Presentata la Stagione Teatrale 2024/2025 del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale (Mercadante, San Ferdinando, Ridotto)

Al Teatro di Napoli il 15 giugno 2024

Servizio di Pino Cotarelli

Presentata la stagione 2024/2025 del Teatro di Napoli all’insegna della qualità nella coniugazione classica e contemporanea. Una implicita missione la ricerca dell’eccellenza per un teatro che usufruisce dell’apporto pubblico dei suoi fondatori quali la Regione Campania, il Comune di Napoli e la Città Metropolitana di Napoli. L’offerta, che vuole essere sempre più esigente, anche a costo di qualche consenso, si rivela sempre vincente; infatti, nei dati di affluenza della scorsa stagione si è riscontrato un incremento complessivo degli spettatori del 15%, con sale piene all’80%. Premessa fatta dal presidente del Teatro di Napoli, Luciano Cannito, che ha affermato che il Teatro di Napoli costituisce ormai un punto di riferimento nel panorama culturale internazionale col suo operato di livello, che rafforza identità e visibilità globale. Una linea di condivisione con il sindaco Gaetano Manfredi presente, che ha ribadito la vicinanza della sua amministrazione e quella della Regione, con il presidente De Luca, al Teatro di Napoli, con i pronti interventi finanziari, anche se nei limiti delle possibilità economiche. Il sindaco ha anche ringraziato l’intera squadra che è stata capace di determinare il successo della scorsa stagione. 

Ha ringraziato per la disponibilità del Direttore del Teatro Roberto Andò, a dedicare ulteriori cinque anni, data la recente riconferma nell’incarico. Ha preso la parola poi il direttore Roberto Andò che ha ringraziato le istituzioni per la rinnovata fiducia, ribadendo il suo impegno, assicurando che nella programmazione sarà sempre presente la tradizione, le nuove tendenze e l’attenzione alla ricerca. È poi passato a descrivere i singoli spettacoli della programmazione 2024/2025, arricchendoli di particolari, di riferimenti culturali, di caratteristiche tecniche, approfondimenti sugli autori, sugli attori, sui registi, un modo forse anche per far comprendere meglio il significato di una scelta poliedrica, che vuole essere di qualità, e non solo vuole accontentare i gusti degli spettatori, ma vuole essere anche capace di indirizzare, avvicinare, oltre a rendere anche gradevoli e leggeri, gli spettacoli più impegnativi. Accanto alla programmazione l’interessante produzione; un compito fondamentale per un teatro pubblico, anche per il proficuo ritorno in termini di occasioni lavorative per artisti, maestranze e indotto, quasi un obbligo morale.  Infatti, sono ben diciassette le produzioni.

Per il Teatro Mercadante: Don Giovanni di Arturo Cirillo; Macbeth di Jacopo Gassmann; Sarabanda, ultimo testo di Ingmar Bergman, messa in scena di Roberto Andò; Bérénice di Romeo Castellucci con Isabelle Huppert; Edipo Re di Andrea De Rosa; Il Viaggio di Victor di Davide Livermore; Casanova dell’infinita fuga di Ruggero Cappuccio; Serotonina, romanzo di Michel Houellebecq messo in scena da Patrick Guinand.

Le ospitalitàLa locandiera di Antonio Latella; Il fu Mattia Pascal di Marco Tullio Giordana; Amore di Pippo Delbono; Boston Marriage di David Mamet per la regia di Giorgio Sangati; Antigone in the Amazon di Milo Rau; Anna Karenina di De Fusco; La gatta sul tetto che scotta di Lidi; Ezra in GabbiaIl Caso Ezra Pound di Petrillo.

le produzioni del San Ferdinando, Re Chicchinella di Emma Dante; Woyzeck di Buchner con la regia di Tommaso Tuzzoli; Gennareniello di Eduardo De Filippo, messo in scena da Lino Musella; Prigioni di Vincenzo Pirrotta; L’incarico di Carver, adattato e messo in scena da Luca Bargagna; De Rerum Natura [There is no planet B] di Davide Jodice e Fabio Pisano; il romanzo Le anime morte ovvero Le (dis)avventure di un onesto truffatore di Gogol’ adattato da Peppino Mazzotta e Igor Esposito e diretto dallo stesso Mazzotta; L’uomo dal fiore in bocca - Fiori di palco da Pirandello, Viviani, Totò, Moscato, con la regia di Pierpaolo Sepe.

Le ospitalitàIl caso Kauffman di Giovanni Grasso, La sagra della primavera, spettacolo di teatro - danza della Equilibro dinamico Dance company.

Per il Ridotto, Controimmagini. Omaggio a Joseph Beuys, l’artista sciamano, diretto da Michelangelo Dalisi.

Interessanti tra le altre produzioniIl tempo delle stelle dal romanzo di Massimiliano Virgilio per la regia di Veronica Cruciani, e i progetti vincitori del premio Leo de Bernardinis.









 












 































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