Premio Luchino Visconti 2023 alla carriera al drammaturgo, attore, regista Emanuele D’Errico.

Domenica 18 giugno 2023, Piazza Marina - Casamicciola Terme.

Servizio di Rita Felerico

Domenica 18 giugno 2023, in Piazza Marina a Casamicciola Terme si è svolta la cerimonia di consegna dei Premi della VI edizione dell’Ischia Art & Film Festival Luchino Visconti 2023, organizzato dalla Accademia Ischia Arte Luchino Visconti in collaborazione e con il patrocinio del Comune di Casamicciola Terme. Il sindaco, Giosi Ferrandino, ripone - per la risonanza di questo evento - una maggiore speranza di attenzione per la rinascita del Comune, colpito dalla disastrosa alluvione lo scorso anno. All’evento partecipano anche l’associazione “Rise Up – per la difesa dei diritti delle Donne”, e la Fondazione “Aisha”, che si occupa di missione umanitarie e mediche per i bambini in Africa.

I vincitori delle sezioni pittura e scultura, fotografia, canzone inedita, film stranieri e italiani, ed alla carriera sono stati tanti; segnaliamo Cristina Donadio (premio alla carriera), il giovane attore Antonio Orefice (miglior attore non protagonista in Mare Fuori), il giornalista Lino Zaccaria e il giovane attore, regista, drammaturgo Emanuele D’Errico, il quale, premiato già in vari concorsi e molto apprezzato dalla critica teatrale, riceve un premio alla carriera ben meritato.


Come hanno commentato gli amici e colleghi di Putéca Celidònia il premio? Così hanno postato su Facebook: “E’ un orgoglio! Quando abbiamo scoperto che Emanuele era stato scelto per il Premio Luchino Visconti 2023, ci è tornato in mente tutto: i suoi testi che sono diventati spettacoli dai balconi nel Rione Sanità, la regia di “Felicissima Jurnata”, lo spettacolo che ha incantato “La Primavera dei Teatri”, i laboratori di Nisida, la formazione teatrale gratuita per i bambini del Rione Sanità . Tutto. Ogni cosa è iniziata senza che nessuno ci credesse. Poi ha preso vita ed è fiorita. Grazie al talento ed alla “capa tosta”. Siamo orgogliosi di Emanuele, del premio, ma soprattutto di non aver mai smesso di seminare ovunque teatro, arte e speranza. Alle prossime sfide “.

Abbiamo rivolto ad Emanuele in occasione del premio alcune domande, per conoscerlo meglio, per apprezzarlo di più, perché un artista / attore / drammaturgo che parla di condivisione con passione come lui è un dono, per il teatro, per tutto quello che il teatro significa e per tutto quello che ruota intorno al teatro.

Emanuele, è un premio prestigioso. Come lo inquadri nel tuo percorso formativo?

Non posso negare che ricevere questo riconoscimento mi riempie di orgoglio. Certo, come tutti i premi io lo accolgo come uno sprone, un incentivo a continuare nel mio percorso con umiltà e studio. Sono ancora all’inizio potremmo dire, seppur un inizio intenso e colmo già di tantissime soddisfazioni e importanti traguardi. 

La motivazione: cosa ti ha colpito di più?

Purtroppo, viviamo in un'epoca di premi e bandi. Per le giovani compagnie di teatro e per gli artisti oggi l’unico strumento di visibilità e di attenzione è quello dei bandi. Ricevere oggi un premio al quale non ho partecipato ma che è il risultato di qualcuno che ha osservato e che ha scelto me per essermi distinto nel mio lavoro è forse la cosa che più mi rende felice. 

E’ un incitamento per altri percorsi di studio e ricerca?

A prescindere da questo premio sono sempre desideroso di iniziare nuovi percorsi di ricerca. Si può dire davvero che non mi fermo mai, o meglio, io ogni tanto vorrei anche fermarmi ma la mia testa lavora indipendentemente da me e non riesco a frenarla. Oggi sono nel Rione Sanità dove con la mia compagnia lavoriamo con i giovani del territorio, con loro ho tanti obiettivi di crescita e devo dire che i miei desideri sono sempre molto ambiziosi. Il 22 luglio di quest’anno presentiamo il nostro evento simbolo che è ‘A voce d’’o vico, una festa di teatro e musica dai balconi del vicolo che abitiamo. Ora tutte le mie energie sono concentrate qui, ma non nego che la testa sta già viaggiando verso le possibili sperimentazioni future.

A chi lo dedichi?

Più che dedicarlo a qualcuno io ci tengo proprio a condividerlo. Nel mio percorso e in ogni traguardo raggiunto c’è ognuno dei miei compagni di viaggio. Non posso non incominciare da Clara, la mia compagna di vita che è anche la mia prima collega. E poi lo condivido con ognuno dei componenti della mia compagnia Putéca Celidònia, perché loro si sono fidati di me e a me si affidano spesso. Sono le prime persone che hanno creduto in me quando forse non ci credevo neanche io. Ognuno di loro, ogni maestranza accompagna i miei sogni e li rende possibili, anche quando i sogni sono estremamente visionari. L’artista vive costantemente nella propria solitudine ma allo stesso tempo quando trova delle persone capaci di attenuare quella solitudine e, anzi, che riescono a trasformarla in magia collettiva ecco allora che accade il teatro. Credo moltissimo nei collettivi e poco nelle individualità. Per questo io mi sento completo grazie alle persone che ogni giorno lavorano con me e quindi, in questo premio, ci sono anche loro.

 

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