LE ULTIME ORE Prima dell’esecuzione di Giordano Bruno atto unico di Stefano Reali
Al Teatro Trianon Viviani 17 giugno 2025, ore 21:00 durata 1h e 30 minuti – Per il Campania Teatro Festival 2025
Servizio di Pino Cotarelli
Napoli – Stefano Reali con la sua intrigante drammaturgia LE ULTIME ORE prima
dell’esecuzione di Giordano Bruno, ha offerto alla curiosità dello spettatore, la
partecipazione emotiva all’intenso confronto fra il filosofo Nolano (Giuseppe
Zeno) e il cardinale
Roberto Bellarmino (Stefano Messina), che avviene nella notte che
precede l’esecuzione del filosofo, accusato dal Vaticano di avere vissuto nel
peccato e nella blasfemia. Un excursus del pensiero filosofico di Giordano
Bruno per fare emergere i punti essenziali del suo pensiero. La Pluralità
dei Mondi, la teoria Copernicana, il rifiuto dei Dogmi, ovvero
tutto ciò che stride con i dogmi della chiesa, che diventa oggetto dell’intensa
trattativa fra il filosofo e il cardinale, con una posta in gioco che aumenta o
diminuisce al prevalere dell’uno sull’altro.
Il cardinale sa che ha difronte un fine intellettuale
che in fondo stima, ma ha solo un obiettivo, da fedele servitore del Vaticano, una
forma di abiura o di rinuncia anche parziale del pensiero filosofico, in cambio
di una riabilitazione o di una libertà nell’anonimato, affinché il filosofo non
diventi un martire attraverso una morte cruenta che può solo aumentare la
diffusione delle sue idee. Ma forse il filosofo aveva già in mente che il suo
passaggio alla storia doveva passare attraverso il fuoco del rogo. Più vengono
sviscerati dal cardinale i fondamentali punti del pensiero del filosofo da
rinnegare, più questi, fra finti cedimenti e improvvisi ripensamenti, consolida
la convinzione delle proprie idee.
Un incedere anche a tratti comico, in cui i
ruoli sembrano invertirsi quando il cardinale gli confida che la condanna al rogo forse non
era voluta da papa Clemente VIII, che nutriva per lui una stima intellettuale, ma
il cardinale di Santa Severina, Giulio Antonio Santorio, l’aveva tanto
caldeggiata e anche per alcune vecchie rivalità con il papa. Gli confessa anche
che il frate Celestino gli era stato messo nella cella perché diventasse il suo
principale accusatore. L’incursione sulla scena di una strana suora, sorella
Elide (Giulia Ricciardi), che sovraintende agli ultimi momenti della
vita del filosofo con vari adempimenti, pulizia, depilazione, vestizione, etc.,
l’ulteriore nota comica.
Nel confronto intenso fra i due, emergono gli aspetti
caratteriali irruenti del filosofo, che non disdegna l’invidia per la diversità
di trattamento fra lui e padre Celestino; infatti, questi aveva potuto
usufruire di lauti pasti con buon vino e degli altri particolari servigi dalla
pseudo suora, mentre a lui tutto questo non è stato consentito. Infine,
nonostante i diversi e disperati tentativi del cardinale, Giordano Bruno appare
rassegnato ad accogliere il suo destino per attraversare la soglia dell’immortalità
e arrivare fino a noi. Se la drammaturgia è risultata interessante e intrigante,
la lettura dei copioni da parte degli ottimi attori ha offuscato la loro
bravura e ha abbassato una resa che la recitazione a memoria avrebbe ulteriormente
raffinato e reso ottimale.
LE ULTIME ORE prima dell’esecuzione di Giordano Bruno atto unico di Stefano Reali
con Giuseppe Zeno (Giordano
Bruno), Stefano Messina (Roberto Bellarmino) e Giulia Ricciardi (sorella
elide)
produzione L’Isola Trovata
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