NAPOLEONE. LA MORTE DI DIO - di Davide Sacco, da Victor Hugo, con Lino Guanciale.

Per il Campania Teatro Festival 2023, al Teatro Politeama di Napoli, il 14 giugno 2023 ore 21.00, in prima assoluta.

Servizio di Pino Cotarelli

Napoli – Lino Guanciale, con la sua notevole capacità attoriale che gli permette, fra l’altro, di passare da un personaggio all’altro, in maniera repentina, conferma la sua prevalente versatilità su tematiche che trattano il complesso rapporto con l’aldilà. Con Napoleone. La Morte Di Dio, rappresentato al Teatro Politeama di Napoli, nell’ambito del Campania Teatro Festival 2023, il regista Davide Sacco, gli affida un ruolo che attraversa i diversi stati d’animo di un figlio, che avverte ormai incolmabile il vuoto (forse finalmente emerso), di una mancanza (che si fa sempre più forte e sofferta) per la dipartita del padre. Un figlio che non riesce più a rassegnarsi a tutto ciò che emerge violentemente dai ricordi e che gli grida forte l’impossibilità perenne del ripetersi nella realtà. Ritorna quel desiderio per un rapporto vissuto male, non goduto, che non si è mai apprezzato o che si è disprezzato, e torna prepotente nei ricordi, nel tentativo di perforare quella parete ormai impenetrabile, permeata di silenzio irreale che ormai reclama l’oblio. 

L’evidente sofferenza, il disperato lamento, la disapprovazione per se stesso, per quella superficialità che non gli ha fatto intravedere quella presenza che ora gli manca come l’aria. Una disapprovazione per se e per quelli che non hanno saputo intravedere il valore di un padre che esiste comunque, sia nel bene che nel male. Una disapprovazione che si estende anche a chi ha concesso, solo dopo vent’anni dalla morte di Napoleone che in una gelida giornata d’inverno del 15 dicembre 1840, a Parigi venga finalmente concesso alle spoglie di tornare in patria e di essere tumulate nella chiesa de Les Invalides. Un evento in cui La Francia, per la prima volta, si dovrà confrontare con la memoria di un imperatore e di un uomo che aveva segnato la storia di una nazione e di un’epoca. Tra la folla accorsa ad assistere al funerale, anche un giovane Victor Hugo, altro personaggio che Lino Guanciale sa alternare molto bene al figlio sofferente, che ne scriverà in un saggio denso e appassionato. “Sì, è veramente una festa: la festa di un feretro esiliato che torna in trionfo”. Davide Sacco prendendo spunto proprio dalla cronaca di Victor Hugo, elabora una drammaturgia molto intensa immersa in una penombra scenografica, dove si muovono oltre al protagonista, altre due figure, Simona Boo e Amedeo Carlo Capitanelli che scandiscono sofferenze e che attraverso una nenia tratta da Cosa sono le nuvole di Pasolini: “Tutto il mio folle amore / Lo soffia il cielo / Lo soffia il cielo / Così”, affermano, nella lugubre ripetitività, la indispensabile e inevitabile rassegnazione, per questo figlio che ha perso il padre, forse Napoleone, forse un Dio o forse solo un uomo.

 

NAPOLEONE. LA MORTE DI DIO

di Davide Sacco
da Victor Hugo
con Lino Guanciale
e con Simona Boo e Amedeo Carlo Capitanelli
regia Davide Sacco
aiuto Regia Flavia Gramaccioni
scene Luigi Sacco
luci Andrea Pistoia
organizzazione Luigi Cosimelli
produzione Lvf – Teatro Manini Di Narni

Ph Ivan Niocera

 














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