La meravigliosa stagione di Wunderkammer
Servizio di Rita Felerico
La cultura come strumento personale e pubblico di sviluppo, di ricerca, di conoscenza per costruire un futuro più positivo; l’immagine dei pilastri e delle architravi a cui allude Diego Nuzzo, presidente e direttore artistico dell’Associazione Wunderkammer, per illustrare il programma 2024/2025,dal titolo Una stagione meravigliosa, è chiara nell’esprimere questo intento: “Per quanto riguarda gli spettacoli e i concerti ci piace utilizzare una metafora architettonica: ci saranno colonne e architravi. Le colonne sono gli artisti che hanno fatto grande il nostro teatro da Isa Danieli a Enzo Salomone, da Rosaria De Cicco ad Antonello Cossia, da Cristina Donadio a Paolo Cresta a Roberto Azzurro tra gli interpreti, Manlio Santanelli, Fortunato Calvino tra i drammaturghi su tutti. Poi ci saranno gli architravi, i giovani e giovanissimi che con entusiasmo stanno rendendo vivo e vitale il panorama: Fiorenzo Madonna, Chiara Vitiello, Franco Nappi, Luigi Credendino, Federica Aiello, Adriano Fiorillo, Anna Bocchino e i ragazzi di “Nabil” e Fabio Pisano tra i giovani ma già tra i “grandi” che ha riscritto “Il viaggio di Nabil”. Senza i pilastri non ci può essere nessuna costruzione ma è sugli architravi che si poggiano i piani ulteriori, il futuro”.
Il programma, vario e ricco di piacevoli sorprese,
comprende anche una sezione musica, affidata alla direzione artistica di Giulio
Martino che con gli stessi obiettivi del manifesto di Wunderkammer ci
guiderà alla scoperta di giovani talenti e di diversi linguaggi musicali,
con Francesco D’Errico, Aldo Capasso e tante altre voci del
panorama jazzistico contemporaneo.
In allegato il comunicato con il calendario e le immagini
di alcuni dei luoghi dove si svolgeranno gli spettacoli, nonché la locandina
dello spettacolo inaugurale con Isa Danieli, omaggio ad Enzo
Moscato. Si consiglia la prenotazione. Consultare il sito wunderkammernapoli.com .
L’ingresso sarà consentito dalle ore 20.30.
I biglietti – 15euro- danno diritto al posto assegnato in
base all’ordine di acquisto. È possibile acquistare il biglietto anche
direttamente sul luogo la sera dello spettacolo, previa disponibilità di posti.
L’ingresso è gratuito, previa prenotazione, per i giovani al di sotto dei 28 anni.
Il progetto si avvale di varie collaborazioni e sostenitori, non ha contributi da enti pubblici, né il loro patrocinio morale.
Associazione Culturale Wunderkammer
via Girolamo Santacroce, 25 - 80129 - Napoli
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WunderkammerTeatro - wunderkammer_napoli
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STAGIONE 2024/2025
UNA STAGIONE MERAVIGLIOSA
Lo slogan scelto da Wunderkammer per la dodicesima edizione della rassegna di teatro e musica itinerante nei luoghi più suggestivi della città, può sembrare ambizioso se non pretenzioso. Al termine di ogni edizione è d’obbligo un bilancio di quello che abbiamo fatto: la missione di sviluppare percorsi artistici che avvicinino cittadini e turisti alla cultura e alla storia del territorio attraverso l'organizzazione di spettacoli in luoghi di elevato pregio artistico e storico o di particolare bellezza paesaggistica, è non solo riuscita ma in continua crescita.
