Campania Teatro Festival 2023 - IL SOGNO REALE -MADDALENA CRIPPA legge ESSERE NESSUNA - DI NADIA TERRANOVA
UN PROGETTO DI RUGGERO CAPPUCCIO
A CURA DI MARCO PERILLO
PRODUZIONE FONDAZIONE CAMPANIA DEI FESTIVAL – CAMPANIA TEATRO
FESTIVAL
VILLA FLORIDIANA – TEATRINO DI VERZURA - 6 LUGLIO 2023
Servizio di Rita Felerico
Nadia Terranova, classe 1978, di Messina, è l’autrice del monologo
letto magistralmente, con professionalità e grande partecipazione emotiva, da Maddalena
Crippa; un affollato teatrino attento e catturato dai toni e dalle
sfumature eleganti e suggestive della voce di una delle nostre più brave, belle,
poliedriche e splendide attrici.
Scrive Nadia: “È un monologo di
Maria Amelia di Borbone delle Due Sicilie, decima figlia, passata inosservata
dalla nascita alla morte, considerata non importante dai genitori e dal marito.
Come si vive essendo nessuno in una famiglia in cui tutti passano alla Storia?”
e da questa affermazione prende corpo tutta la trama di riflessioni, ricordi,
aneddoti, speranze di una donna messa volutamente ai margini, quasi bullizzata
– vuoi perché bruttina, vuoi perché interessata più ai libri che alle
chiacchiere di corte- benché nata e parte di una famiglia reale.
Quel nessuno, quell’essere
nessuno attraversa i vari momenti della vita di Amalia che riesce a trasformare
la sua condizione di discriminata – rimanendo ferma nella sua corporeità e nel
suo essere donna - in un punto di forza per sé, che le riempie la vita
nonostante la non maternità, il non riconoscimento della sua sessualità tutta
femminile che desidererebbe far esplodere oltre i limiti del suo corpo.
Incompresa dalla famiglia e da un marito
con il quale, illudendosi, credeva di poter allacciare un dialogo, un rapporto,
Maria Amelia rappresenta ancora oggi, benché siano passati secoli, il prototipo
di una cultura solo apparentemente lontana e superata, della quale ancora ne
subiamo il peso e la violenza.
Il testo nato dalla penna di una
super premiata scrittrice (premio Bagutta, premio Napoli, premio Brancati, solo
per citarne alcuni) finalista del Premio Strega nel 2019 possiede un ritmo e un
susseguirsi di immagini che le parole incarnano subitaneamente al suono,
catturando attenzione ed emozione sulle vicende di Maria Amalia, che
empaticamente sentiamo, perché apre, entrando a pieno, il senso della nostra
umanità.
Chi meglio di Maddalena poteva
esprimere ed incarnare Amalia? Lei, che delle donne e delle loro voci ne
è una sensibile e attenta interprete.
Una lettura che -se registrata-
andrebbe riascoltata con attenzione.
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