L'ultima eclissi dal romanzo di Stephen King Dolores Claiborne adattamento e regia di Annamaria Russo, con Rosaria De Cicco.

Al Pozzo e il Pendolo -Teatro di Napoli 25 – 26 marzo 2023

Servizio di Rita Felerico

Una strepitosa interpretazione di Rosaria De Cicco, alle prese con il non facile monologo de L’Ultima eclissi. Capace di trasformarsi anche fisicamente per vestire i panni della protagonista, Dolores Claiborne, sospettata dell'omicidio di Vera Donovan, sua datrice di lavoro, morta per una misteriosa caduta dalle scale, Rosaria usa tutta se stessa, corpo e mente per abitare l’intero spazio del palcoscenico della figura di Dolores.

Uno spazio ben disegnato, ma fatto di pochi oggetti, che Rosaria usa come simbolo, illuminati a tempo e ritmo giusto – (scene a cura di Elio Rivera, musiche di Julius&Amy, disegno luci di Amedeo Carpentieri). Sono sedie, poltrone, una lampada, un immaginario pozzo, una bottiglia, una borsa; raccontano con lei la storia di Dolores mentre si confessa e confessa della sua vita ad un commissario di polizia e ad uno stenografo – in scena in modo virtuale -. Inizia a narrare partendo dal mezzo degli anni, per poi andare a ritroso o in avanti senza un preciso disegno, ma con il richiamo, il ritmo dei sentimenti dai quali è angosciosamente pervasa.

Il monologo delinea con la crudezza delle parole i tratti della psicologia femminile-e qui va un plauso ad Annamaria Russo che ha saputo ridurre un romanzo di trecento pagine in pochi fogli- persone / personaggi nei quali Rosaria si immerge totalmente. E come la protagonista è spinta dal desiderio e dalla necessità di aprirsi, buttare fuori, confessare tutto quel ‘nero’ che incombe sulla storia sua e della sua famiglia: una figlia insidiata dal padre, lei moglie violentata, una vita di sacrificio, vissuta pulendo la ‘ merda’ degli altri, per risparmiare e dare ai figli la possibilità di un futuro, soldi accumulati con fatica, dei quali viene derubata dal marito.  Tutte le declinazioni della violenza.

Ma di quale delitto o delitti si deve incolpare Dolores, quello del marito o della sua datrice di lavoro che scoprirà, dopo la sua morte, essere colei che l’ha guidata nelle scelte della vita? Vera Donovan è stata infatti una donna che ha in qualche modo voluto salvaguardare la sua identità femminile, operazione della quale ha investito anche Dolores, a sua insaputa. Per questo “Dolores deve rimettere in fila gli anni, le colpe, i meriti, i dolori di un'esistenza, in una notte, nella notte della confessione”.

In questa storia intricata ma a suo modo affascinante Rosaria si intreccia, intreccia il suo essere donna, i suoi dolori di donna, le sue ferite. Sembra trovarsi a suo agio in quel caos di squilibrate sensazioni e scelte. Come commenta il titolo, L’ultima eclissi, tutto il parlare di Dolores rimanda al tempo durante il quale si compie l’omicidio che avrebbe dovuto liberarla dalla pesante presenza del coniuge, Joe : “Scavando con le mani nel fango del passato e lavando con qualche bicchierino la commozione dalla voce, Dolores racconta, e si racconta, tutta d’un fiato, con parole crude, taglienti, che fanno deflagrare le emozioni – leggiamo nelle note di regia. Ma non è così. Il peso non solo del destino ma del suo essere femmina e donna, lo porta sulle spalle ed è ombra costante dell’esistenza.

Napoletana nel cuore e nella carne, più volte ha impersonato figure di donne, Rosaria è grande interprete di Dolores e ci riconosciamo in qualche sfumatura dei gesti, in qualche inflessione della voce, in qualche pensiero celato alla comune logica.

Scelta da Ferzan Özpetek in molti dei suoi film di successo Le fate ignoranti, La finestra di fronte (2003) Un giorno perfetto (2008), e da Antonio Capuano come protagonista al fianco di Valeria Golino nel film La guerra di Mario, Rosaria non ha però mai smesso di amare il teatro. In una intervista ha dichiarato: “Il teatro permette il contatto diretto con il pubblico, e a mio avviso ti fa capire realmente perché hai scelto questo lavoro, per la magia incredibile che esso porta, che si ripete ogni sera ed è sempre uguale ma sempre diversa”. Ed è nel teatro che la Dolores di Rosaria canta questo amore e il suo amore.

 

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