SARANNO FAMOSI. FAME The Broadway Musical Ideato e sviluppato da David De Silva
Al teatro Politeama Pratese, Prato, via G. Garibaldi 33/35 sabato 15/02/2025 ore 21 con replica domenica 16/02/2025 ore 16
Servizio di Silvia Tondelli
Terzo
appuntamento con il musical per il pubblico del Politeama Pratese, stavolta a calcare
le scene è la compagnia Roma City Musical che, con la regia del maestro Luciano
Cannito, sabato 15 febbraio ha dato vita alla 99^ replica di SARANNO
FAMOSI, versione italiana di Fame. A 45 anni
di distanza dall’indimenticabile film diretto da Alan Parker, uscito nel 1980,
cui hanno fatto seguito la famosissima serie di telefilm nel 1982 che per 6
stagioni ha incollato alla tv una generazione di giovani e adolescenti, e un musical che dal 1988 è stato rappresentato
in più di 30 paesi nel mondo, Luciano Cannito trasporta nel mondo di oggi allievi
e docenti dell’High School of Performing
Art, rendendoli “social” con i
telefonini e whatsapp, con coreografie
e parti musicali riviste e attualizzate, ma mantenendo invariate le storie di
ognuno. I tratti distintivi dei protagonisti e il messaggio che essi
trasmettono sono, infatti, ancora perfettamente attuali.
Il
sipario è già aperto prima dell’inizio dello spettacolo, mostrando su un telo
mobile la scenografia iniziale, un grande muro newyorkese di mattoni a vista,
su cui campeggia la scritta rossa Fame
SARANNO FAMOSI. In alto, ai due lati del palco, l’orchestra, con la
batteria a sinistra e le chitarre con piano e tastiere a destra, suoneranno dal
vivo a circa tre metri di altezza. E mentre a Sanremo si svolge la serata
finale del festival della canzone italiana, e il pubblico si accalca fuori
dell’Ariston per filmare e fotografare le star della serata, davanti a questo
muro entrano in scena, cantando e ballando, i ragazzi, zainetto sulle spalle e
telefonino in mano, pronti a filmare i docenti al loro passaggio, in attesa di
conoscere se saranno ammessi alla prestigiosa Academy.
Inizia
così lo spettacolo che, per oltre due ore interrotte solo da un breve
intervallo, riassume i tre anni di vita, dall’ammissione al diploma universitario,
trascorsi fra le mura dell’accademia in cui i dieci ragazzi protagonisti inseguono
il sogno di diventare artisti veri e famosi, sotto la guida rigorosa e severa,
ma alla fine anche comprensiva e materna, del corpo docente. Azzeccatissimo il
cast, sia quello degli insegnanti, nomi ben noti e di esperienza, che degli
aspiranti artisti.
Garrison Rochelle, con il suo tipico
accento straniero, è Mr. Myers,
l’insegnante di recitazione; Stefano
Bontempi interpreta Mr. Sheinkopf, il maestro di musica; Lorenza Mario, è Miss Belle, l’insegnante di danza classica, elegante e appassionata
riconoscitrice del talento dei propri studenti; Barbara Cola si distingue per la sua interpretazione della volitiva
preside Miss Sherman, che pretende
che i ragazzi non coltivino solo il proprio talento, ma che portino risultati
ottimali anche nelle materie accademiche, e che dopo un serrato confronto con
Miss Belle, riuscirà a dare una seconda chance ad uno dei ragazzi, talentuoso
ma dislessico, supportandolo per portarlo a superare i suoi limiti. Eccellenti
anche tutti i giovani performer; Alfredo Simone interpreta
l’”esuberante” ed esilarante Joe Vegas, il ragazzo del Bronx, trovando spazio
per incastrare fra una battuta e l’altra anche un rimando al Festival di
Sanremo abbozzando alcune strofe della canzone dei Coma Cose “Cuoricini”.
Flavio Gismondi porta in scena Nick, lo studente modello che rincorre
l’eccellenza e per questo si dedica solo allo studio, e solo alla fine, dopo
essere stato creduto gay poiché nessuno lo ha mai visto uscire con una ragazza,
riuscirà a dichiarare il suo amore a Serena,
aspirante attrice come lui, interpretata con entusiasmo e passione da Ginevra de Soller. Martina Giovannini è Mabel, aspirante ballerina che combatte la sua battaglia col cibo e
con le diete (ultima la “SEE FOOD”), finché non deciderà di dare una svolta
alla propria vita, e chiederà a Dio di mandare un segnale….”qui c’è il wi-fi”. Alessio
Solla è Shlomo,
figlio di un famoso violinista che gli impone suo malgrado gli studi classici,
condivide con Carmen la frustrazione
di venire da una famiglia di perfezionisti per i quali tutto quello che fa non
è mai abbastanza. E’ il fondatore della rock band con Grace (Arianna Massobrio)
e Goody (Claudio Carlucci), dichiarerà il suo amore eterno a Carmen,
dedicandole il diploma finale. Greta
Arditi è
Iris, la ragazza che rivelerà di non
essere ricchissima come tutti credono, e che svelerà anche le proprie
insicurezze, non avendo fatto altro che ballare, senza aver mai baciato
nessuno.