Wunderkammer ha allestito oltre 250 spettacoli e concerti, coinvolgendo 50 registi, oltre 140 attori, 130 musicisti e 30 drammaturghi. Una grande famiglia che comprende artisti affermati ed emergenti, tutti accomunati dalla tensione di popolare luoghi inconsueti con la propria voce, il proprio corpo, il proprio talento. A questo si uniscono i luoghi che è ormai impossibile citare: basti pensare che siamo stati ospitati in dieci musei (dal Museo Cappella Sansevero al MANN, dal MADRE al Museo del Tessile, dal Museo Diocesano a quello di Villa Pignatelli, dal Museo di San Martino alle due sedi del Museo Gallerie d’Italia, al Museo Darwin-Dohrn), trentadue chiese, sei ex refettori, dieci gallerie d’arte, quattro sedi universitarie, sei atelier d’artista, sette alberghi, nove giardini, un edificio termale, tre siti archeologici, quattro chiostri oltre a biblioteche, residenze private, ville, studi professionali, showroom, sedi di case editrici e di cooperative sociali e perfino un cimitero e un ospedale.
Wunderkammer è un progetto di cultura partecipata, partecipativa e a misura di vissuto quotidiano, fondato sulla convinzione del ruolo imprescindibile della prossimità, della relazione, del contatto diretto che diventa condivisione, con la cultura a fare da pretesto, motivo ultimo e motivazione aggregante. In questo senso è un progetto di innovazione sociale che vive del connubio ibrido e rinnovato in ogni appuntamento tra luoghi, attività culturali, artisti, ospiti, pubblico. Un percorso di cultura vivente in senso letterale, perché vissuta in comune, ispirata alla e dalla tensione legata alla scoperta e riscoperta di luoghi speciali ma spesso trascurati, dimenticati o preclusi. Questa valorizzazione di siti meno noti al grande pubblico ci è valso, ormai da anni, il patrocinio morale dei più importanti enti nel campo della salvaguardia del patrimonio artistico e architettonico (il FAI - Fondo Ambiente Italiano, l'Accademia di Belle Arti di Napoli e l'Ordine degli Architetti di Napoli e Provincia) come riconoscimento per l’opera di diffusione della conoscenza del patrimonio artistico, architettonico, paesaggistico e ambientale della città.
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Wunderkammer non percepisce fondi pubblici e può
svolgere le sue stagioni grazie al sostegno fondamentale del pubblico che in questi
anni ha partecipato in maniera entusiastica ai nostri spettacoli e degli enti e
imprenditori illuminati che si riconoscono nella cultura e nel mondo
dello spettacolo di qualità, tanto da supportare economicamente la
realizzazione degli spettacoli della stagione.
La stagione 2024/2025 si svolgerà quindi anche
grazie al sostegno dei nostri mecenati che hanno supportato già le scorse
stagioni come lo studio di avvocati Cinque & soci di Milano, Gnosis
Progetti e il Gruppo Tessile Imparato, nonché delle due
realtà che ormai sono parte del progetto Wunderkammer: BabelAdv e Jonglez
Edizioni.
Partner della stagione saranno le aziende da anni al
nostro fianco come Gay Odin e le cantine vinicole che rappresentano
alcune eccellenze della produzione regionale. Quest’anno avremo anche delle new
entry. Prima di ogni spettacolo, offriranno l’aperitivo in presenza del
produttore le cantine Mustilli, Casebianche, Salvatore Martusciello, Mila
Vuolo, Lunarossa, San Salvatore 1988, La Molara, Masseria Campito, Cantine di Marzo,
Fabio de Beaumont, Cantine Astroni.
Quest’anno nuovi spazi straordinari si uniranno ai tanti che già ci hanno ospitato: ci piace citare, per l’evento di inaugurazione, la Fondazione Morra Greco e poi la sala conferenze dell’area monumentale dell’Ospedale Cardarelli, il Museo Gaetano Filangieri, il Museo dell’Acqua Lapis presso la chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta.
In ultimo da segnalare un piccolo focus di omaggio a Enzo Moscato, il grande drammaturgo recentemente scomparso attraverso due suoi testi: “Luparella” a opera di Isa Danieli e “Sull'ordine e il disordine dell'ex Macello Pubblico” interpretato da Cristina Donadio con Federico Odling.
