CAMPANIA TEATRO FESTIVAL 2023 - DUE – Sezione Letteratura a cura di Silvio Perrella, coordinamento Brigida Corrado, organizzazione Vesuvioteatro.org.

Alla Villa Floridiana – Teatrino Di Verzura Per Il Campania Teatro Festival 2023 

Servizio di Rita Felerico


Per Arthur Rimbaud io è un altro.

Un altro che è in me e un altro che non sono io e che inseguo per le strade del mondo. 

A due a due; dirò insieme del terzo e quarto incontro di DUE – sezione letteratura di questa edizione del Campania Teatro Festival.  Parlerò di due donne, due poete, che hanno detto di poesia accompagnandosi al loro Maestro.


7 LUGLIO 2023

Rosita Copioli e Giacomo Leopardi

Saggista, scrittrice, poeta  direttrice della rivista di poesia L’Altro Versante, ha curato, fra altre,  opere di Yeats, Flaubert, Saffo e Leopardi e quest’ultimo è il Due che le è accanto in questo viaggio napoletano e nell’ultimo libro pubblicato con Vallecchi, I fanciulli dietro alle porte, dove riporta nell’incipit della pagina iniziale una frase dello Zibaldone  : “E si dice per ischerzo, ma non senza ragione di verità, che bisogna soddisfare ai desideri de fanciulli per non trovargli morti dietro alle porte”.

Leopardi, scoperto nella sua adolescenza, dietro le siepi della terra in cui è nata – Rimini-è sempre stata una presenza nel suo andare alla ricerca dei nuovi orizzonti nascosti dietro le siepi o dietro le porte spesso rimaste chiuse, per divieto o per proibizione, dietro al dolore del rifiuto. Confessa: Ho fatto di me stessa quella porta. Il desiderio non era mai senza conflitto. Il suo Due è nell’amicizia, in quel Leopardi amico perché vicino nella fede e nel desiderio, nelle scintille, nel fuoco delle trasfigurazioni a cui la parola poetica guida. Oggi si ha paura del mutare e dello svelarsi per dire chi veramente si è.

E andando a leggere l’Infinito Rosita ha silenziato il nostro cuore; sono andata anche io ai ricordi dell’infanzia, quando dalla voce di mio padre ascoltai per la prima volta quei versi, della scuola, delle tante ‘interpretazioni’ suscitate da quel pessimismo leopardiano che non bastavano a coprire il coinvolgimento dei sentimenti. Anche per me, per quegli studenti in conflitto d’amore, rifiutati dietro porte rimaste solidamente chiuse nel loro dolore, Giacomo è nei cuori, voce delle nostre prime poetiche parole.

Ma Rosita ci ha parlato anche di lui immerso nel paesaggio napoletano, dove è venuto a morire, vicino a Vico, Virgilio, ci ha parlato della leggerezza di Saffo nei suoi versi danzanti d’amore, di lui attraverso lo sguardo visionario di Fellini.

Rosita, classicismo e verità dell’oggi, memoria e desiderio di bellezza e conoscenza perché - come scrive “Il più meraviglioso è il libro dell’amore: libro dei libri”.

 

TU CON ME

8 LUGLIO 2023

Elisa Ruotolo e Antonia Pozzi

Un’atmosfera particolare ha avvolto il teatrino della verzura nel pomeriggio dell’8 luglio e veramente le maschere scolpite nel tufo all’ingresso della piccola cavea dai due volti, quando si accede e quando si esce danno di sé una differente immagine, hanno descritto con i loro sguardi profondi affondati nella pietra, ciò che si è provato. Non si è come prima dopo aver respirato poesia, sensibile emozione, sentimenti rarefatti, dolce e pacata nostalgia, soffuso dolore, perché questo è stato l’incontro con Elisa Ruotolo e il suo Due, Antonia Pozzi. Con sensibilità, sola sul prato del palco, Elisa ha rivelato intimi e segreti pensieri confidando del suo rispecchiamento con Antonia: pudore, sottrazione, desiderio di fuga sono alcuni dei sentimenti che la legano a lei a facendosi/ci guidare da alcune parole chiave ha descritto Antonia e lei sovrapponendo versi ed immagini.

Famiglia è la prima parola, unita a quel senso di decoro e di pudicizia inculcato da una educazione ligia al decoro e al dovere. Tutti i suoi amori furono contrastati per questo, uomini più grandi di lei.

Incomprensione, legata alla incapacità dei suoi di andare a leggere fin dentro i suoi sentimenti e nella luce dei suoi sentimenti. Atteggiamento che la inducevano a rendersi quasi invisibile, a sottrarsi.

Corpo con il quale faceva i conti attraverso lo sport ma si sentiva mangiata nel corpo, per l’incomprensione che viveva nelle relazioni.

Amore mai sbocciato nella sua pienezza, perché si sentiva madre delle persone che amava.


Dio perché nel confronto con la poesia questa ne usciva perdente, verità labile, fisica più che mentale, sconfinante con l’illecito.

Un confronto e un leggersi insieme, due mondi che usano le parole e i suoni per andare a comprendere il perché si sta al mondo. Ne è nato un libro che s’intitola Una grazia di cui disfarsi in prossima uscita.

Elisa finalista e vincitrice anche come scrittrice in vari premi letterari ha dedicato ad Antonia Pozzi- che ha volato attorno a lei come splendida farfalla durante tutto l’incontro – vari testi: Una grazia di cui disfarsi. Antonia Pozzi il dono della vita alle parole del 2018, Mia vita cara. Cento poesie d’amore e silenzio di Antonia Pozzi, del 2019 e la raccolta poetica Corpo di pane.

 Ph Anna Abet












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