LA REGOLA DEI GIOCHI di Anton Giulio Calenda, regia di Alessandro Di Murro.

Al Nest, Napoli Est Teatro, il 4 e 5 marzo 2023 

Servizio di Rita Felerico

 

Pratiche di potere impalpabili ai cinque sensi, ci sottomettono offuscando la nostra capacità critica, legandoci ad imprevedibili algoritmi, a giochi virtuali che trapassando dallo schermo del computer e dei cellulari, prendono forma di vita sostituendosi alla nostra verità, alla nostra identità, alla nostra umana esistenza. Se non accorsati a dovere, corriamo il rischio di abbracciare la morte prima del tempo.

 

Il testo de La regola dei giochi scritto già quattro anni fa – prima della pandemia e della guerra – ha il sapore della premonizione; il giovane drammaturgo Anton Giulio Calenda, ci pone dinanzi ad una realtà vera e dolorosa con poche possibilità di scampo, una gabbia nella quale ci stiamo pian piano imprigionando.  Lo spettacolo, frutto di un progetto del Gruppo della Creta che anima il Teatro della Basilica a Roma, è diviso in due parti.


Si legge nella sinossi: “Ucronia o va tutto bene, nel quale l’autore, a conclusione di un conflitto mondiale immagina che gli Stati Uniti hanno sconfitto la Cina e sono diventati padroni del mondo. Una donna bambola rinchiusa in una Google-scatola racconta gli avvenimenti che avverranno nel prossimo futuro. A prendersi cura di lei sarà il suo Google-amico. E poi Soldato, ove due commilitoni marciano ossessivamente in cerchio per una landa desolata per ordine dei loro capi. Il fitto dialogare dei due – intercalato solo dalla parola ‘soldato’- metterà in luce le assurdità morali con cui gli esseri umani sono soliti giustificare dialetticamente la guerra. In questa retorica autoreferenziale ed illogica, è evocata costantemente la presenza del “nemico”, “l’altro”, ciò che è sconosciuto e perciò temuto, da distruggere e dominare”.

I due atti sono intervallati dal monologo– in video – di un giovane filosofo, analista geopolitico, esperto in linguaggi digitali, Giuseppe De Ruvo che, nel suo intervento ricco di rimandi ad un digitale campo di conoscenza sconosciuto per i più, avanza acute osservazioni che andrebbero ascoltate e analizzate con attenzione perché ricche di spunti e di tematiche che definirei ‘di fuoco’.


Siamo destinati a morire nella violenza? La cecità frutto delle reti telematiche, che ha soffocato il dialogo con se stessi e con gli altri, è dato permanente? La paura ha preso il posto e violentato il coraggio di vivere? Mi è venuto alla memoria un terribile film del 1975, Rollerball, dove esiste un computer, Zero, che contiene e regola tutto lo scibile e i destini degli uomini; contro Zero e le regole imposte con un gioco, Rollerball appunto, da un potere che vuole predominare e rendersi invisibile, lotta Jonathan, il quale ottiene la vittoria sul sistema a costo della vita di tanti: la pista del gioco è infatti disseminata di cadaveri.

Ma lotta e la guerra non salveranno il mondo, questo ci dicono i bravissimi giovani attori, che con grande professionalità e bravura rimandano con i ruoli atipici che rivestono ad un mondo ormai distrutto nella sua umanità: la giovane Google, l’eco della sua voce, dai movimenti programmati che cercano di contrastare seppur in cerca di protezione il tutor/Google che agisce non per  amore ma per puro tornaconto- sembra un sommozzatore!-; e i due soldati che marciano ossessivamente in circolo in un finto dialogo intervallato dalla parola ‘soldato’. Il ‘fedele’ al sistema uccide (per obbedienza al potere?) il più giovane – che di lui si fida senza ombra di dubbi - perché memoria e custode di quelle umane tracce d’amore e di voglia di vivere.

Ritroviamo il coraggio. Questo il messaggio più forte che ho colto. Grazie Anton Giulio.

 

LA REGOLA DEI GIOCHI un progetto del Gruppo della Creta

con Matteo Baronchelli, Alessandro De Feo, Amedeo Monda, Laura Pannia

con la partecipazione in video di Giuseppe De Ruvo

   illustrazione di Laura Canali (cartografa di Limes)

   musiche originali Enea Chisci

   costumi Giulia Barcaroli

   scene Paola Castrignanò

   regista assistente Tommaso Cardelli

   assistenza alla regia Ilaria Iuozzo

   produzione Gruppo della Creta, Fattore K

   con il sostegno del MIC - Ministero della Cultura

 


  Dopo Napoli lo spettacolo sarà:

- 10 marzo Teatro delle Arti di Lastra a Signa

- 21/26, marzo Teatro Franco Parenti di Milano

- 27/28 marzo Teatro stabile Friuli Venezia Giulia

 

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