Che cos'è BIENALSUR?

 La Redazione      

Tracciare nuove dinamiche per l’arte e la cultura, sperimentare forme di circolazione sociale e simbolica su scala locale e globale, rivendicare il diritto alla cultura e alla diversità, mettendo in relazione le ricerche di protagonisti dell’arte contemporanea internazionale con contesti diversi e attivando collaborazioni tra musei, istituzioni e spazi culturali. Questo il suo manifesto programmati

Evento biennale unico nel suo genere dedicato all'arte, alla cultura e al pensiero contemporaneo è anche il più grande evento culturale attualmente esistente, che comprende una rete di 130 sedi in 76 città in 34 paesi nei cinque continenti. Iniziativa non commerciale promossa da un'università pubblica argentina: l'Università Nazionale di Tres de Febrero (UNTREF). Il suo punto di partenza è un simbolo espressivo dell'incontro delle culture: il Km 0 presso il MUNTREF (Museo dell'Università Nazionale di Tres de Febrero), situato presso l'Hotel de Immigrantes nella città di Buenos Aires. Da lì, si dispiega una nuova cartografia transnazionale dell'arte contemporanea che si estende per oltre 19.640 chilometri, collegando contemporaneamente spazi d'arte, creatori, pubblico e comunità in tutti i continenti.

Nel corso delle prime quattro edizioni hanno partecipato più di 2.500 artisti e curatori provenienti da tutto il mondo. Nel 2025, la quinta edizione di BIENALSUR si svolgerà in più di 135 sedi in 35 paesi, con la partecipazione di più di 400 artisti e curatori. Ci occupiamo di Bienalsur perché finalmente arriva anche in Italia, per la prima volta, da ottobre 2025 a gennaio 2026, per una stagione di mostre, residenze e azioni performative: il programma è diffuso in cinque città, Napoli, Roma, Milano, Biella e Matera. Ce ne occupiamo perché una attrice napoletana è stata chiamata a partecipare alla performance di Roma.

Il programma si è inaugurato a Napoli con la mostra Anatomia delle Qualità di Pablo La Padula, dal 3 ottobre al Musa – Museo delle Scienze e delle Arti dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli. Curata da Diana Wechsler, direttrice artistica della biennale, l’esposizione intreccia arte e scienza in dialogo con il patrimonio unico del Museo Anatomico, tra i più antichi e ricchi d’Europa. L’artista argentino ha sviluppato un ciclo di lavori site specific durante una residenza a Napoli, utilizzando fuoco e fumo per imprimere impronte del corpo umano su vetro, rileggendo in chiave poetica le pratiche di oggettivazione anatomica che hanno segnato la storia della medicina. L’opera, coprodotta da Musa e BIENALSUR con il patrocinio del Ministero della Cultura e dell’UNESCO, entrerà nella collezione permanente del museo universitario.

Retrato La Padula, ph Noelia Guevara

Si prosegue con Invocazioni, progetto espositivo a cura di Benedetta Casini a Roma che indaga la relazione tra corpi umani e non umani, spostando lo sguardo oltre le logiche antropocentriche. Il titolo riprende la conferenza La Cultura y el Alma Animal di James Hillman (Caracas, 1994) e la sua teoria dell’invocazione, che diventa richiamo a presenze invisibili e gesto laterale capace di decentrare il soggetto umano. Invocazioni si inaugura il 12 novembre a Piazza Navona alle ore 18.00 e si struttura in due momenti Invocazioni. Ecologie di contatto - Ambasciata del Brasile e in Invocazioni. La mia mortalità dovrebbe commuoverti Ambasciata di Spagna. Azione performativa Las estatuas di Itiziaris Okariz. Performer Anna Bocchino. La collettiva Invocazioni. Divenire Animale aprirà a Milano, dal 22 novembre alla Fabbrica del Vapore.

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