CALENDARIO 2024/2025
25 Ottobre
Inaugurazione della
Stagione Teatrale
Fondazione Morra Greco
Largo Proprio d’Avellino, 17
Una passeggiata devota
con Isa Danieli
La regina del teatro
italiano inaugura la stagione con un omaggio a Enzo Moscato e al suo “Luparella
ovvero Foto di Bordello con Nanà”, testo iconico del drammaturgo
recentemente scomparso portato in scena da Isa Danieli a partire dal 1997 e
trasposto anche in un film diretto da Giuseppe Bertolucci nel 2002. Protagonista
della vicenda è Nanà, l’anima candida e reietta, giovane-vecchissima creatura
al servizio “minuto” delle donne di un bordello arroccato sui “Quartieri
Spagnoli”, nella Napoli, desolata e avvilita, dell’occupazione nazista, sul
finire dell’estate del 1943.
8 Novembre
Inaugurazione della
Stagione Musicale
Chiesa di Santa Caterina da
Siena
via santa Caterina da Siena,
38
Francesco D’Errico quartet
“Ellington Prospect”
Francesco D’Errico - pianoforte
Giulio Martino – sax tenore
Piero Leveratto - contrabbasso
Ettore Fioravanti - batteria
Quattro assoluti fuoriclasse per un omaggio a “The Duke”,
uno dei musicisti afroamericani che maggiormente hanno lasciato il segno nella
musica del novecento. Un sentiero intrapreso tra scrittura e interpretazione
con brani originali nati dal segno che lasciano lo stupore e la bellezza del
mondo musicale di Ellington e la rilettura attenta di alcune sue pagine
cercando un sentire che risuoni sincero e attuale.
15 Novembre
Salone del Circolo
Relax
via Posillipo, 1
Lighea
Di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
con Paolo Cresta e Carlo Lomanto
Uno dei racconti più
straordinari, visionari ed erotici della letteratura italiana del Novecento. La
storia d' amore fra un giovane uomo e una sirena. Parole impastate di passione
e di dolore di suoni e di sapori, di immagini e sensazioni. Un viaggio
tempestoso nel mare dei sentimenti
22 Novembre
Chiesa di Sant’Aniello a
Caponapoli
vico sant’Aniello a
Caponapoli, 9
Lettere di corsa - Il pirata e la regina
di Franco Nappi
liberamente ispirato a “Elisabetta e il suo pirata” di
Luigi Lunari
con Franco Nappi e Chiara Vitiello
regia di Chiara Vitiello
Lo spettacolo trasporta il pubblico nel cuore del XVI secolo, un'epoca di esplorazioni audaci, intrighi politici e lotte per il potere. Attraverso un'immaginaria corrispondenza epistolare tra la Regina Elisabetta I d'Inghilterra e il leggendario pirata e corsaro Sir Francis Drake, vengono raccontate storie di coraggio, ambizione e fedeltà. un viaggio attraverso le pagine della storia di un'epoca gloriosa e tumultuosa, un omaggio a due figure iconiche che hanno plasmato il destino dell'Inghilterra, la storia di due anime sole straordinariamente diverse e, allo stesso tempo, straordinariamente simili.
29 novembre
Chiesa di Sant’Agostino degli Scalzi
via sant’Agostino degli Scalzi, 4
Lurdes
di Fortunato Calvino
con Luigi Credendino
Lurdes è una delle tante
casalinghe di Napoli, che si è trovata improvvisamente ad avere a che fare con
il Coronavirus, con le mascherine, i tamponi, il conflitto del farsi o non
farsi il vaccino e dell'isolamento improvviso dell’intera popolazione che ha
dovuto limitare la propria libertà, giustificando ogni uscita per strada. In
questo clima da guerra, il terrore di ammalarsi si è diffuso in ogni famiglia e
ogni membro ha reagito in un modo e nel “Gruppo di famiglia di Lurdes“ è
deflagrata come una bomba impazzita.
6 dicembre
Chiesa di san Rocco a Chiaia
riviera di Chiaia, 254
Andromeda Quartet
Samuele Desiato – Tromba
Giovanni Battinelli – Pianoforte
André Ferreira – Contrabbasso
Cristiano De Pascale – Batteria
Un progetto nato con
l'intento di cercare una propria voce, di definire un suono sia attraverso un
tentativo di rilettura del jazz moderno e contemporaneo che con l'utilizzo
delle sue tecniche espressive per raccontare le proprie immagini interiori.
