedia di Riccardo
III- o della morte e altri inganni”, che il regista Gianluca Bonagura ed
Elvira Buonocore hanno adattato dal famoso dramma scespiriano,
precipitando in una saggezza tutta orientale “il circuito degli opposti”.
Protagonista Edoardo Sorgente. “Piacere mio”, di e con Piera
Russo, è l’evento del 1° luglio. Un viaggio alla scoperta di cosa
significhi essere donna, in conflittuale bilico tra la ricerca del piacere e il
bisogno di compiacere. Con un altro tipo di ricerca, quella del suo passato, fa
i conti Tonino, di ritorno a Miano dopo una lunga permanenza da emigrato nel
Nord Italia. È questo il filo narrativo di “Uccellini di Scampia” di Roberto
Del Gaudio, con Sara Penelope Robin e Ciro Pellegrino, anche
regista dello spettacolo in programma il 2 luglio.
Al
Trianon ci sarà anche l’opportunità, dal 18 al 25 giugno, di
assistere a 6 pièce nate dai laboratori teatrali che alcuni artisti
stranieri hanno tenuto per soggetti a rischio nei luoghi del disagio sociale.
Un progetto, quello di “Quartieri di vita”, ideato dal direttore
artistico Ruggero Cappuccio e realizzato con il sostegno della Regione
Campania, del Ministero della Cultura e di EUNIC Global, in
partenariato con i Cluster Eunic-European Union National Institutes for
Culture di Roma e Napoli. Roman Wegmann, Alexandru Gorghe, Andrea
Jimenez Garcia, Christian Costa, Swaantje Gieskes e Raphael Trano,
lavorando in piena armonia con le omologhe realtà del territorio, rappresentate
da Enzo Mirone, Antonio Intorcia, Pina Di Gennaro, Antonio Nardelli, Valeria
Apicella Nicola Laieta e Irene Vecchia, portano ora a conclusione la
loro “mission” con una struttura drammaturgica compiuta che vedrà impegnati sul
palcoscenico dello spazio di piazza Calenda a Napoli giovani diversamente
abili, adolescenti, donne vittime di violenza, migranti e persone con problemi
di dipendenza.
Gli
altri due spettacoli provenienti dall’ultima edizione di “Quartieri di Vita”
andranno invece in scena il 19 giugno al teatro Colosseo di Baiano
(Av) e l’8 luglio al TAN- Teatro Area Nord di Napoli. Frutto
dei laboratori di Lubomir Martin Bukovy e di Rimantas Ribaciauskas e Mantas
Janciauskas, in collaborazione rispettivamente con Francesco Scotto
e Lello Serao.
MOSTRA
Anche
quest’anno il Maestro Mimmo Paladino donerà al Festival la sua arte e
l’immagine grafica della rassegna. Una mostra, dedicata al suo cinema,
attraverso le fotografie di scena realizzate da Pasquale Palmieri, sarà
allestita, a cura di Maria Savarese, nella Villa Campolieto di
Ercolano dal 22 giugno al 20 settembre. Coproduzione delle
Fondazioni Campania dei Festival e Film Commission Regione Campania.
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I
biglietti per assistere
agli spettacoli del Campania Teatro Festival 2023 si potranno acquistare a
partire dalle ore 10 del 20 maggio. Un botteghino sarà allestito ogni
sera nei luoghi che ospiteranno gli eventi. Confermata la politica dei prezzi
popolari, con ticket da 8 a 5 euro e ingresso gratuito per le
fasce sociali più deboli.
Nel segno della continuità è
anche il rapporto sinergico tra la Fondazione Campania dei Festival, gli
Istituti di Cultura (Istituto Lituano di Cultura di Roma, Istituto Polacco
di Roma, Istituto Culturale Romeno, Istituto Slovacco a Roma, Forum Austriaco
di Cultura di Roma, Institut Francais di Napoli, Goethe Institut di Napoli,
Instituto Cervantes di Napoli) e le Università (Università degli Studi
di Napoli l’Orientale, Università Federico II, Suor Orsola Benincasa,
Università Luigi Vanvitelli, Università di Salerno e l’Accademia Belle Arti di
Napoli). Così come non cambieranno i media partner dello scorso anno: Rai
Cultura, Rai 5 e Rai Radio3.
Non viene smarrita, infine, neppure l’anima
green della rassegna, con l’utilizzo di materiali riciclabili per i
supporti promozionali, la graduale eliminazione della plastica e della carta,
la riduzione dei consumi e di emissioni di CO2.