L’AVARO IMMAGINARIO tratto da Molière/Luigi De Filippo adattamento e regia di Enzo Decaro.
Alla Villa Floridiana – Palco Grande, Il 30 giugno 2023, ore 21.30, prima assoluta, per Il Campania Teatro Festival 2023.
Servizio di Pino Cotarelli
Enzo Decaro, con L’avaro immaginario intraprende un
viaggio ideale nel teatro di Molière, forte della tradizione teatrale
napoletana e del tentativo di farne apprezzare la contaminazione al celebre commediografo
e attore teatrale francese, che assieme a Corneille e Racine rappresenta uno
degli autori più importanti del teatro classico francese del XVII secolo. Un
viaggio nel Seicento, della compagnia di Oreste Bruno da Nola (Enzo
Decaro) e i suoi teatranti al seguito, ovvero la sua famiglia (fra cui la
sorella Nunzia Schiano), con annesso carrozzone attrezzato di sipario per
eventuali esilaranti esibizioni, destinate agli improbabili e tanto agognati spettatori
che si dovrebbero incontrare strada facendo, anche per procurarsi il necessario
e piuttosto raro sostentamento. Una serie di lettere viene indirizzata all’autore
francese, dove Orazio anticipa gli adattamenti e le future modifiche nelle
rappresentazioni che ha ideato, dove L’avaro e Il malato immaginario,
hanno le contaminazioni prevalenti. D’altronde, letture diverse delle due
commedie sono state fatte da varie generazioni e anche dai De Filippo, padre e
figlio, che, come Molière, vedevano solo un sottile confine tra
rappresentazione la teatrale e la vita.
L’appartenenza allo zio prete, il rivoluzionario
Filippo, detto poi Giordano, emerge come monito nelle ramanzine di Orazio
rivolte a qualche familiare troppo fumantino e spendaccione. Di tanto in tanto appaiono
sfumati riferimenti a frasi di film del compianto amico Troisi. Divertente l’utilizzo
di proverbi napoletani come modalità espressiva prevalente della sorella di
Orazio che si confronta con una pseudo strega emersa dal nulla, in una specie
di duello verbale a suon di arcaici proverbi, forse per dire e non dire e avere
comunque la meglio. Belli i costumi di Ilaria Carannante strettamente d’epoca
e le villanelle e le canzoni popolari del 600’ napoletano. Un viaggio con
destinazione Parigi dove ormai Molière è già morto, che finisce per far
approdare i nostri attori, ad altre compagnie ed altre modalità recitative.
Forse è solo un viaggio verso l’innovazione, partendo dalla tradizione che costituisce
il presupposto di una giusta e propedeutica preparazione. Pubblico entusiasta che ha applaudito
lungamente gli attori tutti perfettamente calati nei loro ruoli.
L’AVARO IMMAGINARIO Tratto Da MOLIÈRE/LUIGI
DE FILIPPO
Adattamento E Regia Di ENZO DECARO
Con ENZO DECARO E NUNZIA SCHIANO
E (In O.A.) CARLO DI MAIO, MASSIMO
PAGANO, GIORGIO PINTO, FABIANA RUSSO, INGRID SANSONE, LUIGI BIGNONE
Musiche NINO ROTA (Da “Le Molière Immaginarie”)
Musiche Di Scena Ispirate A VILLANELLE E CANZONI POPOLARI DEL
600’ NAPOLETANO
Scene LUIGI FERRIGNO
Costumi ILARIA CARANNANTE
Disegno Luci LUIGI DELLA MONICA
Produzione I DUE DELLA CITTÀ DEL SOLE
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