Alla base c'è la forte convinzione di fondo che il jazz, con il suo modus
operandi, sia una chiave di lettura della musica in generale e dell'esperienza
artistica in sé, per questo il progetto cerca di relazionarsi anche con
materiale musicale proveniente da altre tradizioni e da suggestioni da altre
arti.
13 dicembre
Teatrino di Palazzo Donn’Anna – Fondazione De Felice
Largo Donn’Anna, 9
I giusti
di Albert Camus
con Mario De Masi, Alessandro Gioia, Fiorenzo Madonna,
Giulia Pica
Antonio Stoccuto
regia di Fiorenzo Madonna
I giusti, scritto nel 1949,
è l’ultimo dei testi teatrali composti da Camus. Ispirato a fatti realmente accaduti
durante la prima Rivoluzione russa del 1905, è la storia in cinque atti di una
cellula di terroristi socialisti rivoluzionari che organizza un attentato al
granduca, alto esponente dell'aristocrazia zarista. Si tratta di un gruppo di
giovani che in nome del sogno di un mondo nuovo, più libero, più giusto, sono
chiamati a diventare assassini. Essi si interrogano e si scontrano intorno a
cosa possa essere considerato rivoluzionario, a quale sia il limite
dell’esercizio della violenza, a quanto valga una vita umana.
17 Gennaio
Museo Civico Gaetano
Filangieri
Via Duomo, 288
"Eleonora #1799"
da "Sull'ordine e il disordine dell'ex Macello
Pubblico"
di Enzo Moscato
con Cristina Donadio e Federico Odling al violoncello
Un omaggio alla figura di Eleonora
de Fonseca Pimentel e al compianto Enzo Moscato, una performance teatrale dove
si compenetrano due voci parallele: musica e parole. L’hashtag/cancelletto
vuole essere metafora di quel cancello/ prigione delle carceri di Vicaria, dove
la Pimentel trascorse gli ultimi giorni di vita. Cristina Donadio riporta in
scena un testo concepito da Moscato nel 1999 in occasione del bicentenario
dalla morte della patriota italiana.
24 Gennaio
Scende giù per Toledo
di Giuseppe Patroni Griffi
con Roberto Maria Azzurro
al pianoforte Tom Tea
La storia di Rosalinda
Sprint, gracile e titanica creatura che emerge sopra tutte le figure dei
cosiddetti femminielli napoletani, per fragile possanza e isterico ma innocente
romanticismo in quel mondo che dopo gli anni Settanta ha lasciato il posto a
una contemporaneità che ha perso purtroppo poesia e meraviglia. E mentre la
vediamo aggirarsi per una Napoli – nessun altro luogo avrebbe potuto dare vita
a una storia come questa – ancora variopinta e incantata di quel tempo di
sogni, e dunque su una scena teatrale desolata ma vitale, entriamo con lei in
una visione della vita ancora superba e infantile allo stesso tempo, e ci
imbarchiamo in sua compagnia su un piroscafo dei desideri verso le bianche
scogliere di una irraggiungibile felicità.
