Musica del mondo - Eugenio Bennato

Al Teatro Trianon Viviani il 24 gennaio 2025

Servizio di Rita Felerico

A Napoli il 24 gennaio il Teatro Trianon Viviani ha ospitato Eugenio Bennato, una tappa del tour, partito dal Blue Note di Milano e che percorre tutta l’Italia, ideato per lanciare il suo ultimo disco, Musica del mondo, 12 brani che racchiudono  meravigliosamente  l’avventura musicale del grande Maestro partenopeo che, con queste note, definisce una ricerca musicale e culturale che parte da lontano, dopo le esperienze in seno alla Nuova Compagnia di Canto Popolare e con il progetto Taranta Power. 

Un concerto coinvolgente, entusiasmante, armonicamente scandito, che oltre ad Eugenio si è avvalso di voci e di musicisti di alta qualità professionale, provenienti anche dal Marocco, dal Mozambico, dalla Nuova Zelanda, dall’ UKraina, dalla Polonia. Apre i confini dell’Europa, del Mediterraneo spazi dai quali parte il suo viaggio di uomo e di musicista, il suo progetto culturale di dialogo e accoglienza e soprattutto condivisione. “Tutto le cose che ho scritto nel mio cammino le collego al senso del viaggio.” racconta Eugenio Bennato. “Che sia un breve tragitto in motorino sul lungomare di Napoli, o un viaggio in treno tra il nord e il sud dell’Italia, o un volo per tappe europee o intercontinentali, le melodie e i versi che penso (sperando che abbiano ragione di esistere) sono sempre collegate all’energia e al ritmo della marcia, alla nostalgia delle cose lasciate alle spalle, al mistero dell’incontro e della scoperta. “Musica del mondo”, che è l’ultima raccolta di mie composizioni, non sfugge a questa logica.” 

Acquista così un ulteriore significato il messaggio musicale di Eugenio, raggiungendo un traguardo che supera i confini di uno spazio dato anche se il Sud, tutti i Sud del mondo possiedono una marcia in più per narrare la storia le storie dell’umanità (vedi Mongiana, il paesino calabro importante polo siderurgico distrutto dopo l’unità d’Italia). La sua pacata voce non manca come sempre di denunciare ingiustizie, dimenticanze, violenze neppure quando velata di malinconia descrive e parla di sé e della sua incapacità di correre dietro al tempo che scorre troppo in fretta.

Fra i bis la famosa Tammurriata nera di E.A. Mario su testo di Nicolardi che Eugenio ha dedicato ai parenti del compositore presenti in sala e che ha presentato come improvvisata, poco provata, ma che in realtà ha donato nuovi timbri e fraseggi alla platea entusiasta del Trianon, un teatro che riesce a rispondere con positività alle tendenze e ai desideri del pubblico.

 

Le voci e i musicisti coinvolti:

Pietra Montecorvino in Luna, Yar Mohammad Group con cui a New Delhi abbiamo registrato gran parte di Musica del mondo, dal Marocco Ezzaime El Alaoui Mohammed, dal Mozambico Zena Chabane, dalla Nuova Zelanda Atareta Tarawa, dall'Ukraina Liubov, dalla Polonia Brunello Colella, la voce vesuviana di Dario Mogavero, la voce francese e italiana di Eugenia.

I "Taranta Power" Ezio Lambiase Sonia Totaro Francesca Del Duca Mujura
Le Voci del Sud Laura Cuomo Francesco Luongo Angelo Plaitano Daniela Dentato Letizia D'Angelo Edoardo Cartolano
e poi Gino Giovannelli (tastiere in Welcome to Napoli), Marco Castaldo (batteria in Musica del mondo); Luca De Simone (tammorra in Tammorra Song); Francesca Migliore nei cori di Mongiana;
OSB - Orchestra Sinfonica Brutia - Cosenza diretta dal M° Francesco Perri, primo violino Manuel Arlia, per gli archi in Mongiana;
Antonio Fresa archi in Musica del mondo;
Mauro Romano-Mr.Few per la produzione artistica di Canzone per Beirut cantata da Eugenia (registrazioni E.Petringa / Musicheventi-Airola BN).
W chi non conta niente è registrata e missata da Fabrizio Piccolo-Auditorium 900.

 

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