WOYZECK da Georg Büchner traduzione e adattamento Federico Bellini
Al Teatro San Ferdinando dal 26 novembre al 1° dicembre 2024
Servizio di Rita Felerico
Ascoltavo
poesie in lingua palestinese accompagnate dal suono di un oud, ne apprezzavo,
oltre alla musicalità dei versi, la modulazione e il ritmo doloroso con il
quale si denunciava l’oppressione, la violenza della guerra e tutti gli orrori
che trascina con sé. Come, insomma, un linguaggio non violento potesse
riportare in modo deciso e chiaro la realtà dei fatti. Mi è venuto in mente,
per accostamento uguale e contrario, Woyzeck, il dramma teatrale di
Georg Bùchner, lo spettacolo che dal 26 novembre al 1° dicembre propone il
cartellone del Teatro San Ferdinando. In
scena si ripercorre il sempre uguale che si ripete, di un destino che rimanendo
indifferente agli accadimenti dello scorrere dei fatti, della storia, non tiene
in nessun conto le azioni e le scelte degli individui. Incombe la visionarietà
dello scrittore tedesco, che precorre lo spettro del nazifascismo e della invasività
dei totalitarismi.
Trascina
lo spettatore la lettura di Federico Bellini nel buio di quel lato
oscuro che ci appartiene, senza prospettare una via d’uscita; senza scampo è
qualsiasi opposizione alla guerra, a quel male che sembra essere in noi
come un archetipo, come una eredità genetica. Ricordo
un Wozzeck visto al Teatro di San Carlo anni fa, ma lì la musica di
Alban Berg sovrasta, narrando e convogliando il testo di quest’opera
incompiuta, testo frammentato e volutamente rotto da una inspiegabile incapacità
di comunicazione dal drammaturgo morto a soli 24 anni.
La scena
ossessiva, statica mossa solo dall’apertura di una botola, poteva accostare al
dramma con diversi accorgimenti - forse un gioco di luci diverso- la
possibilità visionaria di una forza tutta da scoprire da parte dei piccoli
uomini, incapaci di liberarsi dagli appetiti del destino. Più
dinamiche le prove attoriali dei protagonisti, eccellente cast per dare voce alle
cupe visionarietà del drammaturgo che incarna nel soldato Woyzeck la sconfitta
della libertà; più incisiva in questo senso poteva porsi la regia.
WOYZECK da Georg
Büchner
traduzione e adattamento Federico
Bellini
regia Tommaso
Tuzzoli
con Tony
Laudadio, Alberto Boubakar Malanchino, Federica Sandrini, Edoardo Sorgente
scene Pier
Paolo Bisleri
costumi Chiara
Barichello
disegno luci Simone
De Angelis
suono Daghi
Rondanini
direzione tecnica Lello Becchimanzi
datore
luci Tommaso Vitiello
assistente
costumista Andrea Iacomino
training
e movimenti Sara Lupoli
direzione
allestimento Enrico de Capoa
coordinamento
produzione Flavia Cardone
fotografo
di scena Pino Miraglia
grafica Sofia de Capoa
scene realizzate da Scenotecnica
Armando Alovisi
costumi realizzati da Anna
Giordano per Sartoria Pennacchio
maschera realizzata da Macrè di Maurizio Crocco Egineta
produzione Teatro
di Napoli – Teatro Nazionale, Casa del contemporaneo – Centro di produzione
teatrale, Il Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Tinaos
in collaborazione con Dialoghi
– Residenze delle arti performative a Villa Manin 2022 – 2024 a cura del CSS
Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia
©
RIPRODUZIONE RISERVATA