Ruoli più
definiti e sfaccettati nel musical sono quelli di Tyrone e Carmen,
rispettivamente interpretati da Raymond Ogbogbo e Alice Borghetti, entrambi
bravi e convincenti. Tyrone Jackson è il ragazzo di colore
dislessico, talentuoso amante dell’hip hop ma insofferente delle regole, che rischia
di arrendersi ai luoghi comuni e ai propri limiti. Arriverà al diploma grazie
al supporto della preside che lo aiuterà nello studio per permettergli di
recuperare nella sessione estiva l’esame di inglese. Carmen Diaz è la fuoriclasse del corso, con grande
talento e grande ambizione, ma con troppa fretta di arrivare al successo e
troppa fiducia nel mondo. Nonostante gli avvertimenti delle amiche e di Shlomo,
lascia la scuola per andare a Los Angeles credendo alle promesse di uno pseudo
impresario, pagando con la vita il proprio insuccesso e il ricorso alle pillole
anoressizzanti e alle droghe.
Lo
spettacolo si chiude dopo la cerimonia del diploma, sulle note di Fame, ed è sempre divertente, frizzante
e coinvolgente, trasmette l’affiatamento e la perfetta intesa fra l’orchestra
dal vivo e tutti i performer, veri professionisti, che si esibiscono nelle
coreografie di Luciano Cannito e Fabrizio Prolli, con le sapienti luci
di Valerio Tiberi e i costumi di Maria Filippi. La
scenografia di Italo Grassi è
funzionale al passare del tempo e delle stagioni, con una prospettiva quasi
cinematografica: oltre a trasformare il palco di volta in volta nel luogo di
svolgimento della scena, vicolo buio, sala prove, aula, spogliatoio, palestra, palco,
aula magna, grazie alla rotazione e allo spostamento di una grande struttura a torretta
praticabile, o alzando e abbassando un telo mobile, mostra in successione attraverso
delle grandi finestre industriali illuminate, scorci diversi, grandi palazzi in
mattoni tipici della Grande Mela, alberi dai colori mutevoli a seconda della
stagione, l’arco che il sole traccia nel cielo diurno, colonne di automobili
con la lunga scia dei fari che sfilano nel buio delle strade notturne.
Uno spettacolo
bello, che ha permesso al pubblico di immedesimarsi (o di re immedesimarsi, per
chi ha vissuto l’adolescenza negli anni ’80) nei panni dei giovani talentuosi
allievi, condividendo i loro sogni, le fatiche e le speranze. Alla fine, tutti
in piedi per applaudire calorosamente e ballare cantando con tutto il cast l’irresistibile
“Fame, I’m gonna live forever!”.
testi José Fernandez
liriche Jacques Lévy
liriche Jacques Lévy
musiche Steve Margoshes
la canzone “Fame” è scritta da Dean Pitchford e Michael Gore
traduzione e adattamento Luciano Cannito
con Barbara Cola, Garrison Rochelle, Lorenza Mario e Stefano Bontempi
coreografie: Luciano Cannito
coreografo
Associato: Fabrizio Prolli
scene Italo Grassi
costumi Maria Filippi
disegno luci Valerio Tiberi
direzione musicale Giovanni
Maria Lori
arrangiamenti musicali Raffaele Minale, Franco Poggiali,
Angelo Nigro, Maurizio Sansone
produzione: Fabrizio
Di Fiore Entertainment srl
in accordo
con Music Theatre International
Cast:
BARBARA COLA è Miss. Sherman
GARRISON ROCHELLE è Mr. Myers
LORENZA MARIO è Miss Bell
STEFANO BONTEMPI è Mr. Sheinkopf
ALICE BORGHETTI è Carmen Diaz
FLAVIO GISMONDI è Nick Piazza
GINEVRA DA SOLLER è Serena Kats
ALFREDO SIMEONE è Joe Vegas
RAYMOND OGBOGBO è Tyrone Jackson
ALESSIO SOLLA è Shlomo
GRETA ARDITI è Iris Kelly
ARIANNA MASSOBRIO è Grace
CLAUDIO CARLUCCI è Goody
MARTINA GIOVANNINI (direttamente da AMICI) è
Mabel Washington
Ensemble:
Denise Arria, Gioia
Chiarini, Mirco Di Santo, Alessio
Polimene, Carmen M. Reynoso, Giorgia
Riccardi, Alessandro Savino.
Foto di Valerio Polverari
Foro di Luciano Cannito
Foto di Silvia Tondelli
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