31 Gennaio
Galleria HDE Martucci
Via Martucci, 64
Rosanna Mennella Trio
“Per la voce che abito”
Rosanna Mennella – voce
Aldo Capasso – basso
Marco Gagliano - batteria e percussioni
Un progetto in cui la
poetica racconta, attraverso i brani scelti e interpretati, l’unicità
dell’essere e la connessione che ognuno di noi ha verso l’altro. Farsi
interpreti di una storia scritta da altre mani fa sì che non svanisca mai,
regalandole un senso sempre nuovo e rivoluzionario. Per la voce che tutti noi
abitiamo, affinché non rimanga inascoltata. Voce, basso e percussioni/batteria
è la formazione del trio dal repertorio di natura jazzistica grazie agli studi
intrapresi ma con diversi riferimenti alla musica cantautoriale e tradizionale
del sud-italiana, inglese e spagnola, cubana, Argentina. Il progetto vuole
unire le voci di un linguaggio fatto di popoli e culture, anche fortemente
radicata nella cultura partenopea che li contraddistingue
7 Febbraio
LAPIS Museum - Museo dell'Acqua
Piazzetta Pietrasanta
Sottosuolo
o di ciò che nascondiamo
da Fëdor
Dostoevskij
con Antonello Cossia
Anteprima assoluta
Tommaso Landolfi,
traduce magistralmente questi “Ricordi del sottosuolo” da Fëdor Dostoevskij. Intelligenza,
ironia, sagacia, senso del grottesco, autoironia, comicità involontaria, nelle
intenzioni di Antonello Cossia alle prese con questo materiale letterario che
emerge dal profondo dello scrittore russo, per diventare di tutti, attraverso
il magico processo catartico che solo la pratica del palcoscenico regala a chi
lo abita e a chi lo osserva con interesse, curiosità e un pizzico di masochismo.
Il teatro è lo specchio della vita, affermava sapientemente Peter Brook. Il
teatro è la vita, la vita è nel teatro, in un continuo gioco di rimandi
reciproci.
21 Febbraio
Cappellone di san Giacomo
della Marca – Chiesa di santa Maria La Nova
Piazza santa Maria La
Nova, 44
Una
domanda di desiderio
di Manlio Santanelli
con Federica Aiello e Carlo Di Maio
regia di Roberto Giordano
La vita di Tommaso ed Emilia, coniugi senza prole, interpretati da
Carlo Di Maio e Federica Aiello, scorre sui binari di una incolore
tranquillità. Finché un giorno come tanti non si verifica un modesto quanto
insolito evento: da un compagno di scuola che neanche ricorda, la donna riceve
un messaggio nel quale lui le chiede il permesso di desiderarla. Sulle prime
l’evento viene dal marito considerato irrilevante, una ragazzata, niente di
più; ma presto, e con ritmo incalzante, quella domanda comincia a scavare
cunicoli di incomprensione fra i due coniugi, anche perché il desiderio non ha
confini, come fa notare il marito. Il ritorno a Wunderkammer di uno dei maestri
della drammaturgia italiana.
28 febbraio
“Le
città incantate”
Mariano Bellopede – pianoforte
Carmine Marigliano – fiati
Arcangelo Michele Caso – violoncello
Marco Fazzari – batteria
Roberto De Rosa – basso
Le città incantate sono tutti quei piccoli
borghi, di cui l’Italia è piena. Piccole perle di storia e architettura, sparse
qua e là in tutte le regioni della penisola. Nascosti tra colline, arroccati su
montagne, tra fiumi, laghi o talvolta affacciati sul mare. Esposti a tramonti
mozzafiato, svegliati da silenziose albe. Immutati da secoli, emblemi fedeli
del Medioevo o del Rinascimento. Molti di questi borghi oggi sono quasi
disabitati, alcuni addirittura abbandonati. Ma sono lì che aspettano, e continuano
a raccontare fedelmente la loro e la nostra sconfinata storia. Negli ultimi
anni ne ho visitati tanti, a volte per caso, talvolta perché spinto dalla
ricerca di luoghi silenziosi e di riflessione. E sono stati quei silenzi, quei
colori, quelle vedute che mi hanno portato a scrivere.
Mariano Bellopede
7 Marzo
Sala conferenze dell’area
monumentale dell’Ospedale Cardarelli
Via Antonio Cardarelli, 9
L’uomo dal fiore in bocca
di Luigi Pirandello
con Adriano Fiorillo e Giulia Piscitelli
regia di Adriano Fiorillo
Nel caffè di una piccola
stazione di provincia, a tarda notte, due uomini chiacchierano di argomenti
apparentemente futili: l’aver perso il treno per un ritardo di un minuto, le
compere a cui gli uomini sono incaricati dalle mogli in villeggiatura, l’arte
di confezionare i pacchetti da parte dei commessi. Il dramma emerge quando il
primo personaggio rivela una terribile verità: ha scoperto di essere affetto da
un epitelioma, un tumore della bocca (il fiore del titolo) che lo ucciderà nel
giro di pochi mesi. Uno dei capolavori di Luigi Pirandello in uno spettacolo “site-specific”.
14 Marzo
Casa Morra Archivi d’Arte
Contemporanea
Salita san Raffaele, 20C
Rumore bianco
Confessioni di un insospettabile serial killer con
fruscio di sottofondo
di e con Danilo Napoli
con i contributi in voce di Gennaro Ciotola e Michele
Vargiu
Regia di Yari Gugliucci
Un thriller psicologico, mascherato da tragicommedia teatrale, che vuole denunciare l’omofobia e la transfobia ancora dilaganti in Italia e spesso coincidenti con il fanatismo religioso. Trasportati nella mente di un serial killer di donne transgender e in un’atmosfera surreale e angosciante (macchiata però da momenti e aneddoti esilaranti) assistiamo a una confessione tragica e comica che mette in luce i lati oscuri dell’umanità e le sfumature tra amore e odio, tra pazzia e “normalità”, tra vittima e carnefice.
21 Marzo
Antico Refettorio del
complesso di Santa Maria Regina Coeli
Vico san Gaudioso, 2
Antonio della Polla Vibes
Trio
Antonio Della Polla –
vibrafono
Daniele Brenca –
contrabbasso
Matthew Swindells – batteria
L’idea del progetto è quella di fondere il jazz con ritmiche della musica moderna e delle culture extra-europee, trasferendo al vibrafono il ruolo di guida tipico del più usuale trio pianistico. che assorbe le sonorità del jazz europeo ma che si sgancia in un richiamo all’Africa, traendo ispirazione dalla musica di Kenny Barron e da atmosfere più espressioniste di ispirazione evansiana.
28 marzo
Vico
Lungo Pontecorvo, 29d
Preferirei
di no
da
Bartleby lo scrivano: una storia di Wall Street
di Herman
Melville
con Enzo Salomone alla voce e Francesco D’Errico al pianoforte
Chi è realmente questo
enigmatico scrivano che Melville, nella New York del 1853, nel tempio del
capitalismo americano in pieno decollo, contrappone a un valente avvocato
(io-narrante del racconto) che ha avuto la disavventura di accoglierlo nel suo
studio? Infatti, dopo un primo periodo di onesto, probo, lavoro di copiatura e
controllo di atti legali, lo scrivano si permette di rifiutare progressivamente
qualsiasi altra attività con la misteriosa, sconcertante, ossessiva e tuttavia
gentile espressione: “I would prefer not to”, preferirei di no. Il racconto di
Melville, con quella lancinante, anarchica e autolesionistica risposta
ossessiva di Bartleby, a fronte dell’odierna società sempre più illiberale ed
esclusiva, appare addirittura profetica e attuale.
4 Aprile
Radici e oltre
di e con Laura Pagliara
con Nino Conte alla fisarmonica ed Emanuele Iovino
Il lavoro di un capocomico è
da sempre quello di raccogliere le idee migliori e le maestranze atte a mettere
in scena quelle idee. Eccolo, dunque: lo vediamo al suo scrittoio alle prese
con quelle idee. Appunti, ripensamenti, spartiti, strumenti vari e alla fine
(che è l'inizio di tutto) soltanto un titolo. La sola cosa che gli venga in
mente là per là. Da qui il pretesto per far partire la creazione di una pièce
che in realtà graverà tutta sulle spalle dei suoi scritturati, un'attrice
cantante preda dell'ansia e il suo paziente fisarmonicista. Attraverso il loro
incontro/scontro, seguiremo un percorso forse non sempre chiaro e lineare.
Proprio come le radici di una pianta o di un albero. Proprio come i percorsi
del pensiero. Musica, poesia, leggende, aneddoti, prosa...proposta dopo
proposta, cercheranno di costruire insieme il loro spettacolo, ma quando non si
parte con il piede giusto è difficile andare avanti.
11 Aprile
Jazz&Movie: le musiche di Michel Legrand
Giulio Martino – sax
Rocco Zaccagnino – fisarmonica
Diego Nuzzo - voce recitante
Una cavalcata tra film e musica con uno dei compositori
più amati e premiati del cinema del ‘900. Michel Legrand ha scritto oltre
trecento colonne sonore, vinto tre premi Oscar e ottenuto altre otto
candidature, siglando alcune delle più belle partiture del cinema europeo e
americano. Il concerto gli renderà omaggio con alcune delle sue più celebri
melodie accompagnate da un racconto delle pellicole che il musicista francese
ha contribuito a rendere immortali.
9
Maggio
di Daniele Virgillito
adattamento di Fabio Pisano
uno spettacolo di Stefano Amatucci
con Lorenzo Sarcinelli, Gianluca
Pugliese, Vladimir Randazzo e Antonio Ciorfito
musiche di Vito Ranucci
Il poemetto di Daniele Virgillito affronta il tema dell’immigrazione
in modo originale, mescolando antico e moderno, endecasillabi e attualità
tragica e ci fa riflettere sul volto umano dell’immigrazione. Fabio Pisano ne
ha fatto un adattamento teatrale di grande efficienza e forza. Mi piace
paragonare il testo ad una piccola Odissea contemporanea, in cui Nabil, giovane
migrante, affronta mostri umani e calamità naturali per ritrovare la sua amata
Yara. L’opera tocca temi caldi dell’attualità con i toni dell’epica, e
restituisce un’immagine umana complessa, sfaccettata, sorprendente. Il viaggio
di Nabil racconta anche quanto la forza dell’amore e il desiderio di volersi
ricongiungere con i propri affetti spinga tante persone ad affrontare viaggi
mettendo a rischio la propria esistenza.
Stefano Amatucci
16 Maggio
Alfonsina – Non puoi fermare
il vento con le mani
di Marilena Lucente
con Anna Bocchino
regia di Roberto Solofria
musiche di Paky Di Maio
Potrebbe bastare il nome a
renderla riconoscibile. La prima e unica donna a partecipare al Giro d’Italia,
esattamente cento anni fa. Non era mai accaduto prima, tanto che per farla
stare nell’elenco dei corridori le tolsero l’ultima vocale. Alfonsin Strada
avrebbe corso la gara più dura e difficile di sempre - oltre tremila chilometri
– in dodici giorni, insieme a un centinaio di uomini. Nessuno riusciva a
credere in questa impresa impossibile. Quel sogno, però, ne aveva fatto di
strada. Alfonsina non vinse il Giro d’Italia, ma riuscì a completarlo, con una
corsa epica e faticosa. Un risultato straordinario. Una donna combattiva,
visionaria, che ha vissuto sulla pelle le tante trasformazioni del nostro paese
e di altre è stata artefice in prima persona.
23 Maggio
Antico refettorio del
monastero delle 33
Via Armanni, 16
FEMEA quintet
Mattia Di Nunzio - sax alto
Felice Chiaravalle –
chitarra
Enrico Asquitti – pianoforte
Alessandro Vai – contrabasso
Elisabetta Saviano – batteria
Quintetto musicale formato
da giovani musicisti napoletani il cui obiettivo è di presentare al pubblico la
musicalità partenopea attraverso composizioni originali di stampo jazz. Il
gruppo è stato recentemente premiato in vari concorsi musicali, tra cui Teano
jazz contest e Onyx jazz contest vincendo il premio della giuria popolare al
Conad jazz contest esibendosi così per Umbria Jazz.
30 Maggio
Non ho parole
di e con Rosaria De Cicco
Anteprima assoluta
Un bilancio e al contempo
una riflessione tra il serio e il faceto di quarant’anni di palcoscenico. I
sogni, le ambizioni, il disincanto, l’età, i personaggi maschili e femminili:
uno spettacolo che, come il più crudele dei mesi, “mescola memoria e desiderio”
di una protagonista del nostro